Ermanno Salvaterra con Il Grande Sogno... Patagonia! a Cortina inCroda

Venerdì 27 luglio alle 20.45 al teatro Alexander Girardi CortinainCroda propone una serata dedicata alla Patagonia. Sul palco Ermanno Salvaterra, uno dei più grandi alpinisti contemporanei, conosciuto in tutto il mondo soprattutto per le imprese compiute sul Cerro Torre
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Ermanno Salvaterra in Patagonia
archivio Ermanno Salvaterra
Ermanno Salvaterra racconterà con l'ausilio di filmati, quella che egli stesso definisce una delle delle più belle ed affascinanti montagne del pianeta: il Cerro Torre. L'alpinista e Guida Alpina ha iniziato a scalare fin da bambino. Poi nel 1981 inizia a pensare alla Patagonia e l'anno successivo si reca con gli amici alle pendici del Cerro Torre, nella Patagonia Argentina.

«La prima volta», racconta Salvaterra, «riuscimmo a raggiungere il compressore che si trova a 50 metri dalla vetta del Cerro Torre lungo la Via Maestri. L'anno successivo insieme a Maurizio Giarolli arrivammo in cima al Cerro Torre. Poco più tardi ci raggiunse Elio Orlandi ed insieme salimmo anche il Fitz Roy, l'Aguillaumet ed il Poincenot. Il fascino della Patagonia ha il sopravvento e nel 1985 salimmo il Cerro Torre in inverno rimanendo 11 giorni in parete. Nel corso dell'invernale al Torre feci anche la prima esperienza come cine operatore realizzando un documentario per la trasmissione Jonathan condotta da Ambrogio Fogar. Nel contempo vissi nuove esperienze in Alaska, all'Isola di Baffin ed ancora in California, ma il richiamo della Patagonia fu sempre forte, tanto da effettuare fino ad oggi 26 spedizioni in quelle terre. Ho compito molte salite Patagoniche, rivolte soprattutto alla più bella montagna del mondo: il Cerro Torre. Una via nuova sulla parete sud, una variante diretta alla via del compressore, una nuova via alla parete est e la nuova via sulla linea che Cesare Maestri disse di aver percorso nel '59 con Toni Egger».

A CortinainCroda Salvaterra presenterà "La storia del Cerro Torre", dal 1790 ad oggi. Vetta mitica, il Cerro Torre, tra le più difficili che esistano. La vetta del Cerro Torre è considerata fra le più inaccessibili del mondo perché, qualunque via si scelga, bisogna affrontare almeno 800 metri di parete granitica, per arrivare ad una cima perennemente ricoperta da un "fungo" di ghiaccio. In più, condizioni climatiche e meteorologiche quasi sempre proibitive, che però non hanno impedito a Salvaterra di scalarla più volte e di realizzare la prima salita in invernale.
Non solo salite, ma anche discese a tutta velocità. L'alpinista, nato a Pinzolo, «tanto per provare un'esperienza nuova, per provare l'emozione della velocità sugli sci», iniziò a partecipare a qualche gara di Kilometro Lanciato. Dal 1988 con 211.640 chilometri all'ora rimane recordman italiano per 5 anni.

Sul palco con Salvaterra salirà Paolo Tassi, vice presidente dell'associazione culturale CortinainCroda, Guida alpina e Scoiattolo cortinese. Con loro Mario Conti, dei Ragni di Lecco. Guida Alpina, che vanta un curriculum impressionante di salite e che nel 1974 fu artefice della prima salita alla parete Ovest del Cerro Torre.

L'appuntamento di venerdì 27 luglio alle 20.45 all'Alexander Girardi sarà ad ingresso libero e trasmesso su tutte le frequenze di Radio Cortina e in streaming su radiocortina.it.

Info su: www.cortinaincroda.org, Pagina Facebook: Cortina in Croda, Twitter.




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