Ghìnavu - Bruncu Nieddu

Maurizio Oviglia
1 / 1
Ghìnavu: G. Manconi su Ghinavu
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Leonardo Dagani, Mauro Florit, Eugenio Pinotti, 31.03/1.04.2014
Autore scheda
Maurizio Oviglia
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
185m
Difficoltà
7b
Difficoltà obbligatoria
6b+



Via breve ma impegnativa su placche di roccia grigia molto bella. La via rimane all’ombra tutto il giorno ed è possibile trovare qualche tratto bagnato nella prima e terza lunghezza. Il nome è un omaggio all’ospitalità di Pasquale La Pia.
Accesso generale
Come per PRECK; raggiunto il comodo sentiero che incrocia il ghiaione finale, seguirlo in falsopiano verso sinistra per circa 10’ fino ad incrociare un secondo ghiaione. Risalirlo prendendolo da sinistra, portandosi alla base della parete (ometto, 1h e 10’ dalla Fontana Iscandula). Itinerario
Si attacca per un muretto grigio afferrando una lama che si rimonta con passo deciso (6a+). Leggermente a sinistra e poi diritti su placca a buone prese, traversando poi verso destra fino ad una striscia di roccia nera che si supera su piccole tacche (6b+) raggiungendo una grossa lama. Un movimento a destra aiutandosi per i piedi con una grossa canna, per poi ristabilirsi sulla bella placca grigia superiore; per belle lama (5c) si raggiunge un comodo terrazzino dove si sosta (S1, 50m).
Si sale ad un cengia con alberi; diritti su bella placca di roccia grigia (5c) seguita da una seconda placca più verticale con una caratteristica scanalatura nera (6a); raggiunto un caratteristico olivastro (possibile cordone) traversare delicatamente a sinistra su piccola cengia portandosi alla base del salto superiore. Per buone prese verso sinistra alla base di una scaglia che si rimonta con passo tecnico (6b), proseguendo su belle gocce ad una nicchietta da cui si esce con difficoltà su bella placca grigia a piccole prese (6b/6b+) che porta alla sosta sotto ad una radice (S2, 50m).
Diritti su placca grigia lavorata con arrampicata tecnica e continua (7a) fino ad un rigonfiamento che si supera con un passo un po’ “sopra le righe” (7b). Salire ancora su gocce verso una svasatura da cui si esce verso destra con difficoltà (6b+/6c) raggiungendo la base di uno strapiombo. Tiro magnifico (S3, 35m).
Difficile movimento in partenza (6b+/6c) per afferrare una bella “zanca bianca” che permette di ristabilirsi sopra lo strapiombo. Verso sinistra e poi diritti su placca grigia a lame (5c), ancora uno spostamento a destra e ci si ristabilisce su un bel terrazzino con albero (S4, 20m).
Rimontare una scaglia e poi salire un diedro (5c/6a); dove termina si traversa a destra con passo tecnico e si prosegue rimontando con bei movimenti un pilastrino a forma di pinna (6b). Si continua per fessura, che offre ancora un passo tecnico (6b) prima degli ultimi risalti che portano al terrazzino dove finisce la via (S5, 30m).
Discesa
La via è attrezzata per la discesa in doppia (soste con anello di calata). Si scende lungo la via con 4 doppie, saltando la S3. Materiale
Via interamente attrezzata a fix inox. Per una ripetizione portare 2 corde da 60m, 14 rinvii, cordini, friend fino allo 0.75 BD.




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Primi salitori
Leonardo Dagani, Mauro Florit, Eugenio Pinotti, 31.03/1.04.2014
Autore scheda
Maurizio Oviglia
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
185m
Difficoltà
7b
Difficoltà obbligatoria
6b+



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