Barbara Zangerl ripete Bellavista alla Cima Ovest di Lavaredo, Dolomiti

La climber austriaca Barbara Zangerl ha ripetuto Bellavista, la difficile via d'arrampicata sulla parete Nord della Cima Ovest di Lavaredo (Dolomiti).
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Le Tre Cime di Lavaredo, Dolomiti
Barbara Zangerl
Cinque anni dopo la sua prima esperienza su una via di più tiri – facendo sicura e salendo con le jumar dietro a Hansjörg Auer su Pan Aroma - Barbara Zangerl è tornata sulla Cima Ovest di Lavaredo per misurasi con la vicina Bellavista, la via aperta nel 1999, in solitaria ed in inverno, da Alexander Huber e poi liberata dallo stesso climber tedesco nel 2001. Nonostante la difficoltà, sia fisiche sia psicologiche, negli anni questa via si è trasformata in un importante banco di prova per l'élite, e nel 2013 Sasha DiGiulian aveva effettuato la prima femminile insieme a Edu Marin.

Dal 2010 l'evoluzione e la progressione del Zangerl, dai corti boulder alle vie di più tiri, è stata notevole e negli ultimi cinque anni ha accumulato una bella lista di difficili vie lunghe tra cui spiccano Des Kaisers neue Kleider (Wilder Kaiser, Austria) Silbergeier (Rätikon, Svizzera), The End of Silvence (Feuerhorn, Germania), Delicatessen (Corsica) e Hotel Supramonte (Sardegna).

Tra l'estate scorsa e quella di quest'anno la Zangerl ha trascorso circa 15 giorni provando Bellavista prima della rotpunkt di due giorni fa. Credendo che domenica, come sabato, sarebbe stato un altro "giorno lavorativo" insieme a Christian Winklmair è partita con calma, poco dopo le 9 di mattina.

Zangerl ha salito tutti i tiri da capocordata, poi al grande tetto Winklmair ha preso momentaneamente il comando per rimuovere una corda fissa lasciata sul tiro chiave da qualcun altro. Winklmair si è fatto calare in sosta e la Zangerl ha poi continuato la salita da capocordata fino alla grande cengia, raggiunta verso le 7 di sera. Fino a questo punto l'austriaca non era mai caduta e così i due hanno deciso di procedere vero l'alto affrontando il terreno - per loro – sconosciuto della via Cassin, con la quale Bellavista condivide la seconda metà. Zangerl e Winklmair sono saliti alternandosi da capocordata e gli ultimi 9 tiri sono stati saliti al buio - un'esperienza lenta e snervante ammette la Zangerl - poi la cima è stata raggiunta alle 2 di notte. Anche la discesa dalla croce si è rivelata "avventurosa" e i due hanno fatto ritorno alla loro macchina alle 5:00 di mattina, per poi fare il viaggio di 4 ore per tornare a casa in Austria, giusto in tempo per iniziare il lavoro...

Dopo aver ripetuto Bellavista, Barbara Zangerl ci ha spiegato "Salire questa via è stata una vera e propria battaglia mentale, alcuni dei tiri sono pericolosi e davvero da quelli non devi assolutamente cadere. Non sono del tutto sicura del grado, forse è più vicino all' 8b+ invece di 8c. Ma a prescindere, è certamente la cosa più pazzesca che io abbia salito finora!"


23/07/2001 - Bellavista, Cima ovest di Lavaredo per Alexander Huber
Fino all'8c con protezioni normali sulla Cima Ovest di Lavaredo, Alexander Huber libera ‘Bella vista’ via che aveva aperto, in solitaria nell’inverno 1999.




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