Simone Navarini
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Via Obliquando
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Aperta a più riprese dal basso tra settembre 2016 e febbraio 2017. Chiodatori Simone Navarini, Elio Mazzalai, Nicola Cont, Martin Giovanazzi, Alessandro Forti.
Autore scheda
Simone Navarini
Versante
Est
Lunghezza dislivello
180m
Difficoltà
7b+ / AO
Difficoltà obbligatoria
6c+

Percorso



La via segue inizialmente delle belle placche grigie con roccia molto compatta a gocce, per poi arrivare in una grande cengia, dalla quale si cominciano ad evitare i tetti con traversi spettacolari. La via è stata aperta dal basso a più riprese con l’utilizzo di spit da 10 e chiodi. Le soste sono a spit.
Accesso generale
Da Vezzano seguire verso il paese di Ranzo. Passato il paese di Lon si parcheggia sulla sinistra in corrispondenza di una strada forestale che sale verso destra, circa 200 metri prima della galleria della strada di Ranzo.
Accesso
Salire a piedi per la strada forestale fino ad un grande prato, nel quale si trova una vecchia casa con tetto in lamiera. Subito a destra della casa salire per qualche metro nel bosco fino a trovare alla base della parete un fittone (si nota anche il primo spit). Itinerario
L1: Partenza impegnativa (6c), uscire a sinistra dopo il primo spit e proseguire leggermente verso destra seguendo il facile. Dalla piccola cengia obliquare a destra fino allo spit e superarlo da destra, entrando in sosta. 6a, 2 spit, 25 mt.
L2: Traversare a destra oltre la pianta fino sotto allo spit, dove si sale. Dallo spit obliquare leggermente a destra fino al secondo spit, per poi tornare a sinistra fino ad una clessidra con cordone, dal quale si prosegue dritto per arrivare in comoda cengia. 6a+, 2 spit 1 clessidra, 20 mt.
L3: Partenza su strapiombetto ben manigliato verso destra fino a chiodo. Dritti fino a spit seguendo colata azzurra. Proseguire dritti fino ad una grande spaccatura orizzontale (clessidra), traversare a sinistra qualche metro fino ad uno spit. Proseguire dritti e traversare poi a sinistra seguendo gli spit fino al terrazzo di sosta. 7a+, 2 chiodi, 4 spit, 1 clessidra, 35 mt. Allungare le protezioni.
L4: Traversare verso destra sotto il tetto. Dove il tetto si restringe continuare verso destra fino ad un cordone (passo di 7b+?/A0). 7a e A0, 8 spit, 1 chiodo, 1 cuneo, 35 mt.
L6: Partenza su strapiombetto, fino a terrazzino. Traversare poi a sinistra fino ad una scaglia delicata, per entrare in un breve diedro fino in sosta. 7b+?/A0, 8 spit, 20 mt.
L6: Dritti dalla sosta, al secondo spit traversare a destra e salire per diedro accennato fino a cengia con sosta sulla sinistra.  6c, 1 p. A0, 1 chiodo, 3 spit, 15 mt.
L7: Traversare a destra su placca fino a diedro il quale si segue fino al bosco. Sosta su pianta. 7a, 3 spit, 30 mt.
Discesa
Seguire i bolli azzurri in salita fino ad un canale (il secondo che si incontra). Scendere per questo prima a piedi fino ad una pianta con cordone rosso dove si fa la prima doppia. Si arriva in cengia dove con un’altra doppia su pianta si arriva nel bosco e in breve alla base della parete. Materiale
2 mezze corde da 60 m, 12 rinvii, cordini, serie di friend dal micro al 2 BD. Note
Prima ripetizione S. Miori, N. Cont.





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Bellezza
Primi salitori
Aperta a più riprese dal basso tra settembre 2016 e febbraio 2017. Chiodatori Simone Navarini, Elio Mazzalai, Nicola Cont, Martin Giovanazzi, Alessandro Forti.
Autore scheda
Simone Navarini
Versante
Est
Lunghezza dislivello
180m
Difficoltà
7b+ / AO
Difficoltà obbligatoria
6c+

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