Attacco terroristico al Nanga Parbat: gli alpinisti abbandonano il Campo Base

Quasi tutte le spedizioni stanno per lasciare il Campo Base del versante Diamir del Nanga Parbat dopo l'attacco terrorista di ieri che ha fatto 10 vittime tra gli alpinisti.
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Nanga Parbat
Steve, House

Dopo l'attacco terroristico di ieri, gli ultimi aggiornamenti sulla vera e propria strage al campo base del versante Diamir del Nanga Parbat riportano che quasi tutti i team alpinistici hanno lasciato o stanno per lasciare la montagna.

Il sito altitudepakistan.blogspot.it precisa che Pawel Michalski e Simone La Terra si troverebbero già ad Islamabad (in realtà La Terra aveva programmato di partire oggi dall'Italia ma ha desistito visto l'accaduto) mentre l'alpinista turco Tunc Findik, con Mehdi Gholipour e loro compagni nepalesi, già ieri sono stati portati a Gilgit e oggi dovrebbero volare a Islamabad.

Anche la squadra della spedizione polacca Nanga Parbat Experience 2013 sarebbe sulla via del ritorno. Come i superstiti della squadra ucraina e i membri della spedizione internazionale guidata da Alexandra Dzik che oggi dovrebbe raggiungere in elicottero Gilgit.

Ancora non è chiaro se gli alpinisti pachistani Karim Hayyat, Naseer Uddin e Sher Khan che erano al Campo Avanzato del Diamir continueranno la salita. Dall'altra parte della montagna, sul versante Rupal, continua invece la salita del team rumeno che ieri ha installato il Campo 3 a 6600m ed oggi intende raggiungere i 7000m.

Questa mattina, come riporta il sito www.thenews.com il primo ministro pachistano Mian Nawaz Sharif ha presieduto un consiglio di emergenza ribadendo che quanto accaduto è una grave minaccia per la sicurezza nazionale e predisponendo tutte le misure per la cattura dei responsabili.

Il campo Base Diamir e tutta la zona continuano ad essere presidiati dalla Polizia e dall'esercito ma dei terroristi che, tra sabato e domenica notte, hanno compiuto il massacro di 9 alpinisti e una guida e cuoco pachistano nessuna traccia.

Intanto continua a non essere del tutto chiaro il computo delle vittime. Sempre secondo http://altitudepakistan.blogspot.it, da un messaggio di Alexandra Dzik tra questi risulterebbero il lituano Ernest Marksaitis (membro della spedizione internazione di cui la Dzik è leader), due alpinisti Slovacchi, tre Ucraini, tre Cinesi, un Nepalese e un Pachistano.


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