NEPAL: TREKKING INTORNO AL MANASLU

29 agosto – 17 settembre 2017
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Spedizione Manaslu Mountain Kingdom 2016
Planetmountain

NEPAL: TREKKING INTORNO AL MANASLU

29 agosto – 17 settembre 2017



PROGRAMMA


Il trekking intorno al Manaslu è uno dei più belli e completi del Nepal e si svolge in una regione ancora incontaminata e poco frequentata. Fino a pochi anni fa l’area del Manaslu era accessibile solo alle spedizioni alpinistiche; con l’avanzamento della strada nelle valli Budhi e Mashyangdi essa è stata aperta anche agli escursionisti, ma mantiene ancora intatto il fascino della scoperta e dell’avventura.

Geograficamente il nostro trekking unisce la Marshyangdi Valley e la Budhi Gandaki passando attraverso il passo Larkya La e girando intorno al Manaslu 8163m e alle altre grandi vette del gruppo. Dal punto di vista etnico e culturale ci permette di conoscere le genti Gurung delle basse valli e le popolazioni tibetane delle alte valli con le loro differenti tradizioni, credenze religiose e attività. Un trekking spettacolare e completo sia dal punto di vista ambientale e panoramico che da quello culturale.


1° giorno: Volo e arrivo a Kathmandu

Volo aereo fino a Kathmandu. Ritrovo all’aeroporto di Kathmandu. Trasferimento in hotel nel caratteristico quartiere di Thamel e mezza giornata a disposizione per riposare e ambientarsi nel fantasmagorico caos della città.

2° giorno: Kathmandu e Bodnath

Giornata dedicata alla visita di Bodnath, il più grande stupa del Nepal e uno dei più grandi del mondo. Bodnath è il principale centro del buddismo tibetano in Nepal; intorno al grande stupa si trovano i monasteri (gompa) di molte tradizioni tibetane compresa quella dei “berretti gialli” cui appartiene il Dalai Lama. Mille mulinelli di preghiera, mille bandierine colorate, l’incessante pellegrinaggio dei fedeli intorno allo stupa (rigorosamente in senso orario), il via vai della gente nei numerosi negozietti che circondano lo stupa e che vendono una varietà incredibile di prodotti tipici tibetani rendono questo luogo assolutamente magico.

Al ritorno in albergo, ultimi preparativi per la partenza.

3° giorno: Trasferimento da Kathmandu a Bulbule

Trasferimento con bus privato da Kathmandu a Besishar e con bus pubblico da Besishar a Bulbule. Giornata di viaggio lunga e un po’ polverosa, su e giù per valli e colline. Abbandoniamo il traffico caotico di Kathmandu e seguiamo la strada per Pokhara fino a Dumre dove imbocchiamo la valle Marshyangdi per raggiungere Bulbule 840m fra risaie e piccoli agglomerati di contadini. Sistemazione in lodge.

4° e 5° giorno: Jeep e trekking da Bulbule a Dharapani

Da Bulbule un po’ a piedi e un po’ in jeep o bus risaliamo la nuova strada che costeggia il fiume Marshyangdu fino al bel paese di Tal, adagiato in un’ampia piana formata dal fiume. Da qui lungo la carrareccia saliamo fino a Dharapani 1920m. Questo tratto di valle una volta percorribile solo a piedi è ora servito da una carrareccia molto impervia che lo rende poco appetibile per il trekker; inoltre i cinesi stanno costruendo sul lato sinistro della valle un’importante opera di presa per alimentare una centrale idroelettrica; è il progresso e un certo benessere che avanza, ma con molta nostalgia per chi ha visto come erano una volta questi luoghi.

6° giorno: Tappa da Dharapani a Kharche

Abbandonata la Marshyangdi valley inizia la nostra salita lungo la valle della Dudh Khola, attraversiamo il piccolo e bel villaggio di Tilije, passiamo alternativamente per foreste e pascoli e infine raggiungiamo le poche case di Kharche 2700m e il nostro lodge.

7° giorno: Da Kharche si sale fino al villaggio di Bimtang

Saliamo nella fitta foresta di rododendri fino a sbucare negli alti pascoli degli yak fra i ghiacciai e le grandi montagne. Infine raggiungiamo Bimtang 3590m adagiato in una bella e pianeggiante valle morenica e con una vista spettacolare che spazia dal Manaslu all’Annapurna, al Tibet.

