Francesco Salvaterra, Guida Alpina
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Il Male di Vivere: La parete est della Cima Presanella e il Monte Bianco di Presanella.
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Paolo Baroldi, Francesco Salvaterra, Alessio Tait 2-3 giugno 2015
Autore scheda
Francesco Salvaterra, Guida Alpina
Versante
Est
Lunghezza dislivello
300m
Quota
3368m
Difficoltà
45° M 7a+ (VIII+) R3

Percorso



Via tradizionale in ambiente severo, roccia generalmente ottima e arrampicata spesso atletica in fessura. Una delle vie classiche più dure del gruppo.

Storia: Gli apritori il primo giorno hanno fatto l'avvicinamento e scalato 4 tiri fino a un piccolo terrazzo dove hanno bivaccato. Il giorno successivo hanno continuato in vetta e sono scesi in doppia dall'itinerario. Tutti i chiodi usati sono stati lasciati, dieci in totale. I primi salutori hanno aperto i due tiri più duri con dei resting, la libera è stata fatta dal secondo di cordata e manca la prima rotpunkt.
Accesso
Dal rifugio Segantini prendere il sentiero per la Bocchetta del Monte Nero, dopo aver attraversato il torrente conviene abbandonare il sentiero (che sale lo spigolo della morena) per imboccare sulla destra il fondo della valle in direzione bocca d'Amola. Giunti sotto la parete est della Presanella, salire il pendio nevoso a sinistra (l'inizio del Colouir Martina) puntando l'evidente pilastro più verticale del monte Bianco di Presanella. Superare la terminale alla meno peggio e per roccette (II°) e terreno misto portarsi alla base della parete. L'attacco è segnalato da un chiodo con cordino posto sulla sinistra di una cengia. Partire presto perchè due ore dopo l'alba il canale può scaricare. Due o tre ore dal Rifugio Segantini. Discesa
In corda doppia dalla via (+ tre doppie laterali al canale). Oppure lungo la via normale alla Presanella dalla bocchetta del Monte Nero. Materiale
2-3 TCUs, doppia serie di cams al #2, un #3, stoppers, alcuni chiodi. Note
Il canale di accesso è soggetto al pericolo di scariche, la parete è sicura. Partire presto in modo da essere all'attacco della via prima che il canale cominci a scaricare. La via si può fare tranquillamente in giornata. Se si fanno le doppie si può lasciare alla base scarponi e materiale da neve.

Inoltre, i primi salitori fanno notare che sarebbe possibile partire più in basso, a destra della via Gian e Gian, per salire due tiri indipendenti e raggiungere quindi i tiri alti della via Il Male di Vivere.





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Bellezza
Primi salitori
Paolo Baroldi, Francesco Salvaterra, Alessio Tait 2-3 giugno 2015
Autore scheda
Francesco Salvaterra, Guida Alpina
Versante
Est
Lunghezza dislivello
300m
Quota
3368m
Difficoltà
45° M 7a+ (VIII+) R3

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