Fettuccia Nera - Trono di Osiride Bracciolo SX

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Fettuccia Nera: Fettuccia nera al Trono di Osiride, Vallone de Sea
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Luca Enrico, Matteo Enrico e Diego Margiotta, 06/08/2016.
Lunghezza dislivello
150m
Quota
1600m
Difficoltà
TD+/ED-

Percorso



Fettuccia Nera supera il grande diedro centrale, molto strapiombante ma interamente scalabile. Una nuova inaspettata via su una parete già molto inflazionata di itinerari. Presenta lunghezze molto belle e scalabili in libera.
Accesso generale
Da Torino dirigersi verso Venaria reale e le valli di Lanzo a mezzo prima della SP 1 e poi della SP 33. Con quest’ ultima, raggiunta e superata la località di Pessinetto voltare a destra verso Cantoira. Indi seguire tutta la val grande sino al suo termine Forno Alpi Graie. Circa 80 km da Torino.
Accesso
Da Forno Alpi Graie percorrere la strada che porta al Santuario della Madonna Nera e parcheggiare in prossimità del bivio con il Vallone di Sea. Incamminarsi sulla strada che poi diviene sentiero in direzione del bivacco Soardi-Fassero, superare l’inconfondibile Torre di Gandalf e proseguire quindi fino al pianoro dove sorge l’alpeggio di Balma Massiet, a quota 1500m circa. Superare la Stura sul ponte per portarsi sul lato idr. dx. e tornare quindi in direzione del fondovalle costeggiando il torrente; per salire all’attacco delle vie del “Bracciolo sx” del Trono conviene tralasciare la prima pietraia, che scende sotto lo “Schienale” (parte centrale), risalendo invece agevolmente la seconda che si incontra, quando questa si esaurisce, cercando il percorso migliore tra la vegetazione, portarsi alla base del settore (attacco a quota 1700 m circa, 500m di dislivello, 1 h 20’ circa). Invece che andare fino a Balma Massiet è possibile guadare più a valle il torrente, saltando tra due pietroni (cautela), se si guarda bene ci sono degli ometti. Il guado è posto di fronte alla menzionata pietraia.
L’attacco della via per ora coincide con quello del “diedro di un tempo quando la storia camminava ancora lentamente” (un fix con cordone blu segna la partenza di questa via, che attacca nella direttrice di un grande diedro biancastro, in prossimità di una rientranza disseminata di blocchi e roccia molto rotta), poi corre nel secondo a dx dei tre diedri biancastri tra loro paralleli, questo è quello più strapiombante dei tre. Itinerario
1° tiro) Portarsi sulla cengetta a sx della rientranza e nella direttrice di un arbusto, prestando attenzione alla roccia attaccare direttamente un primo muretto (1 fix con cordone blu) sfruttando un ottimo appiglio su quarzi. Portarsi alla base di un incassato diedro che presenta subito un passaggio atletico (chiodi originali in posto, 6A+), superarlo interamente uscendo in una zona gradinata. Portarsi sul muro di sx e per gradoni innalzarsi fino a una zona più ripida, superare un passo più delicato (1 fix, 6A) e ribaltarsi in una zona erbosa. Giunti alla vecchia sosta proseguire sulla soprastante fessura con andamento sx-dx (non salire alla sosta nuova a fix) ribaltandosi su un gradone roccioso, a sx di una bella lama. Sosta con 2 fix+maillon.

2° tiro) Salire direttamente sopra la sosta sfruttando la fessura e la lama e ribaltarsi all’inizio del diedro vero e proprio. Risalirlo interamente (tralasciando il fix sulla placca di dx che non fa parte di questa via) (1 fix dove la fessura diventa troppo piccola per proteggersi) fino a dove strapiomba. Vincere la magnifica e fessurata sezione strapiombante (1 fix in uscita) fino alla scomoda sosta appesa. 2 fix da collegare. Tiro sul 6C. Lunghezza aerea e spettacolare, prevedere 2 serie complete di friend fino al 3BD, compresi i microfriend.

 3° tiro) Dalla sosta innalzarsi sfruttando un’ottima fessura che muore sul muro, con un difficile passo in traverso (1 fix) afferrare lo spigolo a dx e quindi un’ottima lama che permette di ribaltarsi più facilmente su un gradino. Superare il diedro di sx sfruttando provvidenziali tacche (2 fix, 6C), fino a dove diviene fessurato. Risalire il successivo diedro con arrampicata di stampo classico (qui alcuni metri risultano in comune con la via “I misteri della meccanica”) fino a un gradone spiovente dove si trova la sosta. 2 fix da collegare. Tiro che alterna passaggi difficili ad altri più facili, ma sempre bello.

 4° tiro) Non proseguire nel diedro rossastro posto sopra la sosta (si scorgono 2 chiodi, ma nel diedro passa la via “I misteri della meccanica”) ma portarsi in quello parallelo a dx (1 fix in partenza), completamente fessurato da cima a fondo. Tiro di fessura bellissimo e impegnativo in quanto interamente da proteggere: 6B+/6C. Con un passo ancora ostico ci si ribalta sulla cengia erbosa sostando sul grande albero. Discesa
Traversare brevemente a sx alla sosta del “diedro di un tempo ….” e calarsi con 3 doppie fino alla base, l’ultima coincide con il primo tiro della ns. via. Materiale
2 serie di friends BD fino al n°3, un n°4, microfriend, nut, corde da 60m.




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