Il Monte Sobretta - Monte Sobretta

Luca Arzuffi
1 / 2
Il Monte Sobretta
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Luca Arzuffi
Versante
sud
Dislivello salita
1000m
Dislivello discesa
1000m
Quota
3296m
Difficoltà
Difficile
Orario
salita 4 ore, discesa 2.30 ore
Periodo
Da luglio ad agosto
Frequentazione
Media

Percorso



Una facile ascensione a una cima estremamente panoramica: dal Monte Sobretta (3296 m) la vista spazia infatti sui gruppi montuosi dell’Ortles-Cevedale e dell’Adamello, con le loro potenti coltri glaciali.
Accesso generale
Da Bormio (raggiungibile con la SS 38 dello Stelvio) si imbocca la strada per S. Caterina Valfurva. A S. Caterina si prosegue sulla SS 300 del Passo Gavia. Dopo una serie di tornanti, la strada si fa più rettilinea, fino a entrare a destra in un vallone (Valle dell’Alpe). Poco prima del torrente, si parcheggia l’auto. Itinerario
Dal Ponte dell’Alpe (2294 m) si stacca il sentiero che si inoltra nell’omonima valle: lo si segue risalendo per aperti pascoli, e costeggiando il torrente sulla sinistra idrografica; in questo tratto sono visibili alcuni dossi interpretati come antiche morene tardoglaciali.

Giunti a circa 2400 m di quota, il sentiero piega bruscamente a destra aggirando un’ampia parete rocciosa. Si raggiunge con breve salita un vasto pianoro posto a circa 2500 m di quota (1 ora), da cui la vista spazia sia sulla testata della valle che sul versante opposto della Valle di Gavia e sul Pizzo Tresero. Si attraversa la piana fluvioglaciale dirigendosi verso monte e si risalgono alcuni dossi alternati a piccoli ripiani, fino a giungere alla piana proglaciale antistante il Ghiacciaio dell’Alpe Sud (2900 m, 2.20 ore).

Si attacca il ghiacciaio sulla destra e lo si percorre senza difficoltà in direzione di un’ampia sella; il percorso non presenta pericoli data l’assenza di grossi crepacci. Giunti alla sella (circa 3200 m, 3.30 ore), si procede lungo la facile cresta, in parte nevosa, che conduce verso destra alla cima del Monte Sobretta (3296 m, 4 ore).

La vista da questo punto panoramico è grandiosa, e spazia dal Gruppo dell’Ortles-Cevedale all’Adamello, fino alle più lontane cime. Una menzione particolare meritano i ghiacciai più vicini: oltre al Ghiacciaio dell’Alpe Sud, appena percorso, circondano la vetta i Ghiacciai Sobretta (Nordest e Nordovest) e Profa. Sul versante opposto della Valle di Gavia, spiccano il Pizzo Tresero con l’omonimo ghiacciaio sottostante e l’enorme bacino dei Ghiacciai Punta Pedranzini e Dosegù, dominati dalla Punta S. Matteo. Più distante, verso sud, il Corno dei Tre Signori con il Ghiacciaio della Sforzellina.
La discesa si effettua lungo lo stesso itinerario della salita. Materiale
Normale dotazione alpinistica da ghiacciaio. Cartografia
Le guide di ALP – escursionismo
Ghiacciai da scoprire.
www.cdavivalda.it Difficoltà
Si tratta di un percorso in  gran parte escursionistico,  che prevede però un tratto  su ghiacciaio e cresta nella parte finale. Sebbene il ghiacciaio  non presenti difficoltà o pericoli, è necessaria l’adeguata attrezzatura (corda, piccozza, ramponi) e preparazione alpinistica, o l’accompagnamento di una guida alpina.




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04/05/2010 roberto gariboldi
Al Monte Sobretta non si accede anche da Santa Caterina Valfurva con gli impianti di risalita, fino a quota 2800 (in estate) ? Oppure da Ponte dell'Alpe e' l'unica via percorribile (sempre in estate) ? Grazie
01/09/2008 Agrati Roberto Mario
Ciao a tutti,la salita é molto bella con il passaggio però sulle creste. Ovviamente non si può escludere che del "pericolo" ci possa essere come tutte le salite, e se non si é dei superman é sempre lecito essere prudenti. La grossa pecca é l'assoluta mancanza di segnalazione del "sentiero" fermo restando che io non abbia aperto una nuova via al Sobretta.Con i compagni di salita abbiamo deciso la volta prossima di segnare il sentiero con un pallino di colore (?) con bombolette spray e credo che molti ci ringrazieranno!Vale comunque la pena salirci (sabato era una giornata splendida) per la via delle creste e per lo spettacolo della vista dalla cima.La discesa invece dalla parte del vallone, un pochino noiosa ma non si può scegliere sempre le discese come si vuole. Qui esistono segnalazione con ometti creati da mani intelligenti di persone intelligenti (anche qui assenza di segnavia).Nota: la nostra ascesa é stata in occasione dei 40 anni della posa della croce alla cima da parte sempre di noi reduci del lontano 1968 di noi giovani (di allora) oratoriani di Brugherio (Milano)
05/09/2002 Mattia Giussani
Itinerario veramente spettacolare soprattutto nella parte finale. Dalla vetta si gode una scorcio a 360° sul gruppo dell'Ortles. La salita non presenta difficoltà per le persone allenate.
29/07/2002 Carloni Luca
1) Non si capisce cosa si intende con assenza di grossi crepacci. Ci sono o non ci sono crepacci nei quali si possa cadere? Se non ci sono, perché consigliare la corda e addirittura la guida alpina? La pendenza è infatti assai ridotta.2) C'è un itinerario che evita il ghiacciaio e attraverso qualche nevaio (così almeno lo scorso anno, cioè estate 2001)conduce a una selletta della cresta sulla sinistra idrografica (a destra di chi sale fronte alla vetta). Dalla selletta (vista abbastanza vertiginosa sulle placche ghiacciate dei Molerbi) si raggiunge facilmente la vetta, un po' troppo larga.Interessante dalla vetta, fra le altre cose canoniche, è la vista dall'alto della frana di Val Pola (l'itinerario è descritto in modo affidabile nella guida di N.Canetta dedicata al Sobretta)
Bellezza
Autore scheda
Luca Arzuffi
Versante
sud
Dislivello salita
1000m
Dislivello discesa
1000m
Quota
3296m
Difficoltà
Difficile
Orario
salita 4 ore, discesa 2.30 ore
Periodo
Da luglio ad agosto
Frequentazione
Media

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