Via Ferrata Brigata Tridentina - Torre Exner

Planetmountain.com
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Via Ferrata Brigata Tridentina
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Planetmountain.com
Versante
Nord
Dislivello salita
700m
Dislivello ferrata
300m
Quota
2585m
Difficoltà
Media
Orario
3
Periodo
Da luglio a settembre
Frequentazione
Alta

Percorso



La Ferrata Tridentina è una ferrata frequentatissima ed indubbiamente sono vari i fattori che la rendono tra le più popolari di tutte le Dolomiti. Primo, fra tutti, la bellezza delle pareti del Sella che unite all’esposizione di alcuni suoi tratti fanno di questa salita alla Torre Exner un itinerario di gran soddisfazione. Poi, la comodità del (breve) accesso, la possibilità di evitare in caso di maltempo l’ultimo ripido tratto, l’arrivo al rifugio Cavazza, nonchè l’abbinamento con la salita del Pissadù e (come dimenticarlo) il famoso ponte sospeso alla sua fine, fanno il resto. Solo un consiglio: se potete evitate i ricorrenti ‘ingorghi’ del fine settimana, ne godrete appieno.
Accesso generale
Per la strada del Passo Gardena fino al parcheggio (ex cava) a quota 1956m, posto sei tornanti sotto il Passo (Val Badia). Accesso
Dal parcheggio a quota 1956m per sentiero (indicazioni) in breve all’attacco. Partendo dal Passo Gardena per sentiero n. 666 in circa 30 minuti si giunge sopra il primo breve tratto della ferrata. Itinerario
Si inizia superando con funi metalliche e scalette un primo verticale risalto fino ad una terrazza (dove giunge anche il sentiero di collegamento con il Passo Gardena). Da qui si raggiunge la parete est della Torre Exner che si percorre verticalmente utilizzando l’ottima attrezzatura della ferrata. Il percorso, via via, piega verso sinistra fino a consentire, per chi volesse interrompere l’ascensione, il facile accesso (2350m) all’ampia parte superiore del canalone che conduce al piano del Masores, e quindi al Rifugio Cavazza al Pissadù. La ferrata invece prosegue ancora più verticalmente, sempre per la parete est, per sbucare con una serie di scalette poco sotto la cima e quindi traversando verso sinistra  il ponte sospeso che consente di ‘passare’ sopra l’abisso e raggiungere la grande terrazza del Masores, a due passi dal rifugio Cavazza e il laghetto del Pissadù. Discesa
Per sentiero 666 verso nord ovest per imboccare la val Setùs che con percorso in parte attrezzato con funi metalliche (possibilità di attraversamento di piccoli nevai) raggiunge il sentiero che corre alla base della Torre Brunico e quindi il parcheggio di partenza. Materiale
Normale dotazione da via ferrata. Difficoltà
Ferrata che richiede buona esperienza. Alcuni problemi possono derivare dal troppo affollamento.





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07/09/2009 giovanni barbieri
questa ferrata non può mancare a chi,come me,non vede l'ora di ripartire.fatta a luglio'07 semplice perchè piena di appigli.Consigli:non staccatevi prima dell'ultimo tratto per caduta sassi e soprattutto non fatela in agosto.giovanni
06/06/2008 carlo giorgioni
Ferrata di medio impegno, ottimamente esposta.I suoi punti di fuga ne fanno la ferrata ideale per i principianti.temporali permettendo, l'affollamento si può evitare partendo tardi (dopo mezzogiorno), tanto non è una ferrata lunghissima
09/08/2007 stefano vismara
bella via ferata ma troppo troppo troppo frequentata...si consiglia di partire al mattino molto presto per evitare di percorrere la via in coda..volendo dal rifuglio pisciadù in circa un'ora si puo raggiungere la cima pisciadù da cui si gode un'ottima vista sul gruppo di fanes..
08/08/2007 Vilyamla Vilyamla
Hello! great idea of color of this site!
Bellezza
Autore scheda
Planetmountain.com
Versante
Nord
Dislivello salita
700m
Dislivello ferrata
300m
Quota
2585m
Difficoltà
Media
Orario
3
Periodo
Da luglio a settembre
Frequentazione
Alta

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