Parete Ovest - Cima Cason di Formin

Planetmountain
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Parete Ovest
Planetmountain
Beauty
First ascent
F. Dallago, D. Costantini, 1970
By
Planetmountain
Orientation
NW
Length
350m
Difficulty
4 e 5, 5+

Route



The West Face takes a line to the right of Diedro Dallago, up solid but sometimes dirty rock. It initially follows a series of corners, before continuing up an obvious crack which forks high up beneath the yellow roof. The original line moves off to the right from here; alternatively, move left up the interesting variation (no change in grade).
Access
Approach as for of Diedro Dallago, and start in the chimney crack situated in the lowest part of the wall. Descent
The West Face shares the same finish as the preceding route, so descend as for of Diedro Dallago. Gear
This route doesn’t have much in-situ gear, so apart from a set of wires, friends and plenty of kevlar threads, bring pegs and a hammer.




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19/06/2007 Piero Pagliani
Per non stare a rifare il Diedro Dallago. Un po' più impegnativa e considerazioni simili. Ricordativi del vostro iniziando all'alpinismo che ha fiducia in voi: non ditegli che il masso incastrato finale è una sciocchezza, anche perché è sempre viscido.Mi raccomando la crostata al Palmieri che fa pendant con la via.
07/08/2003 stefano
ripetuta in free-solo,lungo la linea originale.Bella via su roccia solida, forse un tantino sopravvalutata, il tiro chiave è un buon 5° continuo il resto 4° con passi di 5°.Nel complesso una via da ripetere!!!
07/08/2003 stefano
ripetuta in free-solo,lungo la linea originale.Bella via su roccia solida, forse un tantino sopravvalutata, il tiro chiave è un buon 5° continuo il resto 4° con passi di 5°.Entusiasmante l'uscita dal tetto!Nel complesso una via da ripetere!!!
03/09/2001 sergio teresi
E' una bella via, molto d'ambiente ed alpina. A parte i primi 3 tiri, poi non è semplice trovare l'itinerario considerando che abbiamo trovato su tutta la via solo 4 chiodi, peraltro di sosta (e compreso quello sotto il masso incastrato prima di uscire). Le difficoltà riportate in alcune guide non tengono conto dell'impegno psicologico che le scarse protezioni e le difficoltà di orientamento comportano. Il tiro chiave, sul quale non c'è un chiodo!, è un pelino sottovalutato; penso si posso scomodare anche un onesto VI grado (il traverso - sempre umido - e la successiva fessurina sono abbastanza tecnici ed impegnativi). In sintesi è un itinerario sorprendentemente alpinistico, se volete è bello così.