Via Ferrata Cesco Tomaselli parete SO - Fanis Sud

Planetmountain.com
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Via Ferrata Cesco Tomaselli parete SO
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Planetmountain.com
Versante
Sud-Ovest
Dislivello salita
500m
Dislivello ferrata
300m
Quota
2980m
Difficoltà
Molto difficile
Orario
3 - compl. 5,30 h
Periodo
A seconda delle condizione d'innevamento da giugno a ottobre
Frequentazione
Alta

Percorso



La ‘Tomaselli’, con percorso esposto, impegnativo e quasi completamente attrezzato con funi metalliche, sale la bella parete sud ovest della Punta Fanes Sud, la prima delle torri che si ergono dalla Cresta di Fanes. E, pur non essendo eccessivamente lunga, è reputata una delle ferrate più belle e difficili delle Dolomiti. Ma di questa salita, oltre al grande impegno tecnico che richiede un’ottima esperienza e preparazione, è senz’altro da sottolineare anche la bellezza del paesaggio e dell’indubbio fascino esercitato delle Cime di Fanes. Senza tralasciare naturalmente l’interesse storico della zona, teatro della lunga guerra di posizione del 1° conflitto mondiale. Tutti aspetti che ne fanno una delle mete più complete e raccomandabili.
Accesso generale
Da Cortina d'Ampezzo al Passo Falzarego (SS 48) poi con la Funivia del Lagazuoi all'omonimo rifugio, raggiungibile dal Passo anche con il sentiero 402-401 (h 2 - disl. 630m). Accesso
Dal Rif. Lagazuoi in breve si scende alla Forcella del Lagazuoi e, sempre per la pista dell’Armentarola, si continua a scendere fino ad incrociare il sentiero 20b. Per questo si traversa sotto la cresta nord ovest del Lagazuoi Grande e quindi si sale alla Forcella Granda, da cui si raggiunge il vicino Bivacco Della Chiesa, posto nei pressi dell'attacco della ferrata. Itinerario
La famosa traversata verso sinistra, poco sopra l'attacco della Tomaselli, è da sempre reputata dagli appassionati delle ferrate come un valido test selettivo. Dunque un buon banco di prova (in genere molto frequentato), per testare il grado di preparazione in vista degli itinerari più impegnativi. Subito dopo il verticale attacco e una volta superato il liscio traverso orizzontale (attrezzato con doppia corda) posto sotto uno strapiombo, si prosegue per pareti verticali ed esposte fino alla zona mediana della parete. Ci si sposta quindi a sinistra, per tracce, fino ad un bivio da dove si continua a salire per le verticali paretine di destra (mentre a sx le corde fisse portano all'Alta Val di Fanes). Giunti ad un terrazzino, aiutati dalla corda fissa, si affrontano in successione una serie di pareti che conducono alla cresta da cui, superata un'ultima verticale placca solcata da una fessurina, per facili e gradinate rocce si giunge alla cima (2980m). Discesa
Si scende, con funi fisse, lungo il più facile anche se ancora ripido percorso attrezzato che percorre il versante nord est, fino alla Selletta Fanis (2830m - h 0,30). Quindi senza raggiungere la Forcella Grande si discende per ghiaioni per poi guadagnare la Forcella Gasser de Pot dalla quale, con il sentiero 20b (questa volta per il suo ramo sud ovest così da godere anche al ritorno dell’ombra) si raggiunge la Forcella Travenanzes. Da qui, per segnavia 401, si continua in discesa per il Passo Falzarego. In alternativa si può risalire al Rif. Lagazuoi per raggiungere il Passo in funivia. Materiale
Normale dotazione da ferrata. Note
Rifugio Lagazuoi
Bivacco Gianni Dalla Chiesa Cartografia
Dolomiti e Brenta Guida alle ferrate
Oltre 120 vie ferrate di Eugen E Huesler
Editrice Frasnelli-Keitsch

Vie Ferrate nelle Dolomiti
di Hans Kammerer
Tappeiner Casa Editrice Difficoltà
L’impegno complessivo è di tutto rispetto. La breve traversata iniziale, e la paretina verticale che porta alla cresta sommitale sono passaggi che ben indicano il grado di preparazione dell’escursionista.





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20/10/2014 francesco gherlenda
Il bivacco è stato dismesso quest'anno(2014). Se salite a piedi dal Falzarego in un'oretta(non 2) evitate la funivia e potete ammirare i nuovi impianti per l'innevamento artificiale con relativa strada. Se non volete finanziare simili fioriture valutate secondo coscienza
08/09/2009 ELENA Castelvecchio
Un'esperienza davvero unica, molto molto entusiasmante. La tecnica senz'altro aiuta, l'esperienza anche, ma con la dovuta calma, serenità e concentrazione si arriva in cima anche se si è alle prime armi. E nel vedere un tale paradiso non si può che essere onorati!Grazie grazie!
06/09/2009 giovanni barbieri
agosto 09 avevamo fatto tante vie ferrate ma la tommaselli era rimasta un sogno.Filippo ci ha guidati in questa esperienza in maniera unica."cerca il facile nel difficile"ci ripeteva e cosi' tra una battuta e l'altra ci siamo trovati in cima.Unica molto appagante sotto tutti i profili.grazie
22/03/2009 Claudio Sacchi
Una precisazione: la galleria di guerra austriaca si trova risalendo verso W una larga cengia, è lunga circa 50 m. e non c'è bisogno di torcia, essendo dritta; sbuca su una cengia a metà della Tommaselli incrociando l'alta Via Veronesi. Buona escursione!!!
Bellezza
Autore scheda
Planetmountain.com
Versante
Sud-Ovest
Dislivello salita
500m
Dislivello ferrata
300m
Quota
2980m
Difficoltà
Molto difficile
Orario
3 - compl. 5,30 h
Periodo
A seconda delle condizione d'innevamento da giugno a ottobre
Frequentazione
Alta

Percorso



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