Petit Viking - Pointe du Domino
Primi salitori: Christophe Profit, Sylviane Tavernier, Dominique Radigue 1984
Scheda a cura di: Matteo Giglio
Area: Alpi Occidentali, Gruppo: Monte Bianco, Cima: Pointe du Domino, Quota: 3648m, Stato: Francia
E’ indicata da tutti come la via più classica del fondo del bacino di Argentère, la mecca delle salite su ghiaccio in quota. Aperta nel 1984 da Christophe Profit con sua moglie Sylviane Tavernier e Dominique Radigue, propone un'arrampicata piacevole su difficoltà classiche.
ACCESSO GENERALE
Da Chamonix in dieci minuti di automobile ad Argentière. Quindi si prende la funivia dei Grand Montets.
ACCESSO
Dalla stazione superiore dei Grands Montets, si scende fin sul ghiacciaio di Argentière che si risale interamente fino in fondo al bacino. Si ha così l'occasione di passare in rassegna tutte le celebri pareti di questo paradiso per i ghiacciatori: parete N dell'Aiguille Verte, delle Droites delle Courtes e del Triolet. Al termine del lungo pianoro glaciale, si risalgono a destra i pendii che portano alla base dell'evidente goulotte.
Ore 2.30.
ITINERARIO
Si supera al meglio la crepaccia terminale, che generalmente si presenta alquanto aperta, per andare a sostare su ghiaccio al termine delle corde. Con il secondo tiro si giunge a sinistra alla base della goulotte vera e propria. Obliquando quindi a destra ci si porta alla base del primo tratto ripido della salita. Lo si affronta direttamente, andando poi a sostare su un gradino a sinistra. Tre facili tiri verso destra conducono alla base del secondo muro, che si supera interamente con una lunghezza di corda. Infine un facile canale di neve porta fuori dalle difficoltà. L'itinerario originale prosegue ancora per duecento metri, ma la maggior parte delle cordate si ferma qui per poter scendere in doppia lungo le calate attrezzate.
DISCESA
Si scende con nove doppie lungo l'itinerario di salita.
CARTOGRAFIA/BIBLIOGRAFIA
F. Damilano e G. Perroux, Neige, glace e mixte, Editions ice connection, Chamonix 1996; Igc 1:50.000 n°4 Massiccio del Monte Bianco.
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