Mur del Pisciadù, cascata di ghiaccio in Dolomiti per i cugini Baumgartner

Sul Mur del Pisciadù (Sella, Dolomiti) Manuel Baumgartner e Martin Baumgartner hanno salito Mur del Pisciadù Eisfall, una cascata di ghiaccio con difficoltà attorno a V+/M6/WI6.
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Manuel Baumgartner e Martin Baumgärtner il 30/12/2015 durante la probabile prima salita del Mur del Pisciadù Eisfall (V+/M6/WI6), Sella, Dolomiti.
Manuel Baumgartner
Il 30/12/2015 Manuel Baumgartner e suo cugino Martin Baumgartner hanno effettuato la probabile prima salita di una cascata di ghiaccio sul Mur del Pisciadù (Sella, Dolomiti). La via parte circa 20m a sinistra della famosa Oro e Carbone e segue i primi quattro tiri della via Schwarze Wand (Heinz Steinkötter, Vitty Frismon 1967) per raggiungere la colata di ghiaccio a metà parete. Durante la salita della via Schwarze Wand, ripetuta raramente in estate perché spesso bagnata, i due hanno aggiunto un chiodo soltanto e hanno utilizzato dei vecchi spit di sosta piantati in passato da ignoti. A confermare la bellezza e l’interesse per la nuova salita è il fatto che da fine dicembre la via è già stata ripetuta tre volte.


MUR DEL PISCIADU' EISFALL
di Manuel Baumgartner

È da due anni che non pensavo ad altro che salire l’evidente colata sul Mur del Pisciadù, ogni volta che mi trovavo in inverno al Passo Gardena la notavo subito.

Il 26 dicembre ho ripetuto la cascata Luianta a Colfosco e non ho resistito, sono salito fino alla parete per darci un’occhiata. Per me era chiaro che le condizioni erano adatte, anche se in verità il ghiaccio non si era formato come negli anni passati. Ma la roccia era asciutta e non faceva troppo freddo per arrampicare in libera. Così ho cercato un compagno motivato...mio cugino di secondo grado Martin è stato subito della partita. Così, il 30 dicembre, abbiamo raggiunto il Passo Gardena ed iniziato i lavori.

La via segue i primi quattro tiri della Schwarze Wand Führe, una via ripetuta di rado ed aperta nel 1967 da Heinz Steinkötter e Vitti Frismon. Abbiamo utilizzato le piccozze già sul primo tiro dove le difficoltà si attestano attorno al M5 e dove i vecchi chiodi sono da trattare con cautela. Il secondo tiro segue verso destra su roccia nera e perfetta per 30m. Anche qui ci sono dei vecchi chiodi, ma è possibile posizionare delle buone protezioni mobili. Il terzo tiro è un misto tra roccia e ghiaccio, con difficoltà attorno a V/M5. Il tratto chiave su roccia si trova invece sul quarto tiro, che segue una sottile fessura per raggiungere un tetto. Difficoltà di VI+ portano attraverso una piccola lingua di ghiaccio in sosta. Il quinto tiro porta verso sinistra su roccia facile sotto la frangia di ghiaccio, per poi attraversare e raggiungere il ghiaccio. Le sezioni su roccia possono essere protette bene con clessidre e Friends ed è qui che si abbandona la via Schwarze Wand.

La cascata di ghiaccio vera e propria è una delizia, e dall’inizio alla fine del tiro offre difficoltà di WI6. Alla fine della cascata abbiamo battezzato la via con un sorso di vino rosso e ci siamo goduti la meravigliosa serata prima di calarci lungo la via e raggiungere la base della parete.

L’intera via offre un’arrampicata molto varia in un'atmosfera fantastica. Tuttavia, non è assolutamente da sottovalutare.

Manuel Baumgartner ringrazia: Edelrid


TOPO: Mur del Pisciadù Eisfall, Dolomiti




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