Silvio Reffo, grande bis al Covolo

Il vicentino Silvio Reffo sale Nagay 8c e Super Ale 8c+ al Covolo.
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Silvio Reffo al Covolo
Andrea Trivisonno

Dopo la recente salita di Drumtime, ecco di nuovo il vicentino Silvio Reffo che in pochi giorni sale due delle vie di riferimento del Covolo, Nagay 8c e Super Ale 8c+. C'è bisogno di aggiungere poco altro a parte il fatto che, come traspare dal testo, il ragazzo si diverte, e molto!


Primavera al Covolo
Ah finalmente primavera, si scalda l’aria, le giornate si allungano e per noi vicentini e non solo si può ritornare a scalare nella magica falesia del Covolo. Ricordo ancora quando andai per la prima volta cinque anni fa, e tutto sembrava fisico e difficile. Negli anni invece è diventato sempre di più il mio parco giochi preferito. Infatti è sicuramente la falesia che ha contribuito maggiormente a formarmi come arrampicatore, e quindi sicuramente va un grosso ringraziamento alle persone che hanno speso ore appese a chiodare itinerari così belli ed esigenti.

Dalle prime volte che ho frequentato questa falesia sapevo che vi erano delle vie considerate mitiche, veri e propri traguardi che solo in pochi e forti scalatori erano riusciti a venire a capo. Nomi come Nagay, Il guerrieri del futuro e altri tiri mi risuonavano nella mente, e mi facevano sognare e creare quel senso di rispetto-timore. Pensavo a quanto bisognava essere forti e resistenti nel salire sequenze di prese da me considerate a quel tempo impossibili. Rimanevo abbagliato ed esterrefatto ogni volta che vedevo salire queste icone. Mi chiedevo se anche io un giorno sarei stato in grado di salirle….impossibile.

Quest’anno invece maturato fisicamente e con sicuramente un buon stato di forma volevo salire uno di questi tiri. Nagay è un tiro di forza resistenza con una caratteristica sbandierata nella parte centrale che quando la fai devi controllare anche il respiro, sicuramente una via che ti porta piacere scalarla e immensa soddisfazione farla. Sabato 10 aprile però su Nagay con gradevole semplicità ero finalmente io il protagonista di quel piccolo sogno pensato impossibile qualche anno prima.

Come ogni arrampicatore però la mia mente era già su altre vie e altre prese, quasi come se volessi cogliere l’attimo fuggente. Infatti la volta dopo ero già appeso su una delle ultime linee della falesia Super Ale, liberata dal super mostro sacro Adam Ondra in uno dei suoi tour Italiani, e ripetuta anche da un altro alieno alias Dino Lagni. Super Ale è veramente una super via tutta naturale, con bellissimi movimenti. Presenta una prima parte abbastanza intensa, dove devi essere veloce e preciso proprio per risparmiare per la seconda parte. Questa prima parte per gli amanti dei numeri sarà circa 8b/b+. Dopo una discreta decontrazione si parte per la seconda parte che presenta un bel boulder su una cannettina bella acciaiante e due tre svasetti, con un bel dinamico finale. Gli ultimi movimenti sono abbastanza insidiosi perché anche se facili arrivi veramente da una lunga galoppata che vale complessivamente 8c+. Fin dai primi giri mi sono sento subito a mio agio sugli appigli e in pochi tentativi mi ritrovo in catena a questa magica linea con la sensazione di essermi veramente divertito e ringraziando quel giorno che ho scoperto questo meraviglioso gioco della scalata.

Buone scalate a tutti
Silvio Reffo


Note:
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