Altrimenti ci arrabbiamo - Monte Croce Matese - parete della Grotta delle Ciaole
Quella della Grotta delle Ciaole, cioè tutto il versante N del M. Croce Matese, è una delle pareti più suggestive del massiccio del Matese. Qui vi sono tra le vie più difficili dell’Appennino: difficili perché ardite, spesso verticali o strapiombanti, difficilmente in condizioni visti gli ultimi inverni. Queste caratteristiche hanno fatto sì che, per gli appassionati, restasse sempre un posto esigente, dove il livello tecnico e fisico la fa da padrone. Ad un occhio più attento, tuttavia, non potevano sfuggire linee più abbordabili, anche se più corte, rispetto a quelle già relazionate.Un intero settore è in via di sviluppo ed ha regalato 2 itinerari che si candidano a diventare “classici”. Il settore è stato chiamato “SETTORE TRALICCIO ”, visto che è dominato da un vecchio pilone dell’energia elettrica in disuso. Questo tratto di parete ospitava, sul suo margine dx, già una via, “Via Cavo” (che spunta proprio in corrispondenza del pilone), la prima ad essere aperta qui ed anche la più semplice di tutto il settore.
ACCESSO GENERALE
Per l’accesso alla parete della Grotta delle Ciaole si rimanda alle informazioni reperibili facilmente in internet o alla guida cartacea precedentemente citata. Il settore “TRALICCIO” è situato sul margine dx dell’anfiteatro costituito dalla parete N del M. Croce ed è compreso tra l’attacco del “Canale di destra” (evidente, stretto e classico canale nevoso, il solo di questa parete) e la verticale ideale tracciata in corrispondenza del traliccio, sul margine dx della parete. Per raggiungerlo, si transita alla base del pendio nevoso (attenzione alla stabilità del manto) sotto la parete della grotta delle Ciaole, si supera la verticale di attacco del “Canale di destra” e si inizia a salire sulla sx fino a raggiungere la parete (foto)
ACCESSO
Altrimenti ci arrabbiamo attacca circa 30 m a sx di “A momentary lapse of reason”, sotto la verticale di una ampia cengia nevosa inclinata, contornata da pareti verticali e con un albero che la caratterizza (foto)
ITINERARIO
DISCESA
Si traversa verso Ovest e perdendo quota si raggiunge lo Stazzo delle Pecore, con il traliccio visibile anche dalla base della parete. Da qui si percorre a ritroso il sentiero estivo per M. Miletto (si veda cartografia di riferimento) che in circa 15’ riporta alla base della parete. Un’alternativa è raggiungere la S2 di “A momentary lapse of reason” e scendere in doppia da questa.
MATERIALE
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