Testa o Croce al Monte Cimo: libera per Nicola Tondini

Il 16 Aprile 2011, Nicola Tondini è riuscito nella seconda libera (rotpunkt) di tutti i tiri nello stesso giorno, di “Testa o Croce” (185m, 8b max, 7c obbl.). La via aperta nel 2009 sul Monte Cimo (Val d’Adige), era stata liberata dal compagno di apertura Nicola Sartori nell’Aprile 2010.
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Nicola Tondini sul 4° tiro di Testa o Croce (8b max, 7c obbl.) al Monte Cimo - Val d'Adige
Paola Finali
Quando una via ti prende non ti lascia più. Così è stato per Nicola Tondini con “Testa o Croce”, la via che nel 2009 aveva aperto con Nicola Sartori sulla parete dello Scoglio dei Ciclopi sul Monte Cimo (Val d'Adige). La stessa che sempre Nicola Sartori aveva poi liberato in giornata, nell'aprile del 2010. “E' una via bellissima” spiega Tondini. E anche impegnativa, aggiungiamo noi. 185m per 5 tiri, con difficoltà massima di 8b e obbligatorio di 7c che assicura Tondini sono: “Assolutamente da provare. La roccia è magnifica: si passa dall’arrampicata in forte strapiombo e su canne, a movimenti di equilibrio su placche lisce, da muri a gocce di continuità a pance molto boulderose.” Insomma, per chi ha il giusto livello, il divertimento e l'ingaggio sono assicurati.

Con queste premesse è naturale che Nicola Tondini avesse un conto in sospeso con la sua Testa o croce. Così, dopo averla provata per 3 giorni, il 16 Aprile, complice anche un’ottima temperatura, anche per lui è arrivata la rotpunkt. E, insieme anche quella particolare felicità che tutti i climber inseguono. “Le sensazioni che ti regala una salita in libera in giornata di una via a più tiri, sono per me uniche” ci ha raccontato Tondini. “Perché, a differenza di quando si libera un tiro duro in falesia, in cui sai di poter dare tutto su quella singola lunghezza, e poi per il resto della giornata si vedrà; su una multipicht la concentrazione deve essere massima è costante per tutto il tempo della salita e in tutti i tiri. Un errore da qualche parte vanifica il progetto. E’ come se si dovesse fare un unico lunghissimo tiro, senza soste. A me pare quasi di essere in trance: per quelle ore mi scollego dal mondo, entro in un piccolo deserto interiore. Poi, quando tutto è finito, si torna alla 'vita' con la gioia di un bambino, che ha vinto un grande premio e con la voglia di rimettersi in relazione con tutti”.


Special thanks di Nicola Tondini: un grazie a Chicco ed Enrico, che mi hanno accompagnato in questi ultimi tentativi e che mi hanno motivato al meglio. Un grazie particolare anche al nuovo staff presente al King Rock (la grande palestra di arrampicata di Verona): Massimo Ottolini, kinesiologo, che mi ha messo a posto in autunno una malandata spalla; Paolo Gaspari, preparatore atletico, dei cui consigli ho fatto tesoro per la programmazione dell’allenamento; Alberto Gattiboni, responsabile della palestra King Rock Gym, che con il programma di riscaldamento studiato per noi arrampicatori, ha permesso che l’intenso allenamento non si trasformasse in fastidiose infiammazioni. Sponsor: Marmot, Wild Climb, Turnover Sport, Ferrino


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