Mazeno Ridge sul Nanga Parbat, la spedizione di Allan, Allen e O’Dowd in piena cresta

Il tentativo di Sandy Allan, Rick Allen e Cathy O’Dowd di salire l'inviolata Mazeno Ridge sul Nanga Parbat, Pakistan.
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La enormi cornici sulla cresta Mazeno.
archivio www.mazeonridge.com
Sulla nona cima più alta del mondo è attualmente in atto un tentativo per una delle sfide più grandi ed ambite dell' Himalaya: raggiungere gli 8126 metri della vetta del Nanga Parbat salendo l'infinita Mazeno Ridge. Una cresta lunga oltre 10 chilometri che divide due pareti eccezionali, la Diamir e la Rupal, e che attraversa otto cime sopra i 7000m. Uno straordinario itinerario, difficile e bellissimo, che finora, nonostante i numerosi tentativi, non è mai stato percorso per intero fino in cima al Nanga Parbat.

A tentare l'impresa è un fortissimo piccolo team composto dallo scozzese Sandy Allan, l'inglese Rick Allen e l'alpinista sudafricana Cathy O’Dowd, insieme a tre sherpa: Lhakpa Rangdu Sherpa, Lahkpa Nuru Sherpa e Lakpa (Zarok) Sherpa. Dopo aver stabilito il campo base a metà giugno a 4900m e dopo il consueto periodo di acclimamento, i tre sono partiti il 2 luglio per il tentativo finale, nonostante condizioni meteo "non ideali". Da quel momento in poi il mondo alpinistico sta seguendoli con il fiato sospeso, sapendo che l'impegno è fortissimo senza contare l'estrema difficoltà, se non impossibilità, di ritirata: scendere (ovvero “scappare”) per le formidabile pareti Rupal o Diamir potrebbe essere infatti un vero incubo. E, in ogni caso, più la spedizione si spinge in avanti e più può diventare senza senso (leggi più pericoloso) ritornare sui propri passi piuttosto che continuare verso la cima...

La spedizione sta comunicando via twitter e aggiornando la progressione direttamente su una mappa 3D attraverso un SPOT Satellite Messenger. Il 4 luglio è arrivata la conferma che i 3 alpinisti e i 2 sherpa hanno raggiunto quota 6800m sulla cresta e che hanno bivaccato ma che il tempo stava purtroppo peggiorando. E' di poche ore fa invece un messaggio audio che colloca la spedizione in piena cresta, sette notti dopo essere partiti da Campo Base. La voce della O’Dowd sembra forte e nel messaggio conferma: “siamo assolutamente ancora qui, arrampichiamo ancora, facendo buoni progressi. Siamo lenti a causa della neve fresca ed alcune complicate sezioni di roccia, ma abbiamo tutta la pazienza per concludere la cresta, poi vedremo cosa riusciamo a fare...”

I tre erano partiti con provviste per 8 giorni che, se necessario, potrebbero bastare per 10 giorni. Se dovessero raggiungere la cima, il loro progetto è scendere per la parete Diamir già salita da Allan e Allen nel 2009. I due, infatti, hanno già una lunga storia con questa montagna e questa cresta, basti pensare che già nel 1992 Sandy Allan faceva parte di una spedizione, guidata dall'alpinista britannico Doug Scott, che aveva raggiunto 3 delle 8 cime, Pt. 6880, Pt.6825 e Pt.6970 prima di essere costretta a scendere. L'anno successivo Scott è tornato per fare da capo spedizione di un altro tentativo che ha fruttato altre due vette la Mazeno ‘Spire’ (5600 c.a.) e la Mazeno ‘West Peak’ (5700 c.a.). Non sorprende quindi se la spedizione di quest'anno è patrocinata proprio da lui, dal grande Doug Scott. Per quanto riguarda Rick Allan, con il polacco Wojciech Kurtyka anche lui ha tentato l'infinita cresta, era il 1995 e alla terza cima anche loro si erano dovuti arrendere. Ora la corsa sul più lungo e grande baratro del Nanga Parbat continua...


La storia dei tentativi sulla Mazeno Ridge
(secondo www.mazenoridge.com)
1979 Un team francese effettua un primo tentativo. Bloccati dal brutto tempo, riescono soltanto a salire la prima cima della Mazeno 6880m
1992 Doug Scott guida una spedizione internazionale che include Sandy Allan. Falliscono ma salgono tre cime sulla cresta.
1993 Doug Scott ritenta, senza successo.
1995 Una spedizione internazionale che include Rick Allen (ed anche il polacco Wojciech Kurtyka e l'australiano Andrew Lock) riesce ad attraversare le prime tre cime della Mazeno Ridge - circa metà strada al Colle Mazeno - ma poi scende. Arrivano fino al terzo Mazeno Peak (6970m)
1997 Wojciech Kurtyka tenta un'altra volta con Erhard Loretan. Ancora una volta raggiungono circa metà cresta, ma lo fanno in un giorno e mezzo.
2004 I primi alpinisti a raggiungere il Colle Mazeno: gli statunitensi Doug Chabot e Steve Swenson attraversano tutte le cime della Mazeno, salendo per primi le cime Peak 7060, 7120 (Mazeno Peak), 7100, e 7070, ma, stremati, scendono per la via Schell. Report della salita sul sito The American Alpine Club 2005.
2005 La guida alpina svizzera Jean Troillet e i suoi compagni Claude – Alain Gailland e Frédéric Roux tentano, senza successo.
2008 I tedeschi Luis Stitzinger e Joseph Lunger salgono dal lato del Diamir sotto il Diarmirai Peak e continuano fino al colle. Neve profonda e la mancanza di provviste li costringe a scendere direttamente lungo la via Messner sulla parete Diamir.
2011 Gli alpinisti baschi Alberto Zerain e Juan Carlos ‘Txingu’ Arrieta tentano la Mazeno Ridge dal lato Diamir. Salgono 1800m di una via nuova ma non raggiungono la cresta.





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