Tra montagne e pareti d'Italia #1 - Via Asen all'Antimedale. Di Ivo Ferrari

Ivo Ferrari riprende il suo libero viaggio tra le pareti e le montagne d'Italia. Un viaggio tra cime e vie, arrampicata e alpinismo. Incontrando uomini e donne che hanno fatto, e ancora fanno, della passione dell'andar per montagne la loro vita. In questo primo appuntamento la via Asen all'Antimedale (Lecco) aperta da Claudio Cendali con il team Asen Park nella primavera 