Tuttavita - Torre Laura

Riccardo Donó
Bellezza
Primi salitori
Alex Pivirotto, Letizia Donó, Riccardo Donó, 27 agosto 2016
Autore scheda
Riccardo Donó
Versante
Sud
Lunghezza dislivello
355m
Quota
2420m
Difficoltà
IV+/V con 10 metri di VI

Percorso



Lo sperone sud della Torre Laura si contraddistingue, da est, per la sua forma sommitale simile al profilo di un volto umano. Da sud, invece, diventa difficile distinguerne la forma che appare peró in tutta la sua bellezza non appena ci si avvicina all'attacco. La parte sommitale ricorda il tagliamare di una nave, ed appare ancora più affilato dello spigolo giallo. La roccia é eccezionale in tutta la via, anche se necessita ancora di un pó di pulizia. La via é completamente attrezzata - anche nelle soste - a spit, con tutti i passaggi difficili ben protetti. É tuttavia possibile integrare con protezioni veloci (friend) sebbene non indispensabile.

La via si presenta nel complesso sostenuta, con passaggi delicati ed un tiro (il decimo) difficile e tecnico.
Accesso generale
Raggiungere Pian dei Buoi, Lozzo di Cadore, Dolomiti. Accesso
Dal parcheggio del Pian dei Buoi si segue il sentiero n.28 per il Rifugio Ciareido. Poco prima del rifugio, prendere a sinistra il sentiero n.272 direzione Rifugio Bajon. Dopo circa 160 metri, abbandonare il sentiero e salire a destra per sentiero verso Forcella San Pietro/ Pupo (bolli rossi). Dopo circa 30 minuti, in corrispondenza del grande diedro che taglia l'avancorpo della torre Laura, uscire dal sentiero e salire a destra seguendo ometti e indicazione della via su masso. Dopo circa 100 metri, altri ometti e spit in parete segnalano l'attacco della via. Da rif. Ciareido 30 min. Itinerario
L1: Si attacca in verticale per roccia articolata ma compatta. Sosta comoda verso sinistra della verticale. 35 m.; IV+; 8 fix; 2 fix-sosta
L2:
In verticale per canale (ch destra) puntanto a soprastante placca. Proseguire diritti verso il tetto, delimitato a sinistra da marcata fessura camino. Superare la fessura con passaggio atletico ed esposto, per poi traslare a destra con altro passaggio delicato ed esposto. Proseguire poi in verticale fino ad una comoda sosta alla base di un camino canale. 35 m; IV+ sostenuto, passo V-; 7 fix, 1 ch; 2 fix-sosta
L3: Seguire il facile camino canale per 10 metri, per poi abbandonarlo salendo a destra per placche, poi in verticale per fessura, con sosta leggermente a sinistra.
30 m; IV+ sostenuto; 7 fix; 2 fix-sosta
L4: Dalla sosta salire in verticale seguendo l'evidente iniziale fessura. Dopo circa 20 metri, la placca diviene leggermente aggettante e con pochi appigli. Superare un delicato passaggio e proseguire, sempre per verticale, con passaggi delicati fino a comoda sosta su terrazza erbosa. 35 m; IV+, poi V-; 6 fix; 2 fix-sosta
L5: Dalla sosta, traversare a sinistra il grosso gendarme e poi in verticale per parete. 30 m.; IV+; 7 fix; 2 fix-sosta
L6: Dalla sosta procedere in verticale seguendo il facile spigolo. 30 m.; III; 2 fix; 1 fix + spuntone
L7: Aggirare il profondo canale a sinistra seguendo il logico passaggio, fino a trovarsi di fronte a parete leggermente aggettante e separata da canale di circa m.1. 10 m.; 2 fix-sosta
L8: Tiro sostenuto. Attaccare con decisione la parete, con difficili ed atletici passaggi. Dopo circa 15 m., attaccare la fessura a sinistra e poi in verticale fino a sosta. 35 m.; V, poi IV; 6 fix; 2 fix-sosta
L9: Salire in verticale per circa 15m, successivamente in obliquo verso sx fino a giungere ad una zona di sfasciumi che si attraversano piuttosto agevolmente fino alla base della torre sommitale, laddove iniziano i tiri finali. 55 m.; V, IV+, poi I (20 m.); 5 fix; 1 fix e 1 ch. In sosta.
L10: Tiro sostenuto. In verticale puntando ad evidente fessura strapiombante gialla. Vincere un breve camino (cordone a sx) per poi attaccare con decisione la fessura. Poco prima della fine della stessa, iniziare a traversare a sinistra ed in obliquo per placca, fino alla sosta. 40 m.; V, poi VI; 6 fix, 1ch; 2 fix-sosta
L11: Dalla sosta a sinistra e poi per fessura, che si segue obliquando verso destra. Al termine della fessura, riportarsi verso sinistra e quindi attaccare in verticale la placca, fino a giungere alla vetta. In vetta, libro di via. 30 m.; V, poi IV; 5 fix; 2 fix-sosta
Discesa
Dalla sosta finale scendere in doppia per 55 m. fino alla base della torre, oppure per 28m fimo alla sosta del 10^ tiro e con seconda doppia da 30m fino alla base della torre.
Dalla base, puntando ad Ovest (direzione Pupo) per cengia orizzontale (ometti) per 30 m. fino a fix per eventuale calata (15 m.) oppure per facili rocce (I grado) in arrampicata fino ad entrare in un canale. Lo si abbandona subito camminando verso Ovest (direzione Pupo) per 20 m. fino a successivo ancoraggio per doppia con due fix ( spezzone verde).
Doppia da 20 m. fino alla cengia (ometti) da seguire in direzione Ovest (Pupo). Dopo 30 m. corda fissa al termine della quale si deve raggiungere l'evidente forcella, sulla sinistra, per poi scendere a Forcella San Pietro per ghiaie (percorso libero), e da lì alla diramazione per l'attacco della via.
Ore 1,30/2 dalla vetta.
Materiale
NDA, più qualche friend medio per eventuali integrazioni. Necessarie due corde da 60 metri
Note
Roccia: eccezionale, anche se necessita ancora di un po' di pulizia in alcuni tratti
Punti di appoggio: Rifugio Ciareido, Rifugio Bajon Cartografia
Cartine: Tabacco foglio 017 (Dolomiti di Auronzo e del Comelico) scala 1:25.000




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Primi salitori
Alex Pivirotto, Letizia Donó, Riccardo Donó, 27 agosto 2016
Autore scheda
Riccardo Donó
Versante
Sud
Lunghezza dislivello
355m
Quota
2420m
Difficoltà
IV+/V con 10 metri di VI

Percorso



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