La dura faccia della realtà - Cascate della torre

Elio Bonfanti
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La dura faccia della realtà
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
R. Ollivieri, A. Trombetta in 2 riprese 6 ed 8 gennaio 2006
Autore scheda
Elio Bonfanti
Versante
Est
Quota
2150m
Difficoltà
M/?

Percorso



Difficile salita che ad una prima facile sezione su ghiaccio oppone poi una difficilissima e lunga sezione di misto centrale che immette alle frange di uscita. Per gli amanti del genere: superlativa. L'attacco è lo stesso della linea di ghiaccio centrale (L'altra faccia dell'amore).

Relazione:
1) Salire la rampa che termina con grandi ma facili cavolfiori piegando leggermente a dx per sostare sull'enorme cengia di ghiaccio. S1 30m 3°+.
2) Posizionare un fr.1 molto vicino alla cengia e poi un fr. 0,2 in un tettino rovescio; salire aiutandosi su buone tacche l'esilissimo candelino, poi del sottile ghiaccio stalattitico (2 viti corte e 1 fr.0,4 oppure 0,5) porta ad uno spit di sosta. S2 20m M4+/R 5°.
3) Un fisico strapiombo di roccia su ottime prese con 4 spit porta ad una stalattite di bel ghiaccio, poi muro verso sx e spit in cengia. S3 25m M8.
4) Obliquare su buon qhiaccio verso dx e sostare su viti. S4 20m 4°.
5) Salire la rampa-candela fin contro il tetto. Passo di A0 sul primo spit per raggiungere una tacca da cui si dinamizza al ghiaccio, da qui il secondo spit (allungarlo bene) protegge l'uscita sulla stalattite; iniziare l'immane traverso (expo) e uscire sul muro a 90 della vicina cascata; massima abilità nel gestire gli attriti! S5 50m M? 6°.
NB: La via è stata salita cercando di utilizzare il minore numero di spit possibile, servono per una ripetizione 12 viti e una serie camalot fino al n°1 (per l2). Uno spit con moschettone permette la calata a terra da S3 con corde da 60, oltre la ritirata è molto difficile.

Accesso generale
Raggiungere l'abitato di Usseglio in Val di Viù prima con la SP1 che si parte da Venaria reale nei pressi di Torino. Giunti a Fubine prendere la SP 32 in direzione della località predetta. A Usseglio superare l’abitato sino a raggiungere sulla dx il ristorante albergo La Furnasa a lato del quale parte la ripida strada che conduce nel vallone. Questa strada è talvolta chiusa all’abitato di Castello, il che aumenta notevolmente i tempi di approccio alle cascate. Accesso
Se l'Enel proprietaria della strada consente il passaggio e non vi è ancora neve, le cascate della Torre qui descritte si raggiungono camminando in discesa in circa 20 minuti altrimenti contare 3 ore e 30'. Discesa
Dall'uscita risalire qualche metro sino a una comoda cengia che con un ampio giro sulla dx (salendo) riconduce agevolmente alla base della bastionata. Materiale
La via è stata salita cercando di utilizzare il minore numero di spit possibile, servono per una ripetizione 12 viti e una serie camalot fino al n°1 (per l2). Uno spit con moschettone permette la calata a terra da S3 con corde da 60, oltre la ritirata è molto difficile.




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