Rossa e Chironna - Uia di Mondrone

Elio Bonfanti
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Rossa e Chironna
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
P. Chironna e G. Rossa 10 Luglio 1955
Autore scheda
Elio Bonfanti
Versante
Nord, nord est
Lunghezza dislivello
500m
Quota
2964m
Difficoltà
TD nei primi 150 metri
Periodo
Metà luglio – primi di settembre



Itinerario storico firmato dal famoso Guido Rossa sindacalista che fu ucciso a Genova. La prima parte della via si svolge su roccia verticale di grande interesse caratterizzata da una grande placconata rossastra povera di appigli e difficile interpretazione.
Accesso generale
Da Torino dirigersi verso Venaria reale e le valli di Lanzo a mezzo prima della SP 1 e poi della SP 33. Con quest’ ultima, raggiunta e superata la località di Pessinetto proseguire alla volta di Ceres da dove si risale la val d’ Ala (indicazioni Balme e Pian della Mussa). Superata Ala di Stura si raggiunge a Chialambertetto dove lasciata la strada principale si giunge al bivio per Molera. Da dove parte il sentiero segnalato che risale dapprima un prato a terrazze per poi addentrarsi in un bosco, di faggi e di larici. Incrociata una stradina si giunge all’Alpeggio Pian Bosc. Si prosegue quindi a monte degli alpeggi, per poi fare un traverso verso sinistra che conduce al di sotto di una bastionata rocciosa da costeggiare verso destra e da dove una serie di serpentine tra i prati permette di raggiungere un bivio. Proseguendo dritti da questo si raggiunge il Bivacco Molino posto sotto il versante Nord est dell’ Uia. Ore 1.30 Accesso
Dal Bivacco Molino con un ampio semicerchio da destra verso sinistra portarsi quasi sotto al colle dell’ Ometto. Raggiungere quindi la parete dove uno spigolo strapiombante segna l’inizio della via. Itinerario
Salire 30 metri sul diedro di sinistra ( III III+), se il diedro è bagnato salire per rocce alla sua destra traversando dopo alcuni metri sullo spigolo che delimita la sua faccia destra. Proseguire direttamnete rientrando sul fondo quando il diedro tende ad inclinarsi ( III, IV -) per poi spostarsi salendo vertso destra, sino ad arrivare a tre o quattro metri dallo spigolo; proseguire verticalmente per rocce abbastanza articolate sino a raggiungere un comodo punto di sosta sotto un lieve risalto ( 30 m IV, IV +). Superare questo a sinistra per attraversare poi decisamente a destra ( V, 2 ch ) sino a raggiungere un sistema di spaccature che salgono parallele allo spigolo, Continuare per queste sino a raggiungerne il filo ed uscire su un ottimo ballatoio sotto l’ ultimo risalto ( 40 m V, V + 4 ch ). Continuare sulla fessura di sinistra per 5 o 6 metri ( v, 1 ch ). Salire attraversando a destra sotto lo strapiombo raggiungendo lo spigolo ( V+, 2 ch ), continuare sulla parete destra di quersto e per un successivo diedro arrivare su di un ottimo terrazzino ( 30 m IV ) . Questi 130 metri di roccia sempre salda presentano una bellissima arrampicata sostenuta ed in continua esposizione. Proseguire in una spaccatura (III +) e superato un successivo diedro si arriva su di una zona di terrazze sotto un’ inclinata e vata parete . Da questo punto è possibile salire da tutte le parti max (III+). Discesa
Lungo la via Normale o dalla cresta dell’ Ometto. Materiale
Nuts e friends assortiti, qualche chiodo 10 rinvii corde da 60 metri consigliate Note
Punti appoggio: Bivacco Bruno Molino 2280m Cartografia
Guida Monti e valli del Cai Alpi Graie Meridionali. Gran Paradiso e Valli di Lanzo
Cartografia: IGM f 55 Tav. Ala di stura





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Primi salitori
P. Chironna e G. Rossa 10 Luglio 1955
Autore scheda
Elio Bonfanti
Versante
Nord, nord est
Lunghezza dislivello
500m
Quota
2964m
Difficoltà
TD nei primi 150 metri
Periodo
Metà luglio – primi di settembre



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