Johanova - Mangart

Erik Svab
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Johanova: Nella foto un particolare della Nord del Piccolo Mangart di Coritenza
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Filip Bence, Peter Podgornik, Erik Svab 19 agosto 2000
Autore scheda
Erik Svab

Percorso



Si tratta della traversata della parete Nord del Piccolo Mangart di Coritenza che sfrutta alcune lunghezze delle vie già esistenti congiungendole con interi pezzi nuovi. La via inizia con i primi tiri dello Spigolo Nord (Gilberti) sull’estrema sinistra della parete, passa poi la Direttissima e il Mec (La Spada) per prendere il famoso traverso del diedro Cozzolino che segue per tre tiri, e obliqua poi verso destra per raggiungere la cengia mediana della parete Nord che segue per alcuni tiri, taglia le vie K2 special e Pilastro Nord (Via Piussi) e prende i tiri più difficili della via Lotos, traversa ancora fino all’anfiteatro dove passa la via Zidinja per congiungersi finalmente alla classica Floreanini di cui si segue gli ultimi tiri fino all’uscita all’estrema destra della parete Nord del PMC.

La via tocca 17 delle vie della parete e offre un’arrampicata nella grande tradizione classica ma non disdegnando difficoltà ‘moderne’, su roccia buona nella maggior parte del percorso. Sulla via sono rimasti 3 chiodi normali e qualche cordino. Per la ripetizione necessitano circa 15 chiodi normali (soprattutto a U e LA), nuts, friend e qualche cordino. Fare attenzione se ci sono altre cordate sulla parete, visto che si traversa a volte per cenge con detriti. Per gli amanti delle grandi pareti è sicuramente un obiettivo da non perdere.
Accesso generale
Da Tarvisio verso la Slovenia e fino ai laghi di Fusine. Si parcheggia al lago Superiore da dove si segue prima la strada sterrata e poi il sentiero che passando per l’Alpe Vecchia porta alla base della parete in circa 2 ore. Accesso
Dalla forcella di uscita della via Floreanini si sale in cima al PMC e si scende dall’altra parte fino al bivacco CAI Tarvisio alla Forcella Sagherza (9 posti con coperte). Da qui si segue in discesa la ferrata Via della Vita (a tratti molto esposta) e in circa 4 ore si torna al lago. Materiale
In via sono rimasti 3 chiodi normali. Portare 15 chiodi, nut, friend e 2 corde da 60m. Note
La via è stata dedicata a Janez Jeglic, qui ritratto, scomparso nel 1997 sul Nuptse in Himalaya




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Filip Bence, Peter Podgornik, Erik Svab 19 agosto 2000
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Erik Svab

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