Serac al Monte Zebrù dei fratelli Riegler

Il 21/04/2015 Martin Riegler e suo fratello Florian Riegler hanno salito Serac (WI4, 800m), una possibile nuova via di ghiaccio sul Monte Zebrù.
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Florian Riegler e Martin Riegler durante la salita di Serac, una possibile nuova via al Monte Zebrù
Florian Riegler, Martin Riegler
Esattamente una settimana fa i fratelli altoatesini Martin e Florian Riegler hanno salito una “logica linea” sulla parete NO del Monte Zebrù, la bella cima di 3735m incastrata tra il Gran Zebrù e l'Ortles. La linea, che stando alle prime ricerche potrebbe essere una nuova via soprattutto vista la sua vicinanza al grande seracco, affronta 4 tiri di ghiaccio duro con difficoltà fino a WI4, per poi proseguire più facilmente fino in cima.


SERAC - MONTE ZEBRU' di Martin Riegler

Appena arrivati a Solda e saliti sulla funivia ci dicono che il rifugio "Città di Milano" è chiuso. Di solito no, ma proprio oggi si. Cosa fare? Tornare a casa non è un'opzione quindi non ci resta che dormire per alcune ore in macchina e partire la mattina presto direttamente dal paese.

Alle 2.30 montiamo gli sci sugli zaini e ci dirigiamo verso il Monte Zebrù. Con l'arrivo all'attacco il cielo inizia a schiarirsi. Il nostro obiettivo è di scalare i tiri di ghiaccio direttamente vicino al seracco, poi proseguire fino alla cima. Più rapidi riusciremo a salire, più sicuro sarà per noi.

Il ghiaccio è estremamente duro, meno male che abbiamo le lame preparate. È la prima volta che arrampico tanto vicino ad uno seracco; mi sembra estremamente affascinante, ma allo stesso tempo anche molto pericoloso. Scaliamo veloci ed alle 6:00 abbiamo superato questo tratto delicato, raggiungendo terreno più facile. Quanto darei per un buon caffè! Invece mi trovo centinaia di metri sotto la cima. Sistemiamo le corde negli zaini e nello stesso momento vedo sparire la videocamera nel vuoto. "M...!" Procediamo, c'è ancora tanta neve ed è faticoso avanzare. Non la troveremo più intera.

Per non avere zaini troppo pesanti abbiamo deciso di scalare con il minimo del materiale. Questo ovviamente comporta anche degli svantaggi. Il mezzo litro di tè è consumato in pochissimo tempo e la sete diventa un'ossessione. Fortunatamente troviamo un percorso abbastanza facile e molto logico e così raggiungiamo la cima senza problemi. Ci congratuliamo velocemente. Poi iniziamo la discesa per la nord.

Diventa sempre più caldo, e poi c'è questa sete...anche la stanchezza dopo una notte insonne ora si fa sentire. „Concentrati!“, penso, mentre scendiamo slegati. Alle 14:00 ce l'abbiamo fatta, siamo arrivati al punto di partenza. Il bar ormai è vicino!

Martin Riegler



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