Gianni Trepin, guida alpina
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Tonji Special: Spallone est della Cresta del Pradac, Valle di Barco, Val di Sole
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Matteo Capellini, Gianni Trepin, 22/08/2021
Autore scheda
Gianni Trepin, guida alpina
Lunghezza dislivello
140m
Quota
2500m
Difficoltà
VI

Percorso



Via bella e selvaggia, su granito, in ambiente totalmente incontaminato e di estrema bellezza. Zona montuosa scarsamente frequentata che regala emozioni speciali. La via è da proteggere con friends (utile serie intera per ripetizione), soste identificate da chiodi lasciati dagli apritori o alberi, e 4 chiodi in totale in via nei passaggi più delicati.
Accesso generale
Da Vermiglio percorrere la strada forestale per il lago di Barco (necessario permesso). Alla fine della strada in 30 minuti circa di cammino si raggiunge il lago di Barco. Si prosegue a sinistra del lago seguendo le indicazioni per il lago Piccolo. A quota 2.200 circa si devia dal sentiero verso destra, per vegetazione fino a raggiungere la grande pietraia che porta alla base della parete (spallone est della cresta), puntando un evidente triangolo giallo/arancione rovesciato alla base della parete che identifica l’attacco. Coordinate dell’attacco: N 46 15 49 E 10 42 10 Itinerario
L1: Salire alla destra del triangolo rovesciato di colore giallo/arancio, rimontando su un pilastrino alla cui base c’è un ometto di pietre (agosto 2021), che identifica la partenza.
Proseguire con bella arrampicata in obliquo verso sinistra, puntando la base dell’evidente dietro. Una volta raggiunta la base del dietro traversare 1-2 metri a sinistra per comoda sosta, con un chiodo, spuntoni e una fessura verticale per friend giallo.
20 metri / V-

L2:
Salire nel diedro per 2-3 metri e poi uscire a sinistra sullo spigolo. La partenza nel diedro è molto delicata (pochi appigli per le mani e roccia con licheni, 6b) ed è stata protetta con 3 chiodi che permettono A0. Una volta rimontati sullo spigolo, seguirlo fino ad un albero (pino cembro) con cordone rosso per la sosta.
Possibile eventualmente salire sullo spigolo direttamente da sopra la sosta, con passaggio da proteggere con friends, difficoltà non note.
25 metri / 3 chiodi / VI (A0), IV+

L3: Salire obliquando a sinistra e poi traversare a destra per evitare il tetto (un chiodo). Passare a destra del tettino e salire in obliquo a sinistra fino ad albero con cordone rosso (larice) su cui si sosta.
20 metri / 1 chiodo / VI e V+

L4: Salire con bella arrampicata la parete sopra la sosta (attaccandola 2-3 metri più in alto rispetto all’albero di sosta) e uscire sullo spigolo aereo. Proseguire seguendo lo spigolo con qualche passo di aderenza fino alla sosta con due chiodi
20 metri / IV e V

L5: Proseguire in modo logico con arrampicata semplice lungo lo spigolo (leggermente verso destra) fino ad uscire in cresta. Sosta su spuntone con cordone rosso.
55 metri / III e IV Discesa
Dalla cima salire lungo la cresta verso sud fino a trovare un facile canale che con roccette e tratti erbosi scende verso est, quindi scendere la pietraia fino ad intercettare il sentiero. Materiale
Per salire la via è necessario avere una serie completa di friends. Note
La via è dedicata a Julia Capellini Bucior.




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