Anima Fragile - Col dei Camorz Spigolo Sud-Ovest - Civetta

Alessandro Beber, Guida Alpina
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Anima Fragile: Spigolo Sud-Ovest Col dei Camorz, Civetta (Alessandro Beber, Alberto Fedrizzi, Martina Paolazzi 06/2020)
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Alessandro Beber, Alberto Fedrizzi, Martina Paolazzi 06/2020
Autore scheda
Alessandro Beber, Guida Alpina
Versante
SO
Lunghezza dislivello
400m
Difficoltà
VI+

Percorso



Anima Fragile al Croz dei Camorz (Civetta, Dolomiti) è stata aperta in due giorni sulla Spigolo SO ed offre una scalata non scontata ma dalle difficoltà contenute, su roccia sana e in un contesto idilliaco. Chi non teme un paio d’ore di avvicinamento non rimarrà deluso. Nonostante le difficoltà abbordabili, la via richiede una buona dimestichezza nel posizionamento delle protezioni mobili. Qualità della roccia pressoché eccellente su tutta la via. La via è dedicata alla memoria di Marco Roncini.
Accesso generale
Da Capanna Trieste a 1135m seguire le indicazioni per il Van dele Sasse, che si risale fino alla base della parete, a 2150m di quota (l’attacco della via è a 10m dal sentiero). Ore 2. Itinerario
L1: attacco in corrispondenza di clessidra trapanata segnata con cordino sottile giallo. Alzarsi diritti leggermente verso sinistra per 20m circa, fino ad una clessidra trapanata sempre segnata con cordino sottile giallo, dove si traversa 3m verso destra per poi proseguire alzandosi sulle cenge soprastanti in costante obliquo verso destra. Sosta su fix + clessidra trapanata con cordino viola. Lunghezza 60m, difficoltà 4°+ per i primi 30m, poi 3° e 2° nell’ultima parte.

L2:
alzarsi sempre in obliquo verso destra per balze, quindi rimontare direttamente una placchetta e ritornare leggermente verso sinistra (1 clessidra trapanata con cordone indica la direzione) fino alla sosta su 2 fix. Lunghezza 35m, difficoltà 5° (un paio di passaggi, il resto 4°)

L3:
alzarsi direttamente sopra la sosta (1 fix) e salire per belle placche lavorate sempre in leggero obliquo verso destra. Sosta su 2 fix. Lunghezza 30m, difficoltà 5°+ (un paio di passaggi).

L4:
raggiunto lo spit sopra la sosta, spostarsi in obliquo verso destra cercando la via più debole sulle placche. Dove la parete fa una una balza più ripida, spostarsi circa un metro verso sinistra (qui volendo si può mettere un buon friend blu n.3 nella fessura orizzontale) e rimontare con decisione la rigola fino a sbucare sulla cengia. Una volta rinviato uno spit con cordone, proseguire facilmente verso destra sulla cengia per altri 25m, fino alla sosta su 2 fix con cordino. Lunghezza 50m. Difficoltà 6° (una sequenza sulla rigola, il resto 5°).

L5: dalla sosta spostarsi 3m a destra e rimontare la placchetta fino ad un fix , quindi proseguire diritti per belle placche che dopo 10m diventano più appoggiate. Proseguire diritti puntando ad una piccola clessidra con cordino rosa in alto, e una volta raggiuntala alzarsi verso destra per qualche altro metro fino alla sosta su 2 fix con cordone. Lunghezza 45m. Difficoltà 6° (i primi 10m e gli ultimi 10m, il resto più facile).

L6: alzarsi diritti sopra la sosta fino al primo fix e proseguire leggermente verso destra fino a rimontare su una zona più facile che porta alla sosta su due fix alla base di un tettino giallo.
Lunghezza 25m. Difficoltà 6° (una sequenza iniziale, il resto 5°)

L7: portarsi alla base del piccolo strapiombo fino ad un fix, quindi affrontare una sequenza fisica sulla placca fessurata soprastante. Usciti su terreno più facile proseguire pressoché diritti (leggermente verso sinistra) puntando ad una placca molto compatta dove si trova la sosta su due fix. Lunghezza 45m. Difficoltà 6°+ (i primi 15m)

L8: seguire la direzione del primo fix in alto a destra rispetto alla sosta e proseguire aggirando una specie di piccolo spigolo, quindi salire diritti inizialmente su parete più ripida ma ben appigliata, poi via via su difficoltà minori, fino alla sosta su un risalto 3m sopra una cengia. Lunghezza 40m. Difficoltà 6°+ (i primi 10m)

L9: Ignorare dei fix pochi metri a sinistra (che sono di un’altra via) e salire diritti. Passato un primo fix, traversare sotto un tettino verso destra per 2-3 metri e poi proseguire diritti. Si sbuca su una placca che si rimonta leggermente verso sinistra, quindi alzarsi ancora lungo una fessura e traversando 4-5m verso sinistra portarsi alla sosta su due fix alla base dell’evidente diedro finale. Lunghezza 45m. Difficoltà 6° abbastanza continuo.

L10: Risalire per intero il diedro soprastante (1 fix sopra la sosta ) fino ad uscire in cima al pilastro che segna la fine della via (1 fix). Lunghezza 25m. Difficoltà 5° Discesa
La via dalla quarta sosta in poi è attrezzata per il rientro in doppia. Se si scende sulla via, dalla 4 sosta (quella dopo il traverso verso destra sulla cengia) scendere diritti con 3 calate (2 fix con anello di calata) da 50m, 50m e 35m fino a terra. Dalla cima del pilastro dove termina la via è anche possibile scendere a sinistra, abbassandosi una decina di metri fino ad una cengia (passaggi di 2° e 3°grado), che si percorre verso Nord per 50m circa fino a dove si restringe e termina. Qui si trova il primo ancoraggio di calata (1fix + 1ch). Da questo con due calate a corda doppia (50m e 50m) si raggiunge il ghiaione che costeggia il fianco sinistro del Croz dei Camorz, quindi con 25min di traversata a piedi in saliscendi (direzione Ovest) si raggiunge il sentiero del Van delle Sasse a quota 2400m circa, e in altri 20min si rientra alla base della parete dove parte la via. Materiale
Tutta la via è attrezzata con 2 fix alle soste + 1 fix sopra ogni sosta. Non ci sono chiodi sui tiri. Si consiglia una serie completa di friends fino al n.3 + qualche cordino per le clessidre.




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Difficoltà
VI+

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