Traversata Fitz Roy, grande prima di Tommy Caldwell e Alex Honnold in Patagonia

Dal 12 al 16 febbraio 2014 gli statunitensi Tommy Caldwell e Alex Honnold hanno effettuato la prima ambita traversata di tutte le creste maggiori nel massiccio del Fitz Roy, Patagonia.
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Fitz Roy, Patagonia
Elio Orlandi
"Dal più basso dei bassi: la recente morte di Chad Kellogg sulla Supercanaleta, al più alto degli alti: la madre di tutte le traversate..." E così che inizia il post, pubblicato questa mattina da Rolando Garibotti, che racconta in dettaglio il recente exploit degli statunitensi Tommy Caldwell ed Alex Honnold che hanno appena completato la prima attraversata delle creste del Fitz Roy in Patagonia. Una viaggio, effettuato dal 12 al 16 febbraio, che ha unito le cime dell'Aguja Guillaumet, dell'Aguja Mermoz, del Cerro Fitz Roy, dell'Aguja Poincenot, dell'Aguja Rafael Juárez, dell'Aguja Saint-Exúpery ed dell'Aguja de l'S. Detto con i numeri: quattro bivacchi per oltre 5 chilometri di cresta, quasi 4000m di dislivello e difficoltà fino al 7a (5.11d) C1 65.

Nota particolare: per quasi tutta la scalata i due hanno usato scarpe d'avvicinamento, tranne che sul pilastro Goretta, sulla nord dell'Aguja Poincenot, dove hanno usato le scarpette d'arrampicata. Molte sezioni sono state affrontate in conserva, riducendo per esempio i 20 tiri del Pilastro Goretta a soli 3 tiri. Inoltre, sottolinea Garibotti "va notato che questo successo è arrivato nonostante le pessime condizioni, con molta neve e ghiaccio nelle fessure e sulle creste, grazie ad una delle estati più umide da molti anni a questa parte."

Va da sé che cercheremo di capire di più su questa traversata contattando i protagonisti. Resta da ricordare che Caldwell ha all'attivo numerose salite in Patagonia - tra cui spicca la prima libera e prima a-vista della Linea de Eleganza sul Fitz Roy nel 2006, aperta da Elio Orlandi, Horacio Codò e Luca Fava nel 2004. E poi aggiungere che questa praticamente è la prima via di Honnold in Patagonia. Un battesimo del fuoco impressionante, per il quale così conclude Garibotti: "Respect, respect and more respect."


Attrezzatura usata da Caldwell e Honnold

- due zaini (35 e 25 litri)
- un sacco a pelo
- una tenda BD First Light
- una fornello e tre cartucce
- una piccozza
- due paia di ramponi in aluminio
- un chiodo da ghiaccio
- 2 set di Camalots fino a #2
- 1 Camalot #3
- 2 sets di nuts
- una corda da 60m 9.8mm
- una corda da 80m 6mm
- tre bloccanti / risalitori (Petzl Micro-traxion, Kong Duck e Futura)
- 6 rinvii
- 14 fettucce





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