Rust never sleeps - Sos Mojos

Ivano Tarabini
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L'apertura di Rust never sleeps, Sos Mojos, Sardegna (Silvia Patti, Ivano Tarabini 26/04/2023)
Ivano Tarabini
Bellezza
Primi salitori
Silvia Patti, Ivano Tarabini 26/04/2023
Autore scheda
Ivano Tarabini
Lunghezza dislivello
125m
Quota
350m
Difficoltà
V+

Percorso



Via aperta dal basso utilizzando solo friends (BD da 0,4 a 4), nuts e cordini. Nulla è stato lasciato in parete, roccia ottima particolarmente rotta che ben si presta a questo tipo di salite. Avendo perso tempo nella ricerca di una via sulla parete in fronte, le alternative rimaste per la giornata potevano essere falesia (e perdere quindi ulteriore tempo tra discesa e auto) o alpinismo esplorativo in zona. Poi ci siamo ricordati del pessimo stato degli ancoraggi che abbiamo visto il giorno prima... da qui la scelta del programma giornaliero e il nome della via.

Accesso generale

Da Dorgali percorrere la strada per Gorropu lungo la valle del Flumineddu (Oddoene). Parcheggiare in località Ponte sa Barva (Tiscali, GPS 40.2237435,9.5156216).

Accesso

Seguire le indicazioni per Tiscali, risalendo la Scala de Sùrtana ed entrare nel vallone boscoso per sentiero 481. Raggiungere il bivio col sentiero 487 (GPS 40.230478,9.511700) e percorrerlo per circa 50m in salita, fino ad individuare un bollo del sentiero di colore bianco e rosso a bande orizzontali su un sasso sotto un albero, da questo punto sulla destra si intravede nella vegetazione il pilastro bianco, farsi largo nella vegetazione per circa 10m, si procede meglio arrampicando qualche facile blocco fino ad uno spigolo; doppiando lo spigolo ci si trova su una comoda piazzola sotto un bellissimo diedro con fessura perfetta.

Itinerario

L1: attaccare il bellissimo diedro per qualche metro, al termine uscire su leggero strapiombo a sinistra, seguire il pilastro in verticale con elegante arrampicata, tiro molto bello. A metà pilastro è possibile entrare in una piccola grotta che buca da parte a parte il pilastro (NB: questa grotta si raggiunge anche da traccia segnata da ometti che parte dal 481, e può essere usata come alternativa per trovare l'attacco, eventualmente calarsi quindi da questo punto una decina di metri). Al termine del pilastro sostare su grossa clessidra in terra. (V 25m)

L2: puntare al pilastro successivo, solcato a sinistra da un camino lavorato che termina in strapiombo molto ammanigliato. Tiro molto bello. (V+ 30m)

L3: per facili rocce puntare a sinistra a delle piante alla base di un bel pilastrino (col sole di mezzogiorno è un lusso sostare sotto una pianta). (III 25m)

L4: vincere il pilastrino, passo in uscita di decisione, e puntare ancora a sinistra ad una grossa pianta sotto un evidente camino che incide un pilastro. (IV 25m)

L5: oltre la pianta, inizialmente dentro il camino, che diviene una bellissima lama in leggero strapiombo, qualche metro sostenuto ma di facile protezione. Al termine delle difficoltà sostare quasi in cima su comodo terrazzino panoramico.

L6: salire in cima e percorrere la cresta verso sinistra, inizialmente affilata, poi facili roccette in discesa. Al termine della cresta disarrampicare in direzione degli evidenti prati, dove si intercetta il sentiero di discesa 487 o proseguire con il trekking. (GPS 40.2320443,9.5130983 sentiero di discesa) (40.2359530,9.5128807 grosso ovile nelle vicinanze in caso di maltempo)

Materiale

Attrezzatura trad






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Bellezza
Primi salitori
Silvia Patti, Ivano Tarabini 26/04/2023
Autore scheda
Ivano Tarabini
Lunghezza dislivello
125m
Quota
350m
Difficoltà
V+

Percorso



Posizione



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