Arrampicata in Marocco alle Gorges du Todra

Arrampicata sportiva in Marocco alle Gorges du Todra, di Nicolò Berzi
1 / 16
Il bellissimo Pilier de Couchant
archivio Nicolò Berzi

Il Marocco è un paese dalle mille ed incredibili realtà. Palmeti che si estendono fino alle montagne incappucciate di neve, infiniti deserti apparentemente immobili e lunghe spiagge sabbiose.

Città senza tempo in cui le eredità della civiltà romana prima e dell’invasione araba poi, coesistono con le ultime influenze francesi.

Notte a Marrakech. Aria densa di fumo che si sprigiona dalle decine e decine di bancarelle dove si cuociono spiedini (bochette), si grigliano verdure e si preparano stufati di ogni tipo (tajine). Cerchi di persone radunate, curiose ed entusiaste, intorno a cantastorie, maghi e mangiafuoco, che aspettano il momento giusto per fare il giro a caccia di dhiram, monete sonanti, mentre la musica assordante raggiunge un ritmo martellante.

Tutto illuminato fiocamente dalle file di lampadine appese ai pali che riportano i nomi e i numeri delle bancarelle, mentre le bandiere nazionali sventolano pigramente nell’oscurità. Sul lato nord le file di carretti che vendono spremute d’arancia e datteri di ogni dimensione. Un’atmosfera magica e surreale, che riporta indietro nei secoli, all’oriente immaginato.

Piazza Djemaa el Fna, dopo il tramonto diventa uno spettacolo potente, che suggestiona anche gli occidentali più riluttanti. La magia del Marocco è già entrata nel sangue.

Una magia che si rafforza attraverso il viaggio. Dove l’arrampicata diventa un pretesto per visitare un paese splendido e vicino all’Europa, tanto vicino da indurlo a dichiarare l’intento di entrare nell’UE. Lasciata Marrakech sarà il susseguirsi dei paesaggi desertici del nero ed aspro hammada a riempire lo sguardo durante le ore al volante per raggiungere Ouarzazate.

Un passo a quasi 2300 metri di quota, il Tiz in Tichka, dove le foreste di abeti si contendono lo spazio con gli oleandri e le robinie che colonizzano il rosso terreno argilloso, e poi solo il deserto. Deserto di pietre, dove il nero della terra si stempera nell’ocra e nel giallo delle montagne dell’Atlante che dominano l’orizzonte, appena imbiancate dalla neve che in inverno scenderà ben più in basso.

Lungo la strada qualche dromedario solitario si alterna con uomini a piedi, che arrivano da chissà dove e vanno chissà dove, partoriti dal niente che si spinge a perdita d’occhio. Le strade asfaltate sembrano dei nastri magici, che costituiscono l’unico segno dell’uomo per chilometri, e immancabilmente conducono agli agglomerati urbani più o meno grandi, dove si trova acqua per sé e benzina per l’auto.

Ma se davvero l’arrampicata è solo un pretesto non può mancare una vista, nel giorno di riposo, al deserto di sabbia al confine con l’Algeria. Poche ore di auto e a sud di Erfoud , dopo 40 kilometri di hammada ecco spuntare un mare di dune che ad ogni ora del giorno cambiano colore.

Senza bisogno di raggiungere Merzouga, dove insistenti cercatori di clienti offrono servizi di ogni tipo, ci si può fermare qualche chilometro prima, e lasciata l’auto a bordo pista si comincia a camminare nella sabbia, magari cercando di raggiungere la Gran Duna, la più alta di questo piccolo deserto sabbioso. Piccolo perché l’Erg Chebbi, così è chiamato, misura soltanto 35km di lunghezza per 15 di larghezza, ma vi assicuro basta per respirare l’aria potente e ricca di energia del deserto.

Una sensazione indimenticabile, che non credevo riuscisse ad offrire una “semplice” distesa di sabbia.
Il ritorno all’arrampicata è quasi un addio alla tranquillità apparentemente immutabile del deserto, ma le rosse rocce delle Gole di Todra esercitano un richiamo irresistibile. Quando si parte di nuovo?

Con un po’ di tempo, comunque, non si deve perdere l’emozione della visita dei souk della Medina di Marrakech, mercato permanete di ogni tipo di mercanzia, dove si impara l’arte e il piacere della contrattazione, e non fare qualche acquisto è pressoché impossibile.

E le ultime ore trascorse tra gli odori forti del souk non faranno che rafforzare il vostro desiderio di tornare.

SCHEDA: Diedre Chibania, Gorges du Todra

SCHEDA: Soif d'aujourd'huit, Gorges du Todra

SCHEDA: Voie du Defilè, Gorges du Todra

SCHEDA: Pilier du Guetteu, Gorges du Todra

SECTEUR MONSOUR PLAGE
Accesso: a un minuto dalla pista, giusto all’ingresso delle gole 100m dopo l’Hotel Mansour. Si evita il torrente attaccando dove c’è poca acqua e si traversa a sinistra per una cengetta a filo dell’acqua. Primo spit (alto) visibile.
Caratteristiche: Consigliabile per le moulinette la corda da 100m. Roccia eccezionale, chiodatura a fix del 10 un po’ lunghi. Settore al sole tutto il giorno.
1 Borgonia city 5c+, 40m Placca su un marcato piastrino. Passo singolo in alto.
2 Meritxell 5b, 45m Come la precedente ma più omogenea e facile
3 Voie Rosbif 7a+, 25m Sconsigliabile (mal chiodata)
4 Sejour Maroc 6a, 30m Placca verticale con piccole prese
5 Interrogation 5c, 30m Placca con piccole prese
6 Couanne de trop 5c, 30m Come la precedente
7 Limonade 5c, 30m Come la precedente
8 ?
9 Castorama 6c+, 30m Bel muro quasi verticale, ingresso violento poi continuità su piccole tacche, dura
10 Mr Bricolage 6a, 45m Bella placca varia con buchi e tacche, di resistenza
11 Amiga mia 6b+, 15m Corto muretto di dita, boulder violento in partenza
12 Senza nome 6a+, 45m Bel tiro, ad una placca iniziale segue uno splendido diedro nero di resistenza

