Arrampicata: Intervista ad Adam Ondra

Intervista al 14enne climber ceco dopo la ripetizione di Abysse 9a, Speed 8c+ e Silbergeier (Ratikon).
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Dinosaurus 8a+ OS, Seynes, Francia
Ondra collection

Come vi avevamo annunciato nella notizia di qualche giorno fa (vedi news), ecco l'intervista ad Adam Ondra, il 14enne ceco che nel suo recente raid d'arrampicata estiva ha ripetuto alcune vie monotiro top come Abysse 9a e Speed 8c+, per poi affrontare e risolvere in giornata un must dell'arrampicata multi-lunghezze come la famosa Silbergeier di Beat Kammerlander in Ratikon.

Molte volte ci domandiamo dove sta andando l'arrampicata sportiva, e a quale livello (di difficoltà), ma non solo) aspira. E' chiaro che saranno i giovani climber a trovare la strada del futuro. E Adam sembra avere le idee molto chiare su dove si può puntare. D'altra parte la "nuova arrampicata" sta cercando da tempo la sua strada per riprendere il gioco iniziato quasi trent'anni fa, e Adam ha tutte le carte in regola per essere uno degli interpreti principali. Non è certo un caso che 15 riviste internazionali specializzate l'abbiano inserito tra i nominati per la seconda edizione di Arco Rock Legends...

Adam Ondra e il futuro

Iniziamo con Abysse 9a in Francia e Speed 8c+ in Svizzera - due stili completamente diversi. Una ricerca?
Ho sempre voluto salire tutti i tipi di vie, dai grandi tetti con prese enormi fino alle placche delicate...

Per questo poi sei passato ai multi-pitch di Silbergeier?
Ho provato Silbergeier perché il mio amico Ondra Benes mi aveva detto che forse sarei riuscito a salirla a vista, e io ci ho creduto. Ma già il primo tiro mi ha sorpreso. Poi ovviamente è molto difficile salire a-vista se non ci sono tracce di magnesio e non vedi neanche gli appigli.

Cosa significa questa salita per te?
Senz'altro è stata una salita molto dura. Mi ha sorpreso quanto difficile fosse.

Hai fatto tutti i tiri in libera in giornata, ma alcuni hai dovuto provarli un paio di volte prima di liberarli. Tornerai per fare la via in giornata senza mai cadere?
Non credo... non voglio mai più salire la placca del quarto tiro :-) Per me, almeno per come la penso ora, è più importante fare una via in giornata, magari liberando alcuni tiri dopo un paio di tentativi, che salire la via in giornata senza liberare tutto per poi tornare e salire tutti i tiri senza mai cadere. Adesso però non credo che farò altre multi-pitch, ma l'anno prossimo mi piacerebbe tornare di nuovo in Ratikon.

Ormai sembra che ti riesca tutto quello che provi. Dove trovi più difficoltà?
Per me la cosa più difficile è salire vie dove viene richiesta forza pura. Ma attualmente sono molto motivato.

Nonostante la tua età sei quasi all'avanguardia nelle ripetizioni d'alto livello. Come vedi gli sviluppi in futuro?
E' chiaro che la gente salirà vie sempre più difficili. Lo sviluppo si rallenterà, ma ci sarà sempre! Riesco ad immaginare una via di 9c. Credo anche che il 9a a vista sia possibile, ma devi salire la via che ha le caratteristiche giuste. Cioè un lungo 9a con movimenti semplici. Un 9a boulderoso per ora è quasi impossibile.

In questi ultimi anni hai viaggiato ed arrampicato tanto. Come è cambiato questo sport?
C'è più gente che arrampica, ma molti arrampicano indoor e non vanno spesso sulla roccia. E poca gente frequenta i posti old-school. Mi impressiona invece quanto veloci si diffondano le notizie. Qualcuno fa una nuova via e il giorno dopo l'intera comunità dei climbers lo sa già.

In alcuni sport, per esempio la ginnastica artistica, sono i giovanissimi atleti ad eccellere. Credi che questo sarà la strada anche per l'arrampicata sportiva?
Credo che ci siano molti giovani arrampicatori interessati soprattutto alle gare. Lo vedo nella mia categoria nel EYS. Ma pochi arrampicano fuori. Si, forse non possono perché i genitori non possono permettersi di portarli, o per mille altre motivi. Ma in generale credo che gli atleti eccelleranno nelle gare e non fuori. Ma non ho la verità in tasca. Chi lo sa...

Di recente, assieme a Andreas Bindhammer, Daniel Woods, Dave Graham e Patxi Usobiaga, sei stato nominato da una giuria internazionale per il secondo Salewa Rock Award che si celebrerà ad Arco a settembre. Che ne pensi?
Sono molto felice di essere stato nominato assieme a personaggi cosi famosi e non vedo l'ora di incontrarli...




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