Marco Serafini
1 / 8
Cercando Valerio: Corno Stella
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Giulia Serafini, Luca Serafini 15/08/2018
Autore scheda
Marco Serafini
Versante
Nord
Lunghezza dislivello
240m
Quota
2620m
Difficoltà
III/IV; R3
Orario
Tempo impiegato: ore 3:30 dall'attacco alla vetta

Percorso



La via Cercando Valerio risale il margine sinistro della parete NO del Corno Stella, partendo dal sommo del colatoio sede dell'antica vedretta (ormai scomparsa). I primi tiri percorrono placche compatte che adducono ad un evidente sistema di diedri, dove si continua fino a sbucare sulla cresta Nord ad un centinaio di metri dalla vetta. È la via più addomesticata del Corno Stella, ben attrezzata e logica. Rappresenta la linea di minore resistenza della parete.
Accesso
Prevedere circa 2 ore dal Rifugio Montebello, situato all’arrivo della seggiovia del Montebello a quota circa 2100m. Raggiungere il passo di Val Cervia sopra il lago Moro, quindi abbassarsi sul versante valtellinese seguendo il sentiero fino ad un poggio erboso. Abbandonare il sentiero e traversare verso destra puntando a delle placche levigate visibili in lontananza. Raggiunte e attraversate le placche, continuare in mezza costa ancora 30 minuti (presenti due grossi ometti ad indicare la via), fino ad entrare nella conca glaciale situata alla base della parete NO (N.B. la quota minima che si deve raggiungere in discesa dal Passo di Val Cervia è circa 2200m). L'attacco di Granitica Stellare è appena sopra la conca dove le placche di gneiss scendono più in basso. L'attacco di Cercando Valerio e Giulia si trova più in alto a sinistra, dove si ferma la costola erbosa che fiancheggia la parete. Avvicinamento: 3:00 Itinerario
L1: Ignorando il canalino-diedro a sinistra, si risale sulla verticale dell’attacco per placche molto articolate fino ad un comodo terrazzo alla base di un pilastrino più compatto (S1 2chf, 30m, III).

L2: Si risale il pilastrino e si costeggia sul lato sinistro la grande placconata della via Giulia, di cui si incrocia la S1, puntando un diedro rossastro dove si sosta alla base (S2 2chf, 55m, III, 1ch).

L3: Salire direttamente per la fessura sotto uno strapiombo, traversare a sinistra su placca rossastra a guadagnare uno spigoletto che si risale per una decina di metri (delicato, IV, 1 ch) fino a poter traversare a sinistra nel diedro principale, che si risale fino ad una cengia, da cui ci si sposta a sinistra per pochi metri ad un ottimo terrazzo erboso (S3 2chf, 40 m, IV, 2ch).

L4: Dal terrazzo si ripercorre all'indietro la cengia per pochi metri fino alla base di un evidente diedro a forma di libro che si risale per l'intera lunghezza, prima in dulfer, poi superando un tratto strapiombante con masso incastrato. Uscire quindi verso sinistra su placche che portano al filo della cresta Nord, dove si sosta comodamente su spuntone fessurato (S4 1chf e spuntone, 45m, IV con passi di IV+, 3ch).

L5-L6: Da qui si prosegue per due filate di corda sul filo della cresta che presenta placche facili e divertenti fino alla croce di vetta. Materiale
Attrezzata a chiodi. Note
Roccia: gneiss - il granito Orobico.




Commenti

Info

Devi riempire tutti i campi

Grazie per aver aggiunto un commento!
Sarà visibile non appena sarà stato approvato dalla redazione.

Codice di verifica errato

Devi aspettare 2 minuti prima di poter commentare di nuovo.


Ancora nessun commento...
Bellezza
Primi salitori
Giulia Serafini, Luca Serafini 15/08/2018
Autore scheda
Marco Serafini
Versante
Nord
Lunghezza dislivello
240m
Quota
2620m
Difficoltà
III/IV; R3
Orario
Tempo impiegato: ore 3:30 dall'attacco alla vetta

Percorso



Itinerari nello stesso gruppo montuoso

Mostra altri in Alpi Orobie

News correlate