Vaille que Vaille - Roche Noire, II° Tour

Alessandro Superti
1 / 2
Vaille que Vaille
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Cambon-Ghesquieres, 1991
Autore scheda
Alessandro Superti
Versante
Sud-Ovest
Lunghezza dislivello
350 m
Difficoltà
6a
Difficoltà obbligatoria
6a

Percorso



Ancor più nascosta della I° Torre, la II° offre un’arrampicata meno sostenuta, su roccia più appoggiata. Dei tre itinerari più ripetuti, questo è il più facile: le prime due lunghezze hanno roccia mediocre, inferiore alle attese. Ma il resto della via si riscatta con una serie di tiri facili ma divertenti, sul solito calcare da sogno del Briançonnais.
Accesso generale
Dal nord Italia si raggiunge Torino e la Val di Susa (indicazioni Frejus) con autostrada fino a Oulx. Dopo l'ultimo casello si prende il bivio per il Monginevro/Sestriere; a Cesana Torinese si imbocca a destra la strada che con pochi tornanti porta a Claviere e al passo del Monginevro (1854 m); la discesa sul versante francese è più tormentosa. A Briançon si giunge ad una rotonda, dove si svolta a destra, in direzione Col du Lautaret - Grenoble (RN91); dopo pochi chilometri si attraversa il paese di Chantemerle (deviazione per il Col du Granon e Col de Buffère); successivamente quello di Monetier les Bains (ultimo centro importante della Val de la Guisane).Il paesino di Le Lauzet, costituito da poche case, è su una stradina parallela alla RN91 e si raggiunge svoltando a sinistra poco prima di Pont de l'Alpe, dove parte il sentiero per la Aiguillette du Lauzet.In rapida successione si trovano i parcheggi per La Lauziere e l'Eperon de la Route, la Tete Colombe e la Tour Termier.Da Torino circa 130 Km. Accesso
Si segue lo stesso avvicinamento della I° Tour; si traversa a sinistra per ghiaioni con l'accortezza di salire alla base solo dopo aver oltrepassato due speroni isolati, che nascondono la parete. L'attacco è in un canale, sotto un diedro grigiastro, pochi metri a destra di "Patience dans l'azur".Dall'auto è necessaria poco più di un'ora. Discesa
Con sette calate lungo un tracciato in parte coincidente con "Patience dans l'azur", a destra della via di salita (nuova attrezzatura). Materiale
Ottima attrezzatura a fix.10 rinvii, eventualmente qualche dado e friend piccolo, casco.10 lunghezze.




Commenti

Info

Devi riempire tutti i campi

Grazie per aver aggiunto un commento!
Sarà visibile non appena sarà stato approvato dalla redazione.

Codice di verifica errato

Devi aspettare 2 minuti prima di poter commentare di nuovo.


26/06/2013 Matteo Boroni
Nulla da aggiungere rispetto alle relazioni di Campotocamp o di Planetmountain, solo alcune precisazioni: -) via continua e mai banale. Da scordarsi ronchioni e mega-tasche (anche sul 5b). Piedi spalmati, grande convinzione e si sale -)chiodatura sufficiente, non si può definire "abbondante", comunque, non servono friends, solo 12 rinvii. -)il terzo tiro è un traverso perfettamente orizzontale. Al secondo spit proseguire sul sentiero in leggera discesa che porta ad una comoda cengia con sosta (non visibile in partenza)! -)il penultimo tiro è duro (già la partenza boulderosa dalla sosta lo fa capire). Saremo stati stanchi, ma secondo noi è decisamente più di 6a. E soprattutto è chiodato lungo, in particolare sui passi chiave che sono all'inizio, a metà e prima di arrivare in sosta -) Tiri centrali superbi. -)lo schizzo che gira sul web mal-posiziona la penultima doppia . La penultima e l'ultima sono sempre sulla placca. Noi abbiamo creduto a una variante con discesa speedy da un terrazzo e ci siamo trovati a fare 2 doppie su sassi incastrati in un canale lugubre e nevoso....attenzione! -)tempi in tre: 5 ore a salire, 2 a scendere. (eravamo in tre)
05/09/2005 luca bernasconi
la relazione è sbagliata. Alla fine del primo tiro seguire i fix e non scendere a sx. il secondo tiro da voi descritto è di una via forse non terminata. Si tratta di un tiro difficile di 6a+/6b obbligatorio su roccia con scaglie instabili sui passaggi obbligatori e verso la fine del tiro chiodata con chiodi a lama precari. mi sono calato dalla sosta e ho buttato via una giornata magnifica in mezzo ad altre piovose.La strada sterrata per il col de la buffere è molto brutta.
20/08/2001 Pezzolato Paolo
sul primo tiro non far sosta a sinistra in basso ( 2 spiy m8 ) ma continuare diritti ( fix m10 ) alla sosta da lì diritti. sullo schizzo invece si va a sinistra ( forse è la via originaria ) e poi in obliquo ma non merita protezioni più datate e roccia meno bellA . La via merita soprattutto per i tiri centrali .
17/07/2001 Alessandro Superti
Bruttini i primi due tiri; il secondo è anche un po' ostico...Per il resto tutto OK
Bellezza
Primi salitori
Cambon-Ghesquieres, 1991
Autore scheda
Alessandro Superti
Versante
Sud-Ovest
Lunghezza dislivello
350 m
Difficoltà
6a
Difficoltà obbligatoria
6a

Percorso



Itinerari nello stesso gruppo montuoso

Mostra altri in Massif des Cerces

News correlate