Filippo Livorno, Guida Alpina
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Cima di Bò: Cima di Bò
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Filippo Livorno, Guida Alpina
Dislivello salita
1524m
Dislivello discesa
1524m
Quota
2556m
Difficoltà
Medio
Orario
6-7 ore
Esposizione salita
Sud parte bassa, poi Ovest
Periodo
Febbraio - aprile



Una delle gite più belle di queste zone, sicuramente la più famosa. Tra i biellesi ricorre l’usanza, in estate, di salire alla cima del Bò per veder sorgere l’alba…questo la dice lunga sulla posizione panoramica di questa montagna! Con questa gita ci inoltriamo nella Valle Cervo, una delle cinque valli del Biellese, sicuramente la più selvaggia. La Valle Cervo prende il nome dal torrente che la percorre ed è un luogo quasi “magico”, con i suoi paesini antichi e lontani dalle comodità della città, quasi isolati, come Piedicavallo, Quittengo o Rosazza. Proprio da Piedicavallo (o meglio, dalla sua frazione di Montesinaro) ultimo paese della valle (188 abitanti!) parte il nostro itinerario. La gita alla Cima di Bò è da percorrere solamente con condizioni di neve sicura, in quanto la parte bassa dell’itinerario, sulla destra orografica della valle, attraversa una serie di canali che in caso di abbondanti nevicate sono molto pericolosi; aspettare quindi che tali canali abbiano scaricato, e in primavera fare attenzione alla quota dello zero termico! Con neve assestata e condizioni sicure la gita alla Cima di Bò regala una sciata fantastica!
Accesso
Da Biella seguire le indicazioni per la Valle Cervo; percorrere tutta la strada provinciale Biella-Piedicavallo fino a raggiungere quest’ultimo paese (la strada termina qui). Giunti a Piedicavallo svoltare a destra verso la frazione Montesinaro, dove si posteggia l’auto. Itinerario
Negli anni con abbondante innevamento si può partire direttamente sci ai piedi da Montesinaro, altrimenti, a piedi, seguire la mulattiera estiva che porta all’imbocco della valle del rio Chiobbia. Continuare in direzione nord/est passando per l’Alpe Le Piane (1332 m) e poco, prima di raggiungere l’Alpe Chiobbia (1562 m), attraversare il torrente (individuare il punto migliore in base all’innevamento), passando sul lato sinistro orografico della valle. Risalire la valle in direzione est fino ad un vasto pianoro conosciuto come “Piazza d’Armi”, a 2250 m. Il pendio si fà ora più ripido; raggiungere il colle posto tra la Punta del Talamone a sinistra e la cima di Bò a destra (a volte è possibile anche raggiungere la cresta con gli sci leggermente più a destra del colle). Lasciare gli sci e percorrere la cresta (dapprima sul suo versante ovest, poi direttamente sul filo – attenzioni alle cornici versante est) fino alla vetta (2556 m). Questo ultimo tratto di cresta richiede sovente l’utilizzo dei ramponi. Discesa
Per l’itinerario di salita. Fino all’Alpe Chiobbia sono possibili alcune varianti. Cartografia
- Il Biellese nord – occidentale e il Biellese nord – orientale - 1:25.000 realizzazione cartografica Ingenia sas - 2004 Provincia di Biella
- Ivrea, Biella e bassa Valle d’Aosta – 1:50.000 – IGC nr.9




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Bellezza
Autore scheda
Filippo Livorno, Guida Alpina
Dislivello salita
1524m
Dislivello discesa
1524m
Quota
2556m
Difficoltà
Medio
Orario
6-7 ore
Esposizione salita
Sud parte bassa, poi Ovest
Periodo
Febbraio - aprile



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