SECTEUR LES JARDINS
Accesso: parcheggiare l’auto presso l’Hotel Jasmina, quindi proseguire nelle gole e all’uscita girare a destra lungo il greto asciutto del torrente e raggiungere la falesia (10 min.).
Caratteristiche: Roccia eccezionale, chiodatura a fix del 10 un po’ lunghi. Settore fresco, all’ombra fino a metà mattinata. Indispensabile per le moulinette la corda da 100m.
1 Voie de Gauche 5a, 40m Placca
2 Mais qui est Don Alberto 5b, 45m Placca
3 Il ne manque que la biere 5a, 45m Bellissimo tiro su muro verticale a buconi
4 La Gazelle 5b, 45m Bel muro di movimento
5 Tam Tam 5b, 45m Come la precedente
6 Le Abibidul 5b, 45m Come la precedente, passo chiave alla fine
7. Rainy Jays 6a+, 45m Placca con buchetti distanziati

SECTEUR TRAINEE BLANCHE DESTRO E ASAMER
Accesso: parcheggiare l’auto presso l’Hotel Jasmina, quindi proseguire nelle gole e all’uscita deviare a sinistra per i pendii di sfasciumi senza percorso obbligato fino al grande muro delle falesie (30 min).
Caratteristiche Settore isolato, panoramico e al sole fino a metà pomeriggio. Roccia eccezionale, chiodatura a fix del 10 un po’ lunghi. Per le moulinette basta la corda da 60m su quasi tutte le vie.
1 Bricolor 6c, 30m Bel muro con piccolo strapiombino finale
2 Jardin d’Hiver 6b, 30m Diedro tecnico e bello strapiombo a grosse prese
3 Cupidon 6c, 30m Strapiombo di resistenza
4 Big Ben 6c, 30m Bel muro di movimento
5 Les Enfants Gates 5c, 30m Bel tiro verticale con buone prese
6 Balafon 6a, 30m Boulder di ingresso, poi grosse prese
7 Jardins d’enfants 5c, 35m Placca
8 Asamer 5c, 35m Placca con passo iniziale difficile
9 Oue demandale peuple 6a, 25m Placca con piccolo bombè
10 Tam Tam blues 7c, 30m Splendido strapiombo a buconi

Informazioni utili
Il Marocco non è un paese difficile, e lo si può visitare in mille modi diversi. Molti Tour Operators offrono viaggi organizzati su lussuosi pulmann, tuttavia io suggerisco di noleggiare una auto per girare in autonomia e con maggiore libertà. Le principali società di noleggio operano in Marocco e si può ritirare l’auto direttamente in aeroporto. Programmare il viaggio sarà poi una delle fasi più divertenti.

La Guida. Praticamente indispensabile la guida delle arrampicate locali, “Todra”, scritta da Guy Aubert, e reperibile in Italia solo alla Libreria della Montagna di Torino.

Arrampicata: Gli arrampicatori non possono dimenticare qualche giorno sulla straordinaria roccia delle Gorge du Todra. Qui le vie sono in gran parte attrezzate, e conviene portare dadi e friends solo se si è interessati alle salite di più tiri. Utile invece una corda da 70m per i monotiri, perché sono spesso molto lunghi, oltre a qualche placchetta e dadi per gli spit, visto che i marocchini pare ne facciano la raccolta…

Il periodo migliore per visitare le Gole di Todra è l’autunno o la primavera, l’inverno può essere molto freddo e l’estate troppo calda. Una sistemazione economica e caratteristica è costituita dagli alberghi nelle gole, mentre i più fortunati potranno alloggiare nel lussuoso Hotel Bougafer di Tinerhir.

La lingua che si parla in Marocco è l’arabo e diffusissimo è il francese, mentre la moneta è il dirham, cha vale circa 200 lire.

Mangiare e dormire è molto economico, anche se i posti più spartani non sono consigliabili per chi non è già abituato a questo genere di sistemazioni.

Vaccinazioni particolari non sono necessarie , anche se sempre consigliate sono antitifica, antitetanica e il vaccino per l’epatite A e B.

La guida alpina Nicolò Berzi organizza in autunno e primavera soggiorni di arrampicata a Todra, con corsi per principianti e stage di perfezionamento.

 




Ultime news


Expo / News


Expo / Prodotti
Guanti via ferrata KONG Full Gloves
Guanti via ferrata in pelle scamosciata
Sacco portacorda arrampicata Petzl Split
Sacco portacorda arrampicata con zaino e telo di protezione separati
Zamberlan Anabasis GTX - scarpe da hiking
Leggera e flessibile scarpa da hiking.
Scarpe da fast hiking AKU Flyrock GTX
Scarpe da fast hiking per attività dinamiche.
Cordino regolabile Climbing Technology Tuner I
Cordino regolabile per arrampicata e alpinismo di Climbing Technology
Ferrino Lightec 800 Duvet - saccoletto in piuma
Saccoletto in piuma adatto al trekking multistagionale.
Vedi i prodotti