Via Ferrata Bolver-Lugli - Cimon della Pala

Mariano Lott
1 / 4
Via Ferrata Bolver-Lugli
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Mariano Lott
Versante
sud
Dislivello salita
1000 m
Dislivello ferrata
700m
Quota
3184m
Difficoltà
Difficile
Orario
8/9 h totali
Periodo
Da giugno a settembre
Frequentazione
Alta

Percorso



Caratteristico e famoso itinerario che supera la parete Sud-ovest dello splendido Cimon della Pala, conosciuto anche come il Cervino delle Dolomiti. La ferrata è stata completamente risistemata nel 1999, con cavi e chiodatura nuovi e, anche se tecnicamente non impegnativa, richiede un forte impegno fisico per superare dislivello ed esposizione.
Qui, oltre al classico percorso attrezzato fino al bivacco Fiamme gialle, viene proposta anche la “variante per la vetta”, un facile percorso di arrampicata (solo in parte attrezzato con corde fisse) di grande soddisfazione e che richiede una buona esperienza di arrampicata su roccia (per i meno esperti è d’obbligo l’ausilio di una Guida Alpina).
Accesso generale
Per la SS della Valsugana e quindi per la SS.50 (Fiera di Primiero - Passo Rolle) si raggiunge San Martino di Castrozza. Quindi, con gli impianti di risalita si raggiunge il Col Verde. Accesso
Dal Col verde, fino ad Imboccare il sentiero 712 (Dei finanzieri) che porta all’attacco della ferrata. Itinerario
Si attacca la via ferrata superando lo zoccolo di I° grado, seguendo i segnavia rossi fino ad arrivare all’inizio vero e proprio del percorso attrezzato (in questo primo tratto non ci sono cavi).
La via si svolge attraverso camini, placche verticali e sezioni più appoggiate, sempre godendo dello splendido panorama sul paese di San Martino.
Il ripido tratto terminale porta fuori dalla grande parete del Cimone su un anfiteatro ghiaioso dov’è posto il Bivacco Fiamme Gialle.
Posto sulla spalla del Cimon della Pala, il Bivacco Fiamme Gialle si raggiunge in3h e 30’ dall’attacco.

Variante alla vetta: dal bivacco, obliquare verso sinistra per ghiaioni seguendo gli ometti segnavia fino a portarsi su una crestina. Quindi, lungo un canalino leggermente in discesa, e attraverso il “bus del gat” risalire nuovamente raggiungendo la forcella tra il Cimon della Pala e il Cimon del Toca - a sinistra si possono notare le corde fisse in acciaio che s’inerpicano lungo la paretina sovrastante (40m di corda). Una volta superata la parete, ci si trova di fronte ad un grande masso da superare sulla sinistra, per poi risalire un camino (chiodo fisso). Si obliqua, quindi, nel grande canale per alcuni metri, per risalire la parete di sinistra, portandosi così su un pilastrino arrotondato (chiodi fissi). Proseguire verticalmente fino alla forcella, risalire lo spigolo di sinistra (chiodo fisso), e infine per crestina friabile raggiungere la vetta. (1 ora e 30; una corda due moschettoni e un discensore) Discesa
Dal bivacco Fiamme Gialle portarsi per tracce di sentiero marcate in rosso, alla forcella del Travignolo, per imboccare il sentiero 716, quindi attraverso la Val dei Cantoni e il Passo Bottega si raggiunge il Rifugio Rosetta (1 ora e 45’). Materiale
Normale dotazione da via ferrata. Per la salita alla vetta utili una corda moschettoni, cordini e un discensore. Note
APT San Martino di Castrozza-Primiero: telefono 0439/768867
Rifugio Rosetta G. Pedrotti: telefono 0439/68308
Gruppo Guide San Martino e Primiero: telefono 0439/768795 Cartografia
Dolomiti e Brenta Guida alle ferrate Oltre 120 vie ferrate di Eugen E Huesler Editrice Frasnelli-Keitsch Vie Ferrate nelle Dolomiti di Hans Kammerer. Difficoltà

Via ferrata molto impegnativa e dai tratti molto esposti. Richiede abitudine al vuoto ed esperienza. Per la salita alla vetta indispensabile esperienza alpinistica ed adeguata attrezzatura.

Quote: 3005m per il Bivacco Fiamme Gialle 3184 m per il Cimon della Pala 





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18/10/2008 Lorenza Soldà
Buongiorno!Sono una ragazza di 22 anni residente in Val di Fassa e domenica scorsa, accompagnata da alcuni amici abbiamo deciso di fare la ferrata. Putroppo la seggiovia del Col Verde era chiusa quindi siamo partiti a piedi da S. Martino.La salita è stata abbastanza impegnativa (in quanto lunga), ma la bellezza del tutto ha sormontato la stanchezza!Ne è valsa veramente la pena!Io non ho paura nè del vuoto nè dell'altitudine, quindi non ho avuto problemi, però devo dire che ci sono dei tratti che sono abbastanza esposti. Durante il nostro giro abbiamo anche potuto vedere dei camosci e una pernice bianca che durante la discesa nel primo tratto (dopo il bivacco Fiamme Gialle) ha attraversato in volo proprio davanti a noi.Una bellissima giornata di sole ha accompagnato tutto il nostro giro. E' stata veramente un'esperienza che consiglio a tutti quelli che amano passare un'intera giornata fra queste meraviglie!
21/07/2008 celio franchi
Un bel giro: da passo Rolle al Rif. Pedrotti. Ferrata divertente con tanti appigli. Peccato averla percorsa in mezzo alla nebbia senza poter fruire del panorama. Ottimo motivo per rifarla.
02/09/2007 luigi serman
bella ferrata molto divertente perchè ricca di appigli.Complimenti a mio figlio Matteo di 13 anni detto il giovane cerbiatto.Attenzione nella prima parte per chi sta sotto nessuna corda e tanti sassi sotto i piedi pronti a cadere
14/07/2006 Omero Balbo
ottimi i consigli ricevuti dal servizio guide dell'apt di san martino. Divertenti le roccette poco prima dell' attacco anche se per i meno pratici possono preoccupare un po'. Ottima la roccia che offre sempre appigli nel punto giusto. Attenzione in discesa sul nevaio che a meta' presenta un crepaccio comunque ben segnalato.
Bellezza
Autore scheda
Mariano Lott
Versante
sud
Dislivello salita
1000 m
Dislivello ferrata
700m
Quota
3184m
Difficoltà
Difficile
Orario
8/9 h totali
Periodo
Da giugno a settembre
Frequentazione
Alta

Percorso



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