Elio Bonfanti
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Boia chi dimentica: Parete dei militi, Settore Diedro del Terrore
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
G. C Grassi, E. Bonfanti, A. Morittu 30/09/1990. Attacco diretto: G. Bernardi, E. Bonfanti, R. Roetti 23/09/2012
Autore scheda
Elio Bonfanti
Versante
Nord
Lunghezza dislivello
400m
Quota
1700m
Difficoltà
ED – 7a/ AE
Difficoltà obbligatoria
6a+
Periodo
Metà Giugno – primi di settembre

Percorso



Questa via ideata e realizzata negli anni 90 da Giancarlo Grassi e compagni intendeva fare provocatoriamente da contraltare alla realizzazione che anni prima, lui stesso insieme a Gianpiero Motti aveva fatto su quella stessa parete:  il "Diedro del Terrore". Le gare di arrampicata, i monotiri, una mentalità nuova si stava facendo largo in quegli anni cancellando, se non banalizzando il vecchio. Nonostante fosse sempre stato un precursore Grassi  aveva un piede ben radicato nei ricordi e nel suo passato e per questo non voleva, che si banalizzasse tutto. Cosi a costo di esporsi a feroci critiche si calò dall’alto "per attirare l’attenzione sul fatto che se su quella parete aveva con Giampiero scritto una pagina importante dell’ alpinismo Piemontese, era anche in grado nello stesso luogo di fare un'altra cosa. Diversa come modi e come termini ma che avrebbe dovuto servire ad esaltare quanto lui e Motti avevano fatto prima. Quello era alpinismo con la A maiuscola, un alpinismo senza cima ma pur sempre un signor alpinismo questo invece era un gioco, bello nuovo che si poteva fare a trenta metri di distanza dal grande alpinismo ma restandone estraneo. Insomma una cosa diversa, senza commistioni, senza convergenze forse solo lontani parallelismi.
Accesso generale
Località di partenza: Valle stretta Bardonecchia