8° giorno: Bimtang, Larkya La 5160m, Samdo

È la “grande” giornata del nostro trekking. Da Bimtang il sentiero sale prime per verdi vallette moreniche, poi su morena e ghiacciaio (coperto di detriti) fino al passo Larkya La, punto culminante del nostro viaggio, incastonato fra ghiacciai e montagne di 6 e 7 mila metri la maggior parte delle quali non è mai stata salita. Bisogna partire molto presto e salire molto lentamente per permettere al nostro corpo di adattarsi senza stress all’altissima quota, bere molto e mangiare poco, ma spesso. Raggiunto il passo e dopo il meritato riposo, si scende nella valle della Budhi fino al villaggio di Samdo 3875m.

9° giorno: Da Samdo a Samagaon

Samdo è un povero villaggio di poche capanne in pietra, una scuola e un piccolo bellissimo Gompa che il Lama del villaggio ci fa visitare volentieri. Lasciata Samdo il sentiero scende dolcemente fra pascoli fino a Samagaon 3520m passando accanto a un lunghissimo muro mani finemente scolpito (passare sempre a sinistra). La tappa è molto tranquilla e riposante, adatta e riprendersi dalle fatiche del Larkya La.

10° giorno: Giornata di riposo a Sama

Giornata di riposo dedicata alla visita di Samagaon e del suo bel Gompa (monastero) posto fuori dal paese su una verde collina; speciale l’accoglienza del Lama e da non perdere il thè tibetano (con burro rancido) che ci offre, sempre che sia di buon umore. Sama è un grande villaggio dai forti contrasti: l’antico paese tibetano fatto di povere case in pietra e i nuovi lodge sviluppatisi al seguito dei trekking e delle spedizioni alpinistiche al Manaslu.

11° giorno: Il campo base del Manaslu o il Pung Gyen Gompa

Due possibili programmi, uno hard e uno soft, a scelta dei partecipanti, ma sempre consigliati dalla guida; un programma è accompagnato dalla guida nepalese (sherpa), l’altro dalla guida alpina.

Hard: escursione al campo base del Manaslu 4800m lungo il ripido sentiero percorso dalle spedizioni che tentano la vetta di questo spettacolare 8000; panorami spettacolari sul Manaslu e sulle cime del gruppo.

Soft: escursione al Pung Gyen Gompa, bellissimo monastero posto su un terrazzo ai piedi della parete ovest del Manaslu.

In entrambe i casi rientro in serata a Sama, cena e pernottamento nel nostro lodge.

12° giorno: Inizia il trekking di ritorno lungo la Budhi Gandaki, da Sama a Namrung

Lhi, Sho, Lho, Shyala sono i nomi dei bellissimi villaggi che si attraversano nella discesa verso Namrung; caratteristici villaggi tibetani e buddisti, gente cortese, bimbi allegri e sporchissimi, pascoli di yak e campi di dhal (lenticchie) e dappertutto bandiere di preghiera gialle (terra), verdi (acqua), rosse (fuoco), bianche (aria) e blu (cielo) e muri mani su cui è scritto all’infinito il mantra “om mani padme hum”. Sullo sfondo si stagliano sempre più lontane le grandi cime del Haml Chuli 7893m e del Manaslu 8163m. Infine si giunge a Namrung 2630m.

13° giorno: Da Namrung a Deng

Bellissima tappa fra boschi e campi terrazzati. Si attraversano piccoli villaggi buddisti, si incontrano numerosi muri mani e piccoli stupa a testimonianza dei forti sentimenti buddisti di questa dura gente di montagna, alle nostre spalle si innalzano le grandi cime del gruppo dei Ganesh (7422m). La valle piega decisamente a sud e dopo un breve tratto impervio nella foresta giungiamo infine al paesino di Deng 1860m.

14° giorno: Da Deng a Philim

Il sentiero ora scende più regolare offrendo scorci spettacolari: ripidi pendii erbosi che precipitano nella Budhi Gandaki, villaggi appollaiati sui fianchi della montagna, impressionanti cascate d’acqua. Abbandoniamo gradualmente il clima freddo e secco amato dai tibetani con i loro abiti di lana di yak per inoltrarci fra le genti Gurung di pelle scura, abiti leggeri e colorati e nella natura rigogliosa e nel clima caldo e umido della bassa valle. Alla fine della giornata raggiungiamo Philim 1570m, altro bel paesino posto su ampie terrazze coltivate sulla sinistra orografica della valle.

15° giorno: Da Philim a Machakhola

Scendendo da Philim la valle è inizialmente ampia, coltivata e abitata e si attraversano in successione i bellissimi villaggi di Sirdibas, Salleri e Jagat. Da questo punto la valle diventa sempre più incassata e selvaggia, la mulattiera diventa un sentiero stretto, a volte impervio e dai mille su e giù, si abbandonano, almeno per ora, i campi e si entra in una vera e propria giungla; si attraversa più volte l’impetuoso e travolgente fiume della Budhi Gandaki su aerei ponti sospesi, si incontrano spesso carovane di asini che trasportano le merci su e giù per la valle (anche i nostri bagagli vengono trasportati da una di queste carovane) e portatori locali con enormi carichi di ogni genere.

