Stella di periferia - Monte Gallo

Massimo Flaccavento
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Stella di periferia: Massimo Flaccavento sul quinto tiro durante la prima libera di Stella di Periferia - Punta Baloo, Monte Gallo, Palermo (ph. Flaccavento-Barbagallo)
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Massimo Flaccavento e Giuseppe Barbagallo il 5/5 e il 22/10/2011. Prima libera: Massimo Flaccavento, Giuseppe Barbagallo e Giorgio Iurato il 29/10/2011
Autore scheda
Massimo Flaccavento
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
210m
Quota
562m
Difficoltà
6c
Difficoltà obbligatoria
6b

Percorso



Interessante via moderna, la prima in assoluto che sale su questa parete lontana e suggestiva. La salita riserva alcuni tiri davvero molto belli ed estetici dal punto di vista dell’arrampicata. La scalata risulta interessante anche per l’isolamento di cui si può godere, e ovviamente, per la magnifica vista sulla città di Palermo una volta raggiunta la cima.

Nb: Dopo una lunga ricerca su cartine e guide, siamo arrivati alla conclusione che questa cima non sia mai stata chiamata in nessun modo, è per questo motivo che abbiamo deciso di battezzarla Punta Baloo.
Questa cima così come la via, sono dedicate a Calogero “Baloo” Gambino. Scalatore, amico, e fratello della montagna.
Accesso generale
Da Palermo raggiungere Sferracavallo, famosa località di mare Palermitana. Accesso
Dopo aver trovato un buon parcheggio per la macchina (fanno multe un po’ ovunque) percorrere interamente a piedi tutta la via Barcarello, che in pratica sarebbe il lungomare, raggiungere così la punta di Barcarello che segna la fine del lungomare stesso e l’inizio della riserva di Capo Gallo. A questo punto proseguire ancora a piedi per la sterrata che si inoltra nella riserva di Capo Gallo, quindi dopo aver varcato il cancello d’ingresso e percorsi circa 100 m, svoltare a destra e risalire il “Sentiero del Gabbiano” che con vari tornanti attraversa un bel bosco, una volta fuori ci si trova su una stradina che a mezza costa costeggia le pareti.
Ignorare una prima svolta a destra, ma alla seconda seguirla verso destra sul “Sentiero Costa Spartivento” e portarsi sotto la verticale di un’evidente canalone. Indicazione “Punto Panoramico”. Risalire interamente il canalone restando sul lato destro dell’evidente pietraia e mantenendosi nella sua parte alta, sotto una piccola ma ben marcata crestina fino a portarsi all’altezza della parete. Traversare adesso verso essa, e superata una piccola zona boscosa, portarsi direttamente all’attacco della via. (50 minuti dall’auto per 360 metri di dislivello)
N.B. Per evitare inutili perdite di tempo, a chi non è pratico del posto si consiglia di effettuare un sopraluogo preventivo. Itinerario
L1 - Salire una bella placca grigia fin quando il muro non si raddrizza, quindi superarlo direttamente con un difficile passaggio e iniziare a traversare obliquamente sulla destra fin sotto una piccola cengia. Salire dunque in verticale un breve ma delicato tratto in placca da proteggere e pervenire alla sosta; S1 45m, 6c.
L2 - Dalla sosta leggermente a destra superare un breve risalto e raggiungere facilmente la sosta; S2, 10m, 3a.
L3 - Salire lungo l’evidente fessura fin sotto un tratto compatto che si supera con un delicato passaggio, traversare poi a sinistra ad una bella fessura e dunque in verticale per parete articolata fin sotto una bella placchetta lavorata, superarla verso sinistra e raggiungere un aereo ed esiguo gradino dove si  sosta; S3, 35m, 6b.
L4 - 4Salire in verticale fino ad uno spit, dunque traversare facilmente a destra e raggiungere un comodo terrazzo dove si sosta; S4, 10m, 3a.
L5 - Con bellissima arrampicata atletica scalare direttamente lo strapiombante muro rosso sopra la cengia, e una volta usciti da un vago camino, superare una pancia e traversare obliquamente a sinistra verso l’ormai evidente sosta; S5, 35m, 6b.
L6 - Spostarsi a destra e risalire una bella fessura (da proteggere) fino ad uno spit, quindi raggiunta una piccola piazzola, risalire l’evidente camino strapiombante fino alla sosta; S6, 25m, 6a+.
L7 - Con bella e delicata arrampicata spostarsi sulla sinistra e poi in verticale fino ad una bella fessura strapiombante, risalirla direttamente e una volta superata, salire un breve pilastrino sulla sinistra (Roccia delicata) e puntare direttamente alla sosta posta su di un’aereo pulpito; S7, 25m, 6b+.
L8 - Dalla sosta entrare a destra in un evidente canalino, e con attenzione, non appena superato quest’ultimo, risalire una rampa sporca di vegetazione (alcuni massi instabili) fino ad un’evidente punto di sosta; S8, 15m, 4a.
L9 - Superare a destra un ultimo breve risalto e guadagnare adesso il pianoro sommitale dove è possibile sostare su un grosso masso con clessidra (cordone lasciato su clessidra); S9, 10m, 3a.

N.B. Si consiglia di salire il secondo e il terzo tiro in un’unica soluzione, così come il penultimo con l’ultimo. Data la loro esigua lunghezza si evitano così ulteriori manovre di corda. Si consiglia inoltre di allungare i rinvii nel terzo tiro, così facendo si evitano fastidiosi attriti. Discesa
Possibile in doppia lungo la via, ma sconsigliata. Molto meglio una volta fuori dalla parete, dirigersi verso Sud in direzione dell’evidente sella per poi ripassare sotto la parete adesso ben visibile. Materiale
Vari friend di media misura compreso un microfriend utile per il terzo tiro, alcuni cordini per eventuali clessidre, rinvii e casco. Note
Questa cima così come la via, sono dedicate a Calogero “Baloo ” Gambino. Scalatore, amico, e fratello della montagna.




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Primi salitori
Massimo Flaccavento e Giuseppe Barbagallo il 5/5 e il 22/10/2011. Prima libera: Massimo Flaccavento, Giuseppe Barbagallo e Giorgio Iurato il 29/10/2011
Autore scheda
Massimo Flaccavento
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
210m
Quota
562m
Difficoltà
6c
Difficoltà obbligatoria
6b

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