Monte Ortobene, nuove vie in Sardegna per Enrico Baistrocchi

Enrico Baistrocchi ha colto l'occasione della tracciatura della Coppa Regionale sarda di arrampicata a Cagliari e Nuoro anche per aprire e liberare sulla bella area del Monte Ortobene (NU) due nuove vie: Il Dono (6c) e TT” (8a), mentre una terza via Cras'Coddas resta ancora in attesa della prima salita.
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Enrico Baistrocchi riposa tra le “onde” di TT
Zeno Corda
Grazie all'entusiasmo di Filippo Manca e alle società Ortoblock di Nuoro e V10 di Cagliari, Enrico Baistrocchi si è trovato “catapultato” in Sardegna per tracciare due gare di Coppa Regionale sarda ma soprattutto per una “4 giorni” di arrampicata alla scoperta della natura selvaggia ed incontaminata del Monte Ortobene. Un'area magnifica con una serie di grossi massi isolati su cui sono stati aperte singole linee oppure tre / quattro itinerari; la filosofia del posto in definitiva è semplice: ci si aggira per il monte come per fare blocchi ma... con la corda!
Per Enrico Baistrocchi sono state quattro giornate fuori dalle mete “tradizionali” alla ricerca dell'entusiasmo, che solo il nuovo riesce a regalare, chiodando e liberando in compagnia di due suoi amici delle linee di granito come poche se ne trovano. Sono nate così “Il Dono” (6c), “Cras'Coddas” (probabile 8c-) e liberate altre linee tra cui l'incredibile “TT” (8a). “Cras'Coddas” è ancora da liberare, motivo in più per visitare o tornare in questo paradiso dal sapore antico. Perché, come ci ha detto Enrico, "l'entusiasmo risiede nel nuovo e non c'è niente di più nuovo di quello che scopri tu!".

SU MONTE: BETTE ANTICO! Di Enrico Baistrocchi
Pouww, Si! Rumore di cicale.....
Così si conclude la mia ultima giornata di arrampicata in questa mia prima, e sicuramente non ultima, visita sarda.
Si conclude con un “salto di qualità”, non solo perchè salgo un capolavoro di via di Mauro Calibani a Cala Gonone, ma perchè tutta questa mia esperienza lo è stata.
Un “salto di qualità” che non è solo la distanza che intercorre tra due prese ma è l'emblema di come la creatività e la ricerca del nuovo possano spostare gli equilibri.
Un salto in un posto, il Monte Ortobene, perduto nel tempo, tra le sue linee di granito e la sua natura forte e viva.
Alla ricerca di linee nuove da chiodare e salire spinto dai racconti di chi una linea eccezionale l'aveva già trovata e chiodata insieme ad un suo amico fraterno.
Un pezzo di roccia come raramente mi è capitato di vedere e anche salire, regalatomi dall' entusiasmo di due amici.
Filippo e Zeno mi hanno regalato qualcosa di più di una linea, la loro amicizia, ed anche questo è stato per me un emozionante “salto di qualità”.
TT, semplicemente incredibile!
Ma anche il motivo che mi ha portato in Sardegna è, a suo modo, un “salto di qualità”!
E' la voglia degli arrampicatori sardi di veicolare lo sport che tanto amano attraverso il confronto delle Gare e dei Raduni Amatoriali nelle persone della Asd Ortoblock e V10; eccomi quindi impegnato, grazie al mio lavoro di tracciatore ed alle prese “colorate” che mi circondano tutti i giorni, in mezzo ad un movimento in grande fermento e di grande qualità!
E con la scusa di avvitare prese colorate, ecco che mi si materializza tra le mani uno dei graniti più belli che abbia mai toccato...e ditemi se questo non è un eccezionale quanto inaspettato“salto di qualità”!

MONTE ORTOBENE. UN PO' DI STORIA
Il Monte Ortobene, in provincia di Nuoro, viene valorizzato arrampicatoriamente parlando con l'apertura di numerosi passaggi di boulder da parte di Giorgio Soddu prima, di Angelo Marratzu, Zeno Corda ed infine Claudio Boi.
Valorizzato da visite da parte di top climber mondiali del calibro di Mauro Calibani, Jerome Meyer e tanti altri, più recentemente ha visto la prime chiodature da parte di Filippo Manca e Zeno Corda, creatori dell'incredibile TT la prima linea chiodata all'Ortobene, coadiuvati in un secondo momento dall'onnipresente Giorgio Soddu e Angelo Marratzu. Ultime nate in ordine cronologico, due linee chiodate da Enrico Baistrocchi.
Attualmente il Monte conta una ventina di itinerari fino all'8a e numerosi progetti con un potenziale infinito, a patto di rispettare l'ambiente e soprattuto il parere dei local, vere anime e profondi conoscitori del luogo.



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