Fitz Roy East Face – intervista a Favresse e Villanueva

Intervista ai climbers belgi Nicolas Favresse e Sean Villanueva dopo la salita a-vista della Parete Est del Fitz Roy, Patagonia.
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Nicolas Favresse e Sean Villanueva in cima al Fitz Roy (Patagonia) dopo aver scalato la parete est. Nello sfondo il Cerro Torre.
Favresse & Villanueva

"Abbiamo appena approfittato di un'altra super finestra di bel tempo in Patagonia e siamo riusciti a scalare il Fitz Roy per la parete est per la nostra prima volta.... 1350m di arrampicata lunga fessure perfette." E' così che Nicolas Favresse ci ha inizialmente presentato l'ultima salita Patagonica - effettuata il 19 e 20 febbraio 2011 - assieme a Sean Villanueva, pochi giorni dopo la prima libera di Golden Eagle da parte di Villanueva, Martinez, e Percivati.

I due belgi sono saliti in gran velocità, arrampicando anche durante la notte e concatendando due grandi vie sulla Parete Est del Fitz Roy, il Pilastro Est (Casimiro Ferrari e Vittorio Meles, febbraio 1976) ed El Corazon (Kaspar Ochsner e Michal Pitelka, febbraio 1992). La loro salita, più di mille metri fino al 7b tutta a-vista, viene descritta dai conoscitori della Patagonia come una delle performance più belle di questa ricca stagione, e non potevano certo mancare i dettagli dai protagonisti!

Nico, ci racconti la salita?
Sean e io abbiamo liberato la via El Corazon sul Fitz Roy in Patagonia, con una variante per evitare il tiro chiave in artificiale gradato A4. Le partenze sia di El Corazon e della vicina Royal Flush erano bagnate per cui abbiamo dovuto trovare una soluzione alternativa cioè il Pilastro Est, che porta alla stessa cengia ed era asciutto. La parte alta di Royal Flush era ancora bagnata e El Corazon sembrava incredibile, quindi dalla cengia abbiamo salito El Corazon fino ad un tiro sotto quello chiave di A4. Poi, dal punto di vista dell'arrampicata in libera, ci è sembrato più facile e più logico attraversare a sinistra, seguendo fessure che ci hanno portato su Royal Flush. Da qui, dopo un paio di tiri ,Royal Flush si congiunge a El Corazon e per questa siamo saliti fino in cima. L'arrampicata è molto sostenuta, attorno al 5.10/5.11, mentre i 3 tiri più difficili sono circa 5.12-, tutt su perfette e lunghe fessure. Niente di estremo, ma super. Nel complesso è una linea strabiliante su fessure incredibili che sale una bellissima parete di roccia. Davvero magnifico!

Come l'avete salita?
Siamo saliti in stile alpino, alternandoci da capo cordata, mentre sui tiri più difficili abbiamo tirato su il nostro piccolo zainetto con un cordino. Siamo saliti senza mai fermarci, tranne per una breve pausa, nel bel mezzo della notte, per sciogliere la neve e fare una minestra. Abbiamo iniziato ad arrampicare alla 7:00 circa e siamo arrivati in cima verso le 10h30 del mattino successivo. Cinque anni fa quando per la prima volta sono andato in Patagonia, sono stato davvero ispirato da Tommy Caldwell, Topher Donahue e Eric Roed che avevano liberato "Linea di Eleganza" in un'enorme unica soluzione. Ora ci sembra davvero incredibile aver avuto un'esperienza simile sulla stessa parete.

Sean, quanto più in alto, o di più difficile, pensi che potresti fare?
Molto più alto e molto più difficile, ma soltanto con lo stesso bel tempo. Il successo dipende da tanti fattori minimi, per esempio un unico passaggio chiave boulderso, oppure un passaggio delicato e difficile da proteggere avrebbero facilmente potuto fare la differenza. In passato abbiamo sicuramente vissuto salite e tentativi più epici in Patagonia, ma questa volta tutto è andato molto bene grazie alle buone condizioni atmosferiche. Siccome abbiamo salito ogni tiro a-vista, è chiaro che c'è spazio per fare cose ancora più difficili.

Gran parte della via è stata fatta di notte
Non ci siamo portati niente per bivaccare e la nostra strategia era di arrampicare di continuo per rimanere caldi. Fortunatamente era facile seguire la linea della via, quindi il buio non è stato un problema. In genere il buio aggiunge qualcosa di piccante e dei punti di domanda ad una salita, ma siamo stati benedetti dalla luna piena, che ha reso magica la notte.

Perché questo collegamento logico non è stato fatto prima?
La maggior parte delle persone vogliono soltanto andare in cima al Fitz Roy, quindi tutti tendono a salire per le stesse vie. Probabilmente il passaggio di A4 su El Corazon ha spaventato molta gente, ma questa nostra variante potrebbe diventare una classica della parete est del Fitz Roy. Tende ad essere in condizioni migliori rispetto a Royal Flush che purtroppo è spesso bagnata.

Avete trovato molto molto materiale sulla via
Si, c'erano delle scale in acciaio per centinaia di metri sul Pilastro Est. La via era stata tentata durante gli anni '70 da molte spedizioni, nel corso delle quali sono state messe queste scale. E 'un vero casino e non era piacevole arrampicarci attorno, così abbiamo cercato di rimuovere i cavi di acciaio ma per tagliarle sarebbe servito un taglia cavi. Nico si è tagliato leggermente il pollice mentre cercava di rimuoverle e 24 ore più tardi la ferita si è gravemente infetta e si è gonfiata. Ormai i tempi sono cambiati e le scale devono davvero essere tolte. Sarebbe una missione coraggiosa!

Nico, che ci dici invece di Royal Flush, quei mitici 44 tiri di 7c/A2 aperti da Kurt Albert, Bernd Arnold, Jörg Gerschel e Lutz Richter nel 1995. So che l'avevi tentata qualche anno fa, dopo Riders on the Storm...
Sì, sembra una via incredibile ma purtroppo è molto difficile trovarla in condizione. Mentre scendevamo in corda doppia lungo la Royal Flush abbiamo notato che le fessure in alto erano molto ghiacciate e quelle più in basso erano dei piccoli fiumi. Abbiamo tentato assieme nel 2006, poi Sean l'ha tentato nuovamente altre due volte nel 2007 assieme Mike Lecomte. Anche le altre persone che l'hanno tentata l'hanno trovata o bagnata o ghiacciata.

Ultima domanda: sull'Isola di Baffin siete saliti in stile capsula, cioè dormendo nei portaledge e mai tornando a terra durante la salita, mentre in Groenlandia avete fatto soprattutto raid in giornata. In che direzione state andando?
In realtà abbiamo sempre fatto salite in giornata, sia in Patagonia sia a Baffin. Spesso però le nostre salite in stile capsula ricevono più attenzione perché i gradi sono più difficili. Entrambi gli stili ci piacciono e la tattica dipende ovviamente dalla difficoltà della parete. E dall'ispirazione musicale...

NDR: per maggior informazione sull'interessante storia della via sul Pilastro Est visitate il sito web di Rolando Garibotti





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