J. C. Lafaille, dopo Pèlerinage l'Annapurna

Jean-Christophe Lafaille dopo la 1a solitaria invernale di 'Pèlerinage' (nord del Peigne) si prepara a partire per l'Annapurna.
Jean Christophe Lafaille continua con il suo alpinismo a 360° ad altissimo livello. Dopo la salita del K2 per la via 'Cesen' e la sua nuova via sui Drus del 2001, la guida francese il 18 febbraio ha compiuto la prima solitaria di Pèlerinage sulla parete nord del Peigne. Una via - aperta nel 1992 da Beaudoin e Parkin e gradata VI, 6 - che Jean Christophe ha salito in sole 5 ore, dopo due precedenti tentativi non portati a termine per le cattive condizioni atmosferiche.

Ora Lafaille è in partenza per l’Annapurna, verso il suo 8° ottomila. Ecco quello che ci ha detto sulla sua invernale e sul suo progetto himalayano:

Jean Christophe Parlaci di Pèlerinage?

Pelerinage è una bellissima via di misto, che raramente si trova in buone condizioni. Una delle cose più interessanti della via, poi, è che non ci sono molte protezioni fisse in parete e sulle soste: non è facile proteggersi. Ed è una via più selvaggia della Rebuffat-Terray o di “Beyond the devil” sulla stessa parete.

In autunno e all'inizio dell'inverno le condizioni sulla parete nord di Pelerins e Peigne erano molto buone. Ma sono stato contento di salirla anche in brutte condizione (ghiaccio fragile e il primo tiro di artif molto difficile), per me è stato un buon allenamento, sia tecnicamente che mentalmente.

Perché questa via?

Ho scelto Pelerinage perché mi piacciono le vie di misto del Monte Bianco ma anche per preparami per l’Annapurna questa primavera. Avevo già salito la Terray-Rebuffat e Beyond the devil. Adesso è stata la volta di Pelerinage, un buon allenamento e test dell’attrezzatura per queste salite di misto e per le vie in Himalaya.

Ora parti per l'Annapurna…

Il progamma è di salire, con Ed Viesturs e Veikka, sarà un'esperienza molto interessante salire con due arrampicatori così forti. La cresta est è una via molto lunga e richiede una lunga permanenza in altitudine. Me lo ha ribadito anche Lorethan che ha fatto la prima salita di questa cresta. Erhard mi ha scritto che è bellissima ma molto lunga: 7,5 km sopra i 7000 m con 3 cime di 8000 m da affrontare. Serve, quindi, una motivazione fortissima!
Poi tra me e l'Annapurna c'è una storia lunghissima: questa primavera sarà il mio 4 tentativo...


In bocca al lupo!


Annapurna (foto Loris Marin)


  
J.C. e la ovest dei Drus (2001)

  
Lafaille e H. Kammerlander in vetta al K2 (2001)


Stile Lafaille (dall'
intevista prima della parteza per il K2 del 7/6/01)

"Ho un buon feeling, e la mia etica è stata influenzata dalle salite e dai libri di Pierre Beghin e Messner. Loro rimangono i maestri della nuova generazione di himalaysti: piccole spedizioni, niente ossigeno, poca attrezzatura, soltanto le capacità e le possibilita’ dell’uomo di fronte ad una delle montagne più alte della terra. Sono questi i concetti ed è questa l’etica che preferisco."


Sito ufficiale Annapurna 2002
  www.annapurna2002.com




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