Massimo Esposito
Bellezza
Primi salitori
Sikonja Vrankar 1979 (in parte salita da G. Ramani & Co nel 1978, che uscirono a destra e chiamarono la via Grande Rampa)
Autore scheda
Massimo Esposito
Difficoltà
VI
Difficoltà obbligatoria
V

Percorso



Si tratta della via più facile aperta sulla parete. Supera nel punto più accessibile la placconata a destra degli strapiombi fra giallo e grigio e la zona boscosa molto vicino alle doppie. La sosta del primo tiro viene fatta su una grande terrazza dove si effettua l’ultima doppia e dove partono a sinistra e diritti diverse vie più impegnative. La via Medo invece va a destra in traverso per poi salire diritta fin alla cengia delle doppie e con un ultimo tratto fino al prato sommitale, unica via che lo fa.
Accesso
Dal campeggio ritornare sulla strada principale e seguirla verso destra fino a un ponte. Passato il ponte salire verso la parete per un sentierino che porta in circa 15 minuti alla base del grottone. Risalire il ghiaione oltrepassando i tetti fin al diedrino un poco nascosto dalle erbe dell’attacco. Subito dopo l’attacco il sentierino diventa molto meno evidente. Itinerario
L1: 20m, II IV salire il diedrino e continuare per la placca, superando uno strapiombino con fessura. Lo strapiombo seguente si aggira a sinistra traversando poi alla sosta su comodo terrazzo con mega catena. Tiro un poco marcio e con poche protezioni.
L2: 30m,  V+ V all’estremità destra del terrazzo salire uno spigolino un paio di metri fin che è possibile attraversare per 15 metri a destra passando gli spit di un paio di vie moderne. Dove la cengia finisce presso 2 spit, uno senza piastrina, salire diritti e poi andare a destra in un diedro sopra il quale ancora a destra verso un albero dietro il quale si sosta.
L3: 30m, V+ Vi- andare a destra fino arrivare ad un diedro con placca. Salirlo verso sinistra e poi superare il diedrino (stare a destra) ad un terrazzino. Sopra il quale un pilastrino (passo lungo) permette di raggiungere la fessura soprastante alla cui fine si traversa a sinistra alla sosta.
L4: 30m V VI IV V+ un poco a sinistra della sosta per placca al diedrino strapiombante alla cui fine segue una zona più facile che porta alla fessura finale (a sinistra la cengia con le doppie a pochi metri) che si supera fino alla catena e all’alto piano.
Discesa

Andando a sinistra per sentiero si raggiunge evidentemente il settore Babna e seguendo le tracce si torna al paese. Oppure calarsi alla cengia con una doppia di 10 metri. Da qui con 2 corde conviene scendere le doppie con il grande anellone: 25m (possibile intermedia), 50m (possibile intermedia con grande pendolo), arrivando alla terrazza del primo tiro. 30m a terra. Se si ha una corda sola meglio usare però la sequenza di calate di Spargelj direkt, via sportiva che si trova 5 metri a sinistra del grande anellone. Materiale
12 rinvii, cordini, 1 corda da 70m o meglio 2 da 50m. 1 friend 3 camalot eventuale. Note
La via è interamente chiodata a fix da 10 e in più ci sono ancora i chiodi dei primi primi salitori, un unico passo è lungo e può esser utile se si è al limite sul V+ avere un friend 3 camalot.




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Primi salitori
Sikonja Vrankar 1979 (in parte salita da G. Ramani & Co nel 1978, che uscirono a destra e chiamarono la via Grande Rampa)
Autore scheda
Massimo Esposito
Difficoltà
VI
Difficoltà obbligatoria
V

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