Via Bricco Gandolfo - Grand Etret

Umberto Bado, Guida Alpina
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Via Bricco Gandolfo: Testa del Grand Etret, Valle dell'Orco
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Bricco, Gandolfo 1946
Autore scheda
Umberto Bado, Guida Alpina
Difficoltà
5a



La Via Bricco - Gandolfo, aperta nel 1946, percorre l’estetico sperone sud che dal Colle della Porta conduce alla Testa del Grand Etret. Una via di 200 metri su roccia ottima e dalle tante fessure in un ambiente unico e fantastico.

Fino ad adesso la discesa dalla via prevedeva una lunga e poco agevole camminata lungo creste e pendii sfasciumosi per raggiungere una ancor più disagevole cengia di discesa. Risultato? Salita carina ma discesa orribile, lunga e con l’obbligo di avere gli scarponi (se non picca e ramponi) sulle spalle. Frequentazione? Pochissima. Un vero peccato.

Con l’intento di rendere più sicura e fruibile questa via, abbiamo attrezzato le soste di calata lungo la via di salita. Eccovi la relazione di una via che merita di essere ripetuta sempre di più!

Lavoro di chiodatura ad opera di Umberto Bado e Giulia Cibrario grazie al contributo del negozio Mountain Sicks di Rivarolo Canavese
Accesso generale
Risalire la Valle dell'Orco lungo la provinciale 460. Superare il paese di Ceresole Reale, salire fino oltre il Lago dell'Agnel ( dove la strada passa sulla diga) e continuare fino a quota 2461 dove vi è un parcheggio in prossimità del Laghetti delle Losere, della fermata del bus e della partenza del sentiero per il Colle della Terra. Strada del Nivolet aperta dal 15 giugno al 15 ottobre. Nei weekend estivi possibilità di navetta. Accesso
Avvicinamento: una volta parcheggiato, prendere la strada reale di caccia che  conduce prima al Colle della Terra e poi al Colle della Porta, dove attacca la nostra via. 2ore e 40 minuti su sentiero ottimo. In caso di strada chiusa è possibile salire direttamente da Ceresole a piedi partendo da borgata Mua. 1400 metri di salita. Circa 3 ore.

Attacco: Dal colle aggirare a destra un primo gendarme e risalire il canale subito dietro caratterizzato da un grande masso incastrato. La via attacca sulla destra del canale.
Itinerario
L1: salire un diedrino che conduce ad una piattaforma sotto un tetto con chiodo con cordino bianco. Aggirare il tetto a destra e seguire il bellissimo diedro. Superare una vecchia sosta e continuare fino alla sosta a spit . 28 metri,4c. Diversi chiodi.
L2: salire la fessura soprastante fino ad un terrazzo con vecchia sosta. Non salire il diedro soprastante ( blocchi instabili) ma traversare a sinistra dietro lo spigolo. Salire il diedro (spuntone con cordone vecchio al termine) e proseguire sulla bella placca fessura fino alla sosta a spit posta su uno spigolo leggermente a destra.  30 metri esatti con corde che tirano. 4c. Allungare molto le protezioni. Si arriva in sosta giustissimi.
L3: seguire le stupende fessure sul muro quasi verticale , 2 chiodi e un vecchio friend, fino ad una zona più facile. Salire per piccoli diedrini fino ad un terrazzino con sosta a spit. 25 metri, 4c
L4: salire verticalmente e per placche fessurate raggiungere il diedro. Superare un piccolo strapiombo e arrivare alla sosta a spit. 25 metri 4b
Ora si è alla base di un monolite rosso.La via prosegue più o meno in cresta. Sul filo è divertente, se si sta sul  versante ovest è molto facile e si sale lungo le cenge da cui poi  si scenderà
L5: aggirare a sinistra per rocce facili il monolite raggiungendo la forcella a monte. Uno spit con maillon per la discesa. Proseguire senza via obbligata lungo la divertente cresta. Fino a sosta su friends sopra un bel terrazzo. 4a. 30 metri
L6: proseguire sul lato sinistro ( ovest) della cresta per salti divertenti fino a raggiungere una sella che conduce sul lato est in una zona di terrazze e blocchi dove le difficoltà cessano. 30 metri. 4c sosta a friends
L7: per cenge e blocchi sul lato est raggiungere la sella sotto la torre sommitale. 60 metri in conserva.
L8: seguire il filo di spigolo per fessure e grandi blocchi fino ad una cengia con spit e vecchio cordino. Fare sosta integrando con friend 2 BD. 20 metri. 4a
L9: seguire la cengia a destra e alzarsi per fessure puntando al grande camino tra gli strapiombi. Un chiodo in un primo camino. Raggiungere con arrampicata atletica il camino più a destra. Una volta dentro uscire facilmente sulla piatta e spettacolare vetta. 20 metri 4c/5a, sosta a friends o cordone da mettere tra i massi.

Panaorama stupendo sulla Valle Orco e sulla Valsavarenche.

Discesa
Salire sulla cima e reperire la prima sosta a spit poco sotto il bordo esattamente nella direzione della cresta di salita. La si vede bene dalla base della torre finale. Per cenge molto esposte ( meglio farsi assicurare) raggiungere la sosta. Prima doppia: 30 metri fino alla sella alla base della torre finale. Ridiscendere la settima lunghezza camminando fra blocchi e cenge sul lato est. Giunti alla sella di L6 scendere  sul lato ovest ( ometti) fino a reperire un sistema di cenge evidenti che riporta in cresta a monte del monolite rosso. Dalla forcella a monte del monolite uno spit con maillon aiuta a scendere una breve placca. Per cengia raggiungere la quarta sosta di salita e riprendere le doppie.
Seconda doppia: da S4 a S3
Terza doppia: da S3 a S2
Quarta doppia: da S2 scendere dritti nel diedro a destra (faccia a monte) e arrivare comodamente a S1 . 28 m!
Quinta doppia: da S1 a terra Materiale
Una corda da 60 metri, friends dallo 0,4 al 2 BD (Una serie completa fino al 3 se volete proteggere molto). Sei rinvii lunghi.




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Difficoltà
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