Schwalbenschwanz - Marmolada d'Ombretta

Planetmountain
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Schwalbenschwanz
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
L. Rieser, R. Schiestl nel 1978
Autore scheda
Planetmountain
Versante
Sud
Lunghezza dislivello
750m (19 tiri)
Quota
3247m
Difficoltà
6
Difficoltà obbligatoria
6

Percorso



La Schwalbenschwanz, ovvero la via “Coda di rondine”, parte a destra della Don Quixote, con cui condivide il bel stile d’arrampicata su solide e levigate placche. E, come la sua vicina, offre una progressione “intelligente” e divertente sempre ricercando la strada migliore per salire. Nella parte bassa, la via si distingue per il caratteristico foro che consente l’attraversamento della fascia di tetti sottostante la cengia mediana. Mentre la parte superiore si snoda a cavallo, ora da un lato ora dall’altro, di una striatura nera. Con bellissima arrampicata in placca, ci s’immette così nel lungo ed inclinato camino terminale posto a destra del pilastro e della nera striscia formata dalla caduta d’acqua. Senz’altro Schwalbenschwanz è da consigliare come una delle vie più belle e divertenti di tutta la Sud.
Accesso generale
Percorsi stradali- per l’A22 Modena-Brennero: uscire ad Ora (BZ); percorrere la Val di Fiemme fino a Predazzo, quindi, per la Val di Fassa, raggiungere Canazei. Proseguire quindi per la strada del Passo Fedaia e, superato il Passo, scendere fino a Malga Ciapela. - per la Val Cordevole: da Agordo si prosegue per Cencenighe, Alleghe e Caprile, quindi in breve per la strada del P.sso Fedaia si raggiunge Malga Ciapela.AvvicinamentoDal parcheggio di Malga Ciapela, con il sentiero n. 610, si raggiunge il Rifugio Onorato Falier (2080 m.), posto ai piedi della parete Sud della Marmolada (ore 1,15 da Malga Ciapela).Per le vie su Punta Penia, dal Rif. Falier si prosegue sempre con il segnavia 610 fino all Rif. Contrin (2016 m) posto alla confluenza tra la Val Contrin e la Val Rosalia. Accesso
Dal Rif. Falier si segue il segnavia 610 lasciando il sentiero quando, all'altezza di stretti tornanti, si dirige decisamente verso il Passo d'Ombretta (Ovest); si traversa per prati, in leggera salita a destra (Est), fino ad una rampa che sale le rocce dello zoccolo alla base della parete e quindi raggiunge il facile canalino obliquo d'attacco. (circa 1 h dal Rif. Falier). Discesa
2 doppie da 50 m. fino al ghiacciaio, quindi per le piste da sci si raggiunge la stazione intermedia della funivia di Malga Ciapela. Materiale
2 corde da 50 m, chiodi, protezioni veloci (friends, nut ecc.) Note
I gradi riportati sul disegno sono in linea con le guide già pubblicate da Maurizio Giordani e Heinz Mariacher.




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05/07/2010 Fabrizio Della Rossa
L'ho tentata intorno al 20 di giugno e ne esco con prezioso consiglio: x chi ci tenga a provare il passaggio per il buco (e in che altra via senò), andare a farla quando nn cè neve sopra che io l'ho trovato intasato di ghiaccio. Cmq io l'arrampicata nei camini sottostanti l'ho trovata piacevole.
08/09/2009 luca n struca
Fatta in questa strana estate...placche eccezionali meno i tortuosi camini e diedrini che prevalgono in via.Abbiamo trovato utili alcuni friend piccoli e schivato un bel temporale.Personalmente preferisco altre vie della fantastica sud,cmq da fare.
15/02/2005 Ceruti Massimo
Era la prima volta che mi accostavo alla Marmolada e nonostante avessi fatto tiri più duri nelle occidentali, mi ha dato parecchio filo da torcere. Purtroppo abbiamo sbagliato tutto tempi e sottovalutazione delle difficoltà. ci siamo fermati nella parte bassa all'altezza del buco. La relazione di Giordani è comunque sottovalutata, sono più propenso a riconoscere più attendibile quella di dinoia. I camini bagnati nella parte inferiore mi sembrano un pò più impegnativi del 4° 5° grado segnalato. Comunque via di grande respiro in un ambiente unico. Bisogna andarci ben preparati
22/09/2004 Beppe Ballico
Bella via, concordo che i tiri veramente entusiasmanti sono pochi e i restanti nei camini/diedri sono molto faticosi. Il superamento del buco con sasso incastrato mi ha dato parecchio filo da torcere. Il tetto dove dicono di passarci sotto e superarlo nel bordo sinistro, lo abbiamo superato direttamente, a mio avviso molto più comodo per evitare il forte attrito delle corde (passaggio di 6+). Per chi in questo periodo volesse ripetere la via, consiglio dopo la prima doppia di discesa, di dirigersi verso destra (faccia a valle) e prendere delle altre calate con moschettone che depositano oltre i numerosi crepacci.