Marco Bernini
Bellezza
Primi salitori
A. Bultel, J. Ginat, P. Grenier, S. Troussier, Jacques Perrier, J.P. Moron, P. Martinez 1977. Prima libera: Patrick Berhault, 1980
Autore scheda
Marco Bernini
Versante
Sud
Lunghezza dislivello
320m
Quota
1000m
Difficoltà
6c+/AO, 7b+
Periodo
Primavera ed autunno. Les Gorges du Verdon si trovano su un altopiano a quasi 1000m: in piena estate può fare troppo caldo, mentre a fine ottobre può già fare troppo freddo.

Percorso



Un autentica via classica, un viaggio nella storia dell'arrampicata, un capolavoro aperto da Jacques "Pschitt" Perrier nel settore Escales. La via sale in diagonale verso destra e finisce sulle ultra lisce ed esposte placche accanto al Belvedere de la Carelle, attraverso la celebre Bombé strapiombo che è stato finalmente liberato da niente meno che Patrick Berhault nel 1980. All'epoca Pichenibule era una delle vie in libera più difficili in assoluto e nel corso degli anni non ha perso niente della sua reputazione. Il passaggio chiave di 7b+ può essere facilmente superato in artificiale (A0), portando la via ad un più moderato 6c+
Accesso generale
Da Nizza seguire la N85 per Castellane, da qui prendere la D952 per La Palud. Prima del paese svoltare a sinistra sulla D23, la panoramica Route des Cretes, che porta su al Belvedere de la Carelle e le vie. Accesso
Calate:
A) Dal Belvédère de la Carelle raggiungere le calate del settore Dalles Grises, scendere al Jardin des Ecureuils, reperire un’evidente traccia in discesa in mezzo agli alberi sino ad una catena, con altre 3 doppie si è alla base della parete, alla partenza del “Pilier des Ecureuils”. Scendere un po’ e seguire verso sinistra la parete per circa 200m aggirando un risalto sul quale poi si sale, cengia di partenza. L’attacco è in una conca su un pilastro all’estrema destra della cengia.

B) Calarsi per le doppie di Ticket Danger sino alla grande cengia, traversare per traccia a DX, faccia alla parete, sino a reperire sul bordo della cengia un’ultima calata (50m) che porta a terra. Seguire al meglio la parete, tracce, verso Dx superando una grottone, poi tutto come sopra. Itinerario
L1: roccia non perfetta ma ripulita dalle ripetizioni, 5c sosta a destra in un grottino.
L2: traverso a Dx e pilastrino, attenzione al tiraggio delle corde, 6a.
L3: seguire la bella fessura/diedro, 6a.
L4: come sopra ma più facile, 5c, e si arriva al Jardin des Ecureuils.
L5: si sale il primo tiro di “Afin que nul ne meure”, all’estrema SX del Jardin, traversino e fessura, 5c patinato, arrivati alla sosta la si salta e si traversa pochi metri a Sx, sotto l’alberello, sino ad una sosta su due ancoraggi non collegati.
L6: salire pochi metri e traversare a Sx, girare lo spigolo continuare in traverso su facile placca a gocce sino ad entrare in un diedro/canale, spit in alto all’imbocco del diedro/canale, salirlo pochi metri, sosta su pulpito 2 m a Sx, 5c.
L7: seguire gli spit color acciaio sopra la sosta, traversare ascendendo a SX tralasciando quelli che salgono diritti color bronzo (Agorgeamoclès, 6c). Bella arrampicata, su buchi, un po’ da intuire, 6a+.
L8: spostarsi a Sx pochi metri, ancora diritti poi traversare a Sx ad un diedro, salirlo e superare un tettino, 6b. Utile evventualmente un nut piccolo nel diedro.
L9: seguire gli spits di sinistra (quelli sulla verticale sono de “Lex Rideaux de Gwendal, 6c+), si traversa (ancora?!) sotto un bombè, poi per lame e cannalure si arriva al terrazzino di sosta, tiro duro e continuo in libera 6c+ e 6b+ obbl. salvo l’uso di qualche micro-nuts e frendini, un paio di Cliff in caso che...non disperate qui sono facili da usare, lo spit non è lontano e si è nel vuoto più assoluto. In questo caso l’obbl. non supera il 6a/b & A1, utili le staffe. Servono 13/14 rinvii.
L10: 3 m a Sx, poi diritti in un diedrino ed ancora in traverso su lama e gocce, utile un friend medio, 6a+. sosta nel vuoto. Tiro corto possibile concatenarlo con il seguente, allungando i rinvii.
L11: si è ora sotto il famoso Bombè di Pichnibule, 7b+ ma facilmente superabile in A0, uscita un po’ ostica e sosta sospesa nel vuoto più assoluto, con tutto il Verdon sotto il sedere.
L12: salire sulla verticale, primo spit un po’ alto ma i buchi sono tanti e grossi, un passo  difficile poi tutto cannalure e muro a buchi, spits distanziati, 50 m, 5c/6a. (questo tiro è stato richiodato recentemente). Materiale

15 rinvii, fettuce. Friends e nuts posso venir utili, ma non indispensabili, soprattutto nei primi tiri.

Note
Data la presenza quasi costante di gente sul Jardin des Ecureuils con il conseguente pericolo di caduta pietre proprio sulla direttiva d’uscita del 4° tiro della parte bassa Pichenibule l’opzione è quella di scalare i 3 tiri iniziali del “Pilier des Ecureuils”: 6b+; 6a; 6b...(5c a Sx).

Dato l’andamento obliquo non sono possibili scappatoie salvo calarsi, alla 5^ sosta, lungo “Les rideaux…” ed arrivati ad una esile cengia traversare.

- Portfolio Simon Conseil Cartografia
"Escalade au Verdon" by P. Légier, F. Ristori e A. Jamin




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Primi salitori
A. Bultel, J. Ginat, P. Grenier, S. Troussier, Jacques Perrier, J.P. Moron, P. Martinez 1977. Prima libera: Patrick Berhault, 1980
Autore scheda
Marco Bernini
Versante
Sud
Lunghezza dislivello
320m
Quota
1000m
Difficoltà
6c+/AO, 7b+
Periodo
Primavera ed autunno. Les Gorges du Verdon si trovano su un altopiano a quasi 1000m: in piena estate può fare troppo caldo, mentre a fine ottobre può già fare troppo freddo.

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