Alla fine la valle si allarga nuovamente e si raggiunge il paese di Machakhola 869m.

16° giorno: Ultimi passi da Machakhola a Soti Khola e bus fino ad Arughat

Lungo la mulattiera e la strada in costruzione raggiungiamo Soti Khola 700m: risaie, piccoli agglomerati di capanne, torrenti. Con un ultimo breve trasferimento in un vecchio e scassato bus pubblico, lungo la strada sterrata e sconnessa arriviamo infine ad Arughat Bazar 600m.

17° giorno: Trasferimento con bus privato a Kathmandu

Con il nostro bus percorriamo la lunga strada a tratti davvero impervia che attraversa una serie infinita di verdissime valli e colline fino a Malekhu dove ci immettiamo sull’importante arteria che collega Pokhara a Kathmandu. Arrivati a Kathmandu sistemazione in albergo e cena.

18° giorno: Turismo a Kathmandu e dintorni

Giornata dedicata alla visita di Pashupatinath sulla riva del fiume sacro Bagmati. È qui che ogni buon induista nepalese vorrebbe venire a morire; meraviglioso il tempio dedicato a Pashupati, Shiva in una delle sue numerose incarnazioni, ma bello tutto, templi, sadhu, pellegrini e ai piedi di tutto questo i ghat, le piattaforme disposte sulla riva del Bagmati, su cui vengono cremati i morti. Atmosfera per noi al limite del surreale.

Nel pomeriggio partendo a piedi dall’albergo attraversiamo il vecchio e affollatissimo quartiere newari per raggiungere la stupefacente Durbar Square di Kathmandu, i suoi templi, il palazzo reale e la residenza della Kumari, la dea bambina.

19° giorno: Kathmandu e Bhaktapur

Giornata dedicata alla visita di Bhaktapur una delle tre capitali degli antichi regni della valle di Kathmandu. Bhaktapur è una cittadina posta a pochi chilometri a sud-est di Kathmandu ed è splendidamente conservata; tranquilla, quasi silenziosa e ordinata rispetto al caos rumoroso di Katmandhu, ha una Durbar Square (centro politico e religioso della città) ricca di monumenti stupefacenti. Al rientro a Kathmandu c’è ancora tempo per un giro di shopping nei mille negozietti del quartiere Thamel e per una cena nepalese alla Thamel House.

20° giorno: Volo di ritorno

Trasferimento in aeroporto e volo di ritorno a casa.


BENE A SAPERSI 


  • Durata: dal 29/08/2017 al 17/09/2017; 20 giorni più i giorni di trasferimento in aereo A/R.

  • Guida alpina UIAGM di Mountain Kingdom.

  • Minimo/massimo partecipanti: 4/12 persone.

  • Difficoltà: FACILE a 5000 metri.

  • Impegno: 6 - 8 ore di cammino al giorno; dislivello in salita da 600 a 1000 metri di salita al giorno fino al 12° giorno, poi prevalentemente discesa; è richiesto una buona abitudine alle lunghe escursioni in montagna.

  • Mountain Kingdom fornisce tutti i servizi e l’assistenza durante il viaggio e il trekking.

  • La guida alpina UIAGM svolge le funzioni di capogruppo: coordinamento nello svolgimento del viaggio e del trekking, organizzazione e assistenza ai partecipanti durante il trekking.

  • È prevista una guida locale (sherpa) con il compito di coordinare lo staff nepalese e, durante il trekking, di indicare la via e assistere i partecipanti.

  • Durante il trekking, i partecipanti devono essere autonomi sia nella progressione individuale che nel trasporto di un minimo di equipaggiamento personale; essi saranno comunque costantemente assistiti e aiutati dalla guida locale (sherpa) e dalla guida alpina UIAGM.

  • Mountain Kingdom invia a tutti i partecipanti la lista equipaggiamento e tutte le informazioni utili per il trekking.

  • La guida di Mountain Kingdom prima della partenza contatta tutti i partecipanti per le informazioni utili per il viaggio e per l’attrezzatura necessaria.

  • Il programma può subire variazioni a insindacabile giudizio della guida alpina in base alle condizioni meteo, della neve e al livello tecnico dei partecipanti.

  • Nel caso di modifica del programma, per cause non dipendenti dal volere della guida alpina, gli eventuali costi aggiuntivi saranno divisi tra i partecipanti.

  • La guida responsabile del viaggio viene indicata nel programma. Se per ragioni operative dovesse essere sostituita, viene comunque sempre garantita la presenza di una guida Mountain Kingdom.

  • Assicurazione annullamento viaggio e spese mediche obbligatoria.

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