Gran Sasso, Di Donato e Lemaire e l'invernale di Il nagual e la farfalla

Dal 14 al 16 marzo Andrea Di Donato e Bertrand Lemaire hanno effettuato la seconda invernale della via Il nagual e la farfalla sul Paretone al Gran Sasso. Una grande salita, come ci racconta Roberto Iannilli.
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Dal 14 - 16/03/2012 Andrea Di Donato e Bertrand Lamaire hanno salito la via Il nagual e la farfalla sul Paretone al Gran Sasso.
archivio Di Donato & Lamaire
Andrea Di Donato e Bertrand Lamaire hanno effettuato la seconda salita invernale del "Il nagual e la farfalla" sul Paretone al Gran Sasso, ma la loro scalata ha qualcosa di speciale: hanno finalmente risolto il problema della libera della "Farfalla". E non basta, anziché calarsi all'undicesimo tiro, come fu fatto in occasione della prima salita invernale, sono usciti in cima al Primo Pilastro della  Paretone, prima per la via "Doponagual" e poi per la "Alletto-Cravino", per un totale di quasi 900 metri di sviluppo.

"Il nagual e la farfalla" è per ora l' unico itinerario che supera la struttura detta appunto "la Farfalla", una parete alta oltre trecento metri scolpita da un a frana del 1850. Due enormi ali di farfalla compatte e lisce, molto difficili da raggiungere in estate, figuratevi di inverno. Valutata EX dalla guida CAI TCI, è una scalata che risolve i tiri chiave in artificiale ed è stata considerata per molti anni la via più difficile del Gran Sasso. Oggi è superata nei gradi da altre salite, ma resta la più difficile considerando l' accesso.

La prima invernale fu opera della fortissima cordata Marco Marziale, Luciano Mastracci e GianLuca De Rossi, che il 16 marzo 1997 salivano la "Farfalla" e ridiscendevano in doppia al termine della via, che allora non aveva una vera uscita. Solo in seguito fu aperta la via "Doponagual", che con altri 550 metri portava in cima al Primo Pilastro e quindi sulla vetta Orientale del Corno Grande.

L'idea originale di Andrea e Bertrand era di concatenare la Farfalla con la via "Lopriore" al Primo Pilastro (che non ha invernali), ma giunti sotto la parete non hanno trovato un posto adatto per la notte e quindi sono stati costretti a deviare a sinistra, bivaccare sulla cresta e uscire per la parte alta della "Alletto-Cravino". In tutto tre giorni, dal 14 al 16 marzo.

La libera è opera di Bertrand, che da qualche anno sta letteralmente cambiando l'orizzonte delle difficoltà obbligatorie al Gran Sasso. Fortissimo boulderista, ha scoperto la montagna con la maturità e con il suo itinerario "L'erba del diavolo" ha messo un punto fermo su quale è la via di riferimento al Gran Sasso.

Poco disposto a parlare di se e dare gradi alle proprie salite, dalla sua bocca non sapremo mai il grado proposto per la Farfalla, unica speranza e scucire qualcosa al più loquace Andrea.

Se Bert si può paragonare a ragione a PierLuigi Bini, Andrea è il nuovo Tiziano Cantalamessa. Preparato su tutti i terreni, sempre determinato sia in inverno che estate e con un carattere che fa sembrare tutto facile a chi scala con lui (esperienza personale), Andrea è il presente ed il futuro dell'alpinismo sulla nostra montagna.

di Roberto Iannilli





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