Vetta del K2 per Nives Meroi e Romano Benet

Il 26/07 Nives Meroi e Romano Benet hanno raggiunto la vetta del K2 8611m (Himalaya, Karakorum).
K2, spedizione Nives Meroi, Romano Benet, Mario Cedolin, Roberto Alloi

E' successo stamattina alle 13,00 (ora pakistana): Romano Benet e Nives Meroi sono arrivati in vetta al K2. Da soli sono sbucati in cima agli 8611m più famosi dell'alpinismo (non solo italiano). Ancora, e come sempre, solo loro due insieme sulla cima di un Ottomila. Ce l'hanno fatta Nives e Romano, alla loro terza volta sulla montagna “viva”. Dopo quel 1994 che ha segnato il loro esordio di “coppia” degli 8000, proprio sul K2, con la nuova via da nord che si è arrestata (per impraticabilità del “terreno” a un centinaio di metri d'aria dalla cima. E dopo quel 2004 che li aveva visti (sempre da nord) tentare il lato più ostico della Grande montagna.

Ci sono riusciti ora, dunque. Al loro terzo giro sul Chogori, salendo lo Sperone Abruzzi, la storica prima via degli italiani. Ce l'hanno fatta all'ultimo, con un vero e proprio blitz giunto quasi a tempo scaduto. Dopo le immancabili giornate di brutto tempo che hanno rallentato, e poi fermato, questi interminabili giorni della spedizione. Dopo che la bufera aveva impazzato sui fianchi del K2 “mangiando” molte delle tende dei campi alti.

Sono arrivati da soli, dopo che, una dopo l'altra, le tre cordate americane impegnate con loro sulla montagna si erano ritirate. E dopo che anche i loro compagni di avventura, Mario Cedolin e Roberto Alloi, erano stati costretti a scendere. Ora Romano e Nives sono già tornati al Campo 4 da dove sono partiti stanotte per il loro tentativo. Poi, domani, affronteranno il lungo ritorno al Campo base.

E' la prima vetta del K2 dal 2004. E' la prima volta che la vetta del K2 si apre a qualcuno dall'anno del 50° anniversario della prima salita, quando la seconda montagna per altezza della terra concesse (inaspettatamente) una finestra di bel tempo per un piccolo record di salite. E' toccato a Nives e Romano rompere l'incantesimo, anzi forse il K2 li ha guardati anche con un po' d'affetto questo volta. Pensiamo al loro sorriso (dev'essere immenso). Inshallah, avrà sicuramente pensato Nives… Che non vuol dire proprio "era ora". A proposito, incidentalmente è il loro nono Ottomila di coppia, con il Dhaulagiri il secondo dell'anno.


NIVES E ROMANO SULLA VETTA DEL K2!
di Leila Meroi

Ragazzi, siamo in cima! Notizie frammentarie dal lontano Pakistan. Un susseguirsi di telefonate, conferme, dubbi, emozioni sospese come la vita a 8000 metri. Ma andiamo per ordine... Nives e Romano sono partiti il giorno 23 dal CB; arrivati al C1 (6400 m) l'indomani si sono spostati al C2 (7200 m) e il 25 hanno posizionato il campo al C3 (7800 m c.ca). Alle 2:00 a.m. la partenza e, in 11 ore solamente, il raggiungimento di un sogno: la vetta del K2!

Erano circa le 13 ora locale quando al CB Mario e Roberto hanno sentito gracchiare la radio… cima, cima. Tre secondi di vita e il walkie non ha concesso compromessi. Una seconda comunicazione alle 16 quando, arrivati al C4, Nives e Roman hanno potuto recuperare un paio di batterie di scorta e dare la comunicazione definitiva. Un sospiro di sollievo e la certezza di una vetta, ammirata ed agognata. La realizzazione di un obiettivo perseguito dal 1991. Ora si trovano a 7800 m, ove trascorreranno la notte. Tuttavia siamo ancora a metà dell'opera e

K2, spedizione Nives Meroi, Romano Benet, Mario Cedolin, Roberto Alloi

Nives e Romano lo sanno bene: è necessario mantenere viva la concentrazione e stringere i denti il più possibile in modo tale da scendere rapidamente al CB e lasciarsi finalmente alle spalle i pericoli che la discesa comporta. Domani il tempo dovrebbe reggere e permettere loro di procedere abbastanza velocemente. Inoltre sembra che Mario e Roberto si stiano attrezzando per andare ad accogliere i loro compagni il più in alto possibile. E, solo allora, il meritato riposo.

Un'impresa d'altri tempi. Due persone comuni, marito e moglie, due amanti della montagna, due non-professionisti che, armati unicamente della loro stessa passione e dei pochi mezzi a disposizione, sono riusciti in breve tempo a concretizzare un sogno. E poi Nives, magnifica, incoronata con questo gesto la prima donna italiana a raggiungere la vetta del K2, quella che lei stessa è solita definire “la Montagna per Eccellenza”.

Non è stata cosa facile, lo sappiamo, la salita del K2. Completamente soli in parete, hanno lottato sin dall'inizio contro la fatica, le insidie, la sfortuna, lo scoramento. Ma alla fine ciò che è prevalso è stato quel sentimento umano di speranza e di volontà che ha detto loro: “muoviti, questa è la tua occasione”. E così siamo a nove. Nove cime da 8000 metri assaporate, una ad una, all'insegna di uno stile puro, leggero, non ricorrendo all'ausilio di ossigeno supplementare, a corde o campi fissi, all'aiuto dei portatori d'alta quota. Una storia romantica di due eroi romantici. Il resto ce lo racconteranno loro stessi.

“Non la forza, ma la costanza di un alto sentimento fa gli uomini superiori” (F.Nietzche)

Leila Meroi


tutto il diario della spedizione su: nives.alpinizem.net


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Nelle foto: Il K2; salita al Campo 1 (ph arch. Benet-Meroi)


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