Da Torino prendere la tangenziale in direzione del traforo del Frejus. Imboccare l’autostrada del Frejus A32 ed in poco meno di un ora raggiungere la cittadina di Bardonecchia. Da questa località prendere la strada che si dirige verso il Melezet ed il colle della scala. Superato un campeggio si entra in territorio Francese (vecchia dogana , si prosegue dritto trascurando una deviazione verso sinistra ed in breve dopo un paio di ripidi tornanti si raggiunge il piano dei militi. Proseguire costeggiando la parete sino a quando questa forma un evidente diedro alla cui base un enorme cono di detriti si protende acuto verso l’alto. Accesso
Dall’auto in breve  si contorna questo enorme cono detritico verso destra sino ad arrivare sotto la strapiombante parete dove trova spazio la via "Arancio come il sole" quindi sempre a ridosso della parete risalire il cono sino quasi al suo termine dove attacca in placca la via 10 min dall’ auto.  Itinerario
L1: Attaccare il muretto con difficile arrampicata di equilibrio sino a raggiungere una cornice seguiral verso sinistra e vincere uno strapiombetto ( Blocco Imbragato ) proseguire verticalmente e piegare poi a sinistra per uscire su una comoda cengetta proseguire verticalmente ed uscire sulla grande cengia .S1 40 m ( 6a+)
L2: direttamente sopra la sosta attaccando la successiva parete di destra dove con bella arrampicata raggiungere la cengia successiva. S2 35m ( 5b )
L3: Traversare facilmente a sinistra e raggiungere un muretto che conduce ad una vasta cengia pietrosa risalirla verso la parete soprastante di placche inclinate munite per lo più di appigli rovesci. Affrontare poi il verticale muro successivo su piccole prese con bella arrampicata e raggiungere su terreno un po instabile il punto di fermata. S3 40m ( 6a )    
L4: Dalla sosta superare la bellissima placca che la sovrasta e con un difficile passo in aderenza raggiungere delle buone prese che conducono su terreno più rotto ad una comoda fermata. S4 30m (6a+ )
L5: Dalla sosta risalire il pendio verso sinistra al meglio sino a raggiungere la cengia posta alla base dell’ edificio sommitale della parete da dove inizia la parte vecchia della via.
L6: Risalire il diedro che sovrasta la sosta dopo di che piegare a sinistra su una esile ed aggettante cornice sino a prendere una difficile fessura. Superarla e raggiungere una zona più facile da dove con ancora alcuni passi arrivare in sosta. S6 35m (6b)
L7: Andare decisamente ascendendo destra in una zona rotta e facile superarla ed attestarsi alla base di un diedro aperto. S7 30m (4a)
L8: Con difficile arrampicata risalire il diedro su piccoli appigli e poi andare decisamente a sinistra verso un vago spigolo risalire il muro a sinistra di questo con difficile ed esposta arrampicata sino a sostare. S8 35m (6c+)
L9: Una magnifica e aerea lunghezza su placca permette di superare lo scudo soprastante alla sosta dominato da due brevi strapiombetti. S9 30m (6a+)
L10: Ancora una lunghezza di difficile lettura richiede un ampio semicerchio che da destra verso sinistra conduce ad un banchettone da vincere con un passo atletico . S10 35m (6a+)
L11: Direttamente sopra la sosta sul difficile ed aggettante muro da vincere su prese minute e di difficile lettura. Questo diviene poi pian piano più facile sino a sostare. S11 (AE 7a)      
L12 - 13: Queste lunghezze sono in comune con la via del Diedro del Terrore e non sono attrezzate Discesa
In doppia sulla via. Oppure dalla cima uscire nel bosco di pini ed innalzarsi gradualmente traversando sopra il limite della parete in direzione nord, da quì due possibilità. La prima più semplice ma più lunga continuare a salire traversando nel bosco fino a raggiungere un largo sentiero che una volta imboccato ci conduce ai rifugi di valle Stretta, un paio di chilometri a nord della parete. La seconda invece consiste nel salire nel bosco il minimo indispensabile per costeggiare il bordo superiore della parete per poi percorrerlo in direzione nord fino al termine.  Oltrepassare quindi un primo canalone giungendo su una ampia spalla, risalire brevemente, ed attraversare una seconda profonda spaccatura, quindi scendere verso valle su terreno ripido e boscoso aggirando alcuni salti rocciosi, (se non si trova il passaggio giusto è possibile dover ricorrere a doppie sugli alberi) giunti quasi al fondo ci si ritrova su di un salto molto più alto da cui è possibile scendere con una calata che porta sui ghiaioni da cui facilmente alla base, altrimenti costeggiare l’orlo di questa parete, quindi risalire fino a contornarla, poi divallare per tracce di sentiero ripido fin sulla carrozzabile della Valle Stretta poco a monte della Parete dei Militi. Questa discesa indovinando i passaggi è molto veloce diversamente è piuttosto complessa e poco evidente.  Materiale
12 rinvii corde da 60 metri consigliate Note
Note tecniche : Materiale necessario 12 rinvii e corde da 60 metri. Le prime quattro lunghezze sono state chiodate nell’ anno 2012 e contemporaneamente sono state richiodate L6 e L7. Il materiale in loco è costituito da fix da 10 mm. A partire da L8 la chiodatura è quella originale dell’ apertura che è datata ma è generalmente ravvicinata e sicura. Suggeriamo di portare eventualmente alcuni cordoni per sostituire quelli di calata. Per le lunghezze 12 e 13 che suggeriamo di fare solo qualora si decidesse di scendere a piedi occorre una serie di friends e qualche chiodo. Cartografia
Bibliografia: Passaggio a Nord ovest Versante sud – Oisans nouveau Oisans Sauvage J.M. Cambon
Cartografia: IGC carta n° 104
Punti appoggio: Rifugio terzo Alpini




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Primi salitori
G. C Grassi, E. Bonfanti, A. Morittu 30/09/1990. Attacco diretto: G. Bernardi, E. Bonfanti, R. Roetti 23/09/2012
Autore scheda
Elio Bonfanti
Versante
Nord
Lunghezza dislivello
400m
Quota
1700m
Difficoltà
ED – 7a/ AE
Difficoltà obbligatoria
6a+
Periodo
Metà Giugno – primi di settembre

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