L'insostenibile leggerezza dell’essere - Cimon di Palantina

Matteo Pilon
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L'insostenibile leggerezza dell’essere: Cimon di Palantina, Alpago (Florian Faessler, Matteo Pilon, Rostyslav Shevchenko 21/02/2021)
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Florian Faessler, Matteo Pilon, Rostyslav Shevchenko 21/02/2021
Autore scheda
Matteo Pilon
Versante
nord ovest
Lunghezza dislivello
300m
Quota
2190m
Difficoltà
M5+ AI5

Percorso



La via corre verticale sul lato destro della parete tra la classica Vazzoler a sinistra e Cugi's Corner a destra. Con una linea indipendente sfrutta una colata sottile incassata in un diedro per raggiungere un'evidente goulotte al centro della parete. Ed esce in cresta grazie ad un'altra breve goulotte in diedro. La scalata è sempre continua e divertente, senza facili trasferimenti, con un primo e un ultimo tiro impegnativi ma proteggibili a Friends.
Accesso generale
Provenendo da sud, si abbandona la A27 all’uscita Fadalto – Alpago e si sale a Tambre d’Alpago per la provinciale n° 28. Seguire quindi le indicazioni per S. Anna e Col Indes e parcheggiare presso la Malga Pian Grant - m. 1213, punto di partenza per le escursioni sul gruppo del Cavallo. Accesso
Prendere il sentiero n° 923 che porta al Rifugio Semenza, risalendo il fondo della Val de Piera e, giunti al Sasson della Madonna - m. 1640, individuare sulla parete N.O. del Cimon di Palantina il caratteristico pilastro tozzo a destra della via Vazzoler (vedi guida Berti – Dolomiti Orientali II), quindi salire i pendii alla base, puntando alla base del diedro a sinistra del pilastro NW. Prevedere 1 ora e mezza – 2 ore di avvicinamento, a seconda dell’innevamento. Itinerario
Risalire il canale a 55° direttamente sotto alla colata fino a quando si fa verticale

L1: 40m AI4. Seguire la rampa tenendosi sulla sinistra, guadagnando la base del diedro. Sosta scomoda a chiodi e Friends sulla sinistra.

L2:
50m M5+ AI5. Tiro chiave. Attaccare la colata con passi atletici su ghiaccio scarso e zolle per circa quindici metri, proteggendo a friends sulla sinistra. Poi seguire il resto della colata (con ancora qualche metro difficile) ed allestire la sosta sulle rocce in uscita sulla cengia. (Da qui è possibile traversare con una lunga diagonale verso destra, probabilmente AI4, per raggiungere i tiri finali di Cugi's Corner)

L3:
50m AI4+. Si imbocca l'evidente goulotte fino a circa metà, facendo poi sosta sulle rocce a sinistra

L4:
40m AI4. Si conclude il tratto verticale e si sosta dopo una decina di metri a destra. (I tiri 3 e 4 si prestano per la progressione in conserva per guadagnare qualche metro sul lungo quinto tiro)

L5:
60m AI 4+. Da qui si punta dritti ai pilastri della cima per aggirarli sulla destra con un paio di salti verticali. Superato l'angolo risulta visibile la colata nel camino di uscita con la cornice in cima. La si raggiunge e si sosta alla base su ghiaccio o su Friends.

L6:
25m M5. Si guadagna la cresta con due passaggi molto fisici. Appena superata la cornice, si sosta sul grosso masso che nasconde una buona clessidra.
Da qui è possibile e consigliato seguire lo spigolo per 150m fino in vetta.

Materiale
Materiale utilizzato: una serie completa di camalot fino al #2, Una serie di microfriends (indispensabili), 4 viti. Corte e medie., 7 chiodi vari. Soprattutto lamette, Un ancoraggio da neve (picchetto) e la normale dotazione alpinistica. Note
Un solo chiodo è rimasto in via a metà del terzo tiro




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Primi salitori
Florian Faessler, Matteo Pilon, Rostyslav Shevchenko 21/02/2021
Autore scheda
Matteo Pilon
Versante
nord ovest
Lunghezza dislivello
300m
Quota
2190m
Difficoltà
M5+ AI5

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