Il Nut di Lorenzo - Punta Chantata - Primo Pilastro cresta nord

Marco Marrosu
1 / 2
Il Nut di Lorenzo
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Marco Marrosu, Roberto Angioni e Giovanna Chessa il 17/11/12
Autore scheda
Marco Marrosu
Lunghezza dislivello
190m di cui 1 calata di 6m
Quota
1019m
Difficoltà
V+ R2

Percorso



La parte alta della cresta è molto esposta, affilata e panoramica.
Accesso generale
Da Porto Vecchio si prende la strada D859 per Ajaccio.
Da Bonifacio si svolta alla prima rotonda in direzione di Ajaccio (strada N196). Sempre dritti per poi svoltare al primo incrocio a destra in direzione Figari / PortoVecchio (D859). Continuare per poi svoltare a sinistra imboccando la D59, direzione Carbini / Levie (la strada porta anche a Zonza). La strada risale le colline incontrando una sorgente e l’imbocco per una sterrata a sinistra (questa porta al villaggio disabitato di Bitalza, 7 km, e alla sorgente del Pinu Biancu) sino a raggiungere il passo di Col di Bacino (cartello indicatore e piccola area-sosta panoramica). Parcheggiare al Km 30,500 quando, superato l’imbocco della sterrata, si trova a destra uno slargo in terra battuta con un bel leccio da dove nasce una sterrata che scende ripida a destra (cartello indicatore LEV 28). Sono circa 40 km da Bonifacio.

Parcheggio coordinate: 41°37'36.66"N,  9° 8'53.84"E, WGS84

Avvicinamento al Col di Ferula:
individuare dalla parte opposta del parcheggio, di fronte all’imbocco della sterrata, un sentiero che sale nella fitta macchia. Dopo una breve salita si mantiene quasi sempre sulla curva di livello, dirigendosi verso sud arriva ad un caratteristico passo, Col di Ferula. Quà si apre la macchia e sono ben visibili le pareti. Nel passo si trovano delle piazzole erbose sotto gli alberi e un angolo attrezzato per fare il fuoco. Omini, 20’ di cammino.
Accesso
Dal Col di Ferula si segue il percorso per Punta Chantata. Raggiunta la zona spoglia di vegetazione la si risale sino a superare di cinquanta metri due evidenti blocchi di roccia appoggiati tra loro, i più grandi (omino in cima). A questo punto si risale tra blocchi a sinistra traversando una cresta dentro uno spacco che la taglia. Una volta in cresta scendere di 5 m, per poi risalirla per canali di roccia e vegetazione per circa 20 m. Da questo punto sono ben visibili a sinistra la base del Primo Pilastro e della prima cresta del Secondo Pilastro. Scendere nel canale, omini, e raggiungere la base del Secondo Pilastro. L’attacco di Grazie Maria! è indicato da due omini e un punto rosso ed è situato nel punto più basso della cresta. Dalla base dell’attacco di questa via, si scende leggermente per attraversare il canale che separa il Secondo dal Primo Pilastro. Si risale dal canale verso la cresta presso una spaccatura obliqua e si raggiunge l’attacco, situato alla stessa altezza di Grazie Maria!, 35’. Omino e freccia rossa all’attacco. Coordinate attacco: 41°37'06.5"N, 9° 8'29.7"E WGS84 Itinerario
Dritti sullo spigolo per 40 m, cordino su clessidra, per poi sostare tra blocchi incastrati in una cengetta a destra, S1 su clessidra tra i blocchi, 45 m III con passo di IV- nella parte più alta; seguire completamente il canale sopra la cengetta, II-III, per poi salire un pilastro, cominciando dal suo lato sinistro, V-, sino a una comoda cengia dentro una nicchia, S2, 45 m, cordino su spuntone in sosta ; seguire la cresta sino a spuntone con cordino e maillon, S3, 35 m, III; calarsi sino all’intaglio sottostante, S4, 6 m; risalire l’evidente diedro chiuso nella parte alta da un albero, passo chiave nel passaggio iniziale, S5, 15 m, V+, sosta su albero; salire sino alla cresta, III+, per poi seguirne l’entusiasmante ed esposto filo sino in cima, S6, 45 m. Discesa
Proseguendo nella cresta, scendere nell’intaglio successivo e seguire il canale di sinistra, raggiungendo la base del versante est. Contornare la base da sud e scendere nel canale del versante ovest, raggiungendo in 14’ l’attacco della via, oppure, percorrendo a ritroso il percorso dell’andata, in circa 30’ Col di Ferula. Materiale
Una serie di friend, il passaggio chiave si può proteggere con un chiodo a lama corto e sottile o un micronut spessore 3mm. Cartografia
Corse du sud 1.60000 Edition Didier Richard; Sartène – Montagne de Cagna 4254OT, 1.25000, I.G.N.; utile ma non indispensabile anche Porto Vecchio 4254ET, 1.25000, I.G.N.




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Primi salitori
Marco Marrosu, Roberto Angioni e Giovanna Chessa il 17/11/12
Autore scheda
Marco Marrosu
Lunghezza dislivello
190m di cui 1 calata di 6m
Quota
1019m
Difficoltà
V+ R2

Percorso



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