Inferno con vista - Pilastro Montevecchi, Monte Camicia

Stefano Supplizi
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Inferno con vista: Inferno con vista, parete N Pilastro Montevecchi al Monte Camicia, 1967m. Apertura: G. Basile, C. Iurisci e S. Supplizi a comando alternato, 19 e 20(solo discesa) luglio 2012
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Gabriele Basile, Cristiano Iurisci e Stefano Supplizi a comando alternato, 19 (e 20 solo discesa) luglio 2012
Autore scheda
Stefano Supplizi
Versante
Nord
Lunghezza dislivello
700m
Quota
1967m
Difficoltà
ED-, IV e V, pass. fino al VI, 1 passo VI+

Percorso



Via che risale più o meno integralmente la turrita e dolomitica cresta che chiude a sinistra  (EST) la grande muraglia della la parete N del M. Camicia. La roccia è generalmente discreta anche se la qualità varia molto lungo l'itinerario anche a causa della sua lunghezza, su molti tratti è mediocre, specie nei primi due tiri, per cui l'arrampicata è delicata, ma talvolta anche buona o ottima come nel 4° e 5° tiro. L'itinerario è comunque molto panoramico e offre delle visioni inconsuete e ravvicinate sulla enorme (larga quasi 2Km) e repulsiva parete Nord del Camicia che si innalza per oltre 1200m dal baratro del Fondo della Salsa, oltre al Corno Grande e al mare Adriatico che qui è molto più vicino che dal resto della catena del Gran Sasso d'Italia. Per una ripetizione portare serie completa di friend, 10 chiodi e vari cordini e kevlar. PS: Dopo il 7° tiro è più difficoltosa la ritirata.
Accesso generale
Da Castelli (12 km dal casello di Colledara-S.Gabriele della Teramo-Aquila) si percorre la strada in direzione Rigopiano-Castel del Monte per 9km fino ad un netto tornante che piega a sinistra dove si parcheggia. Accesso
In traverso si segue un sentiero che costeggia un acquedotto che in breve (20min) porta nel greto di un torrente, poco oltre si oltrepassa il greto (splendidi panorami sulla parete N del Camicia) poiché il sentiero risale il bordo opposto. Con altri 25min si è sotto le rocce della parete N, si prosegue ora a sinistra a risalire un enorme ghiaione detritico. Poi ancora a sinistra a salire lo spallone erboso che lo chiude a sud. Giunti vicino a due alberelli (1h30' dalla macchina) si deve superare un gradino di roccia marcia (III+) che conduce in cima all'esile spallone erboso. Di fronte appare l'elegante e verticale parete W del Pilastro Montevecchi; si risale in direzione di questo per un breve tratto fino a che è possibile traversare, a sinistra e in discesa, verso lo spigolo della parete oltre il quale vi è l'attacco della via, 2h in tutto. Itinerario
1° tiro, 35m; attaccare il grosso diedro nel suo punto più basso nel suo lato destro, quindi rimontare uno strapiombetto su roccia marcia (V), proseguire sempre sul lato destro per altri 5m (V, atletico) fino a rocce più facili dove si rientra nel diedro e si prosegue per questo fino ad un alberello dove si sosta (IV max)
2° tiro, 30m; Salire la placca appena a destra dell'albero per andare ad afferrare una lama (atletico, V) poco sotto a destra di uno strapiombo giallo, quindi dritti per 7-8m (V/V+, roccia mediocre) superando un alberello sulla destra, ancora dritti a superare uno strapiombetto (V+/VI-, delicato, roccia mediocre) e proseguire fino ad un secondo alberello dove si sosta.
3° tiro, 30m: salire la placca immediatamente a destra di una nicchia con roccia gialla a pochi metri dalla sosta (IV+); proseguire per placche verticali ma ben lavorate e fessurate (V/V+  continuo)  sempre a destra del centro del diedrone su roccia decisamente migliore dei due tiri precedenti. Sosta su alberello ad un ripiano logico.
4° tiro, 30m; Traversare su placca/rampa inclinata fino a dei ciuffi d'erba (IV+) a monte del quale inizia una netta fessura che si risale fino ad un alberello (10m, VI-/VI, friend), prendere poi la fessura che piega a sinistra e seguirla fino al termine, 10m VI, passo VI+, dove si sosta su nicchia (2ch.1 lasciato, friend).
5° tiro, 35m; non salire il logico fessurone che in alto strapiomba poiché sovrastato da massi instabili, ma piegare subito a destra a prendere placca (friend piccolo su scaglia all'inizio); traversare a destra su piccoli appigli ma su roccia ottima (VI-) a prendere una scaglia sulla destra, l'unica che permette di superare a destra lo strapiombetto (VI). Si prosegue per fessure verticali ma ben appigliate che percorrono parallele e appena a destra del grosso fessurone abbandonato alla sosta (20m, V), rimontato uno strapiombetto (V+) si prosegue per altri 8m facili (IV) fino alla sosta (1ch tolto, 2 friend), appena a destra di una bella placca di roccia ottima alla base di una fessura profonda ma poco invitante.
6° tiro, 40m; deviare a sinistra a prendere lo spigolo che permette l'accesso alla placca,5m IV, traversare salendo in obliquo (5m, V) fino al centro dell'evidente diedrone che si percorre per 25m (V-/V continuo su roccia buona, mediocre solo alla fine) fio a pervenire ad un ripiano dove si sosta (2ch., 1 lasciato).
7° tiro, 40m; salire per l'evidente diedro di roccia solo a tratti discreta per i primi 25m (V-/V), quindi su roccia peggiore si superano gli ultimi 8m (V) del diedro per uscire su terreno erboso andando a sostare su alberello poco sotto la cima dello sperone fin qui risalito (a destra appare di’improvviso tutta la parete N del Camicia).
8° tiro, 40m; Risalire 8m (III+) fino in cima allo sperone, quindi per esile ad aerea cresta (III-, poi I) si prosegue quasi in piano, poi in discesa ad un intaglio con alberello sulla sinistra dove si sosta.
9° tiro, 45m; proseguire su cresta estremamente sottile ed aerea. Prima in salita poi in ed infine in discesa ad un successivo intaglio (20m, I, II, esposto), dove non si prosegue per cresta che si presenta ora come un gendarme di roccia marcia e verticale) ma si devia a sinistra per roccette (II) mirando ad un alberello sostando appena sotto il filo di cresta, ormai al di là del gendarme (15m, erboso, III- , delicato per l'erba quasi verticale)
10° tiro, 45m; salire sul filo di cresta (I, ginepri) quindi in piano (8m) a prendere una placca di roccia finalmente buona che si risale (III) per poi proseguire (10m, II, poi I) fino in cima ad un tozzo gendarme che in alto è quasi totalmente erboso. Ancora per facile cresta si sosta alla base di un verticale gendarme che sembra sbarrare la strada.  
11° tiro 50m scalare il gendarme sulla faccia destra a puntare ad un alberello (10m un po' in obliquo a destra), quindi su roccia discreta ma verticale (10m III+) si perviene su larga cresta che dal lato opposto si presenta poco ripida e totalmente erbosa. Proseguire per facile ed erbosa cresta fin quasi a fine corda sostando su piccolo alberello.
12° tiro, 30m; in traverso poi in discesa si supera uno primo speroncino, quindi si risale a prendere il filo del più marcato speroncino successivo (20m, II esposto e roccia mediocre) quindi su terreno facile e in traverso fino alla base di un largo e frastagliato diedro sormontato da un paio evidenti fessure che sono la direttrice della via.
13° tiro, 45m; risalire per diedro largo e facile (III+, 10m) a prendere il centro del diedro, quindi in obliquo a destra si scala una bella fessura su roccia buona che si fa sempre più verticale (20m, IV+ poi V ) fino ad uno strapiombetto (passo di V+) a monte del quale si sosta su piccolo ballatoio (2ch, 1 lasciato)
14° tiro, 45m; seguire la fessura che, più facile, (12m IV) porta ad un ripiano. Ora in obliquo a destra  per placche appoggiate, ma a tratti friabili,si punta al centro di un netto e profondo diedro-camino (15m, IV-). Si risale il fondo (I)  fino a superare 2 piccoli rimonti (IV+) andando a sostare sotto masso incastrato strapiombante (2ch, tolti).
15° tiro: 50m superato il primo strapiombante masso (passo V) a cui ne segue subito un'altro (passo V/V+) si esce su delicato catino ghiaioso; facendo attenzione a non far cadere le rocce verso la sosta si punta alle rocce alla destra del fondo del canale. A seguire 30m facili (I, II max) su terreno erboso e roccette, fino a far sosta sotto le rocce dove riprende la parete.
16° tiro, 45m; salire per rocce in traverso a destra, quindi raggiunto il fondo (10m II,) di una specie di largo diedro, si prende a salire il lato destro fino alla base di una fessura/camino; si risale il camino fessurato (8m IV atletico) e si prosegue per questo che si trasforma in largo e facile diedro
 per altri 25m (45m, poi III e III-) fino a sostare su 2ch. tolti.
17° tiro, 30m proseguire su diedro (15m III) quindi per roccette (II) fino in cima (possibile bivacco). Discesa
Poco sotto la cima si traversa a mezza costa verso E fino a risalire uno spigoletto (II) oltre il quale si riprende a salire ma sempre in netto traverso, passando sotto pareti e paretine che costituiscono la cima a monte del Pilastro Montevecchi (150m, passi II). Giunti ad una selletta netta, si risale in obliquo a sinistra una paretina (15m, I/II) andando a prendere un enorme ed evidente vallone erboso che si segue fino al suo termine dove ci si affaccia sulla valle del Gravone (2240m circa, 1h30’ dalla cima del Pilastro Montevecchi). Ora si risale alla selletta tra le due cime gemelle che compongono la vetta del Dente Del Lupo (2270m circa) nei pressi del quale vi è la sosta di calata a 3ch. Con una verticale e aerea doppia di 50m si atterra sul ghiaione tra il Dente del Lupo e il Monte Camicia. Risalire tale ghiaione e, prima della sella (Sella del dente del Lupo, 2245m), risalire un evidente canale roccioso per 150m (I, II) fino al termine delle rocce. Poi traversare in obliquo a sinistra per uscire in cresta, pochi metri a valle del 1° Pilastro del Camicia, 2415m. Con discesa elementare ma ripida si raggiunge il sentiero che con 45’ conduce al Rif. Fonte Vetica sulla piana di Campo Imperatore (4/4h30’ in tutto dal bivacco). Materiale
Normale dotazione da alpinismo. Serie completa di friend, 10 chiodi e vari cordini e kevlar. Note
Dopo il 7° tiro è più difficoltosa la ritirata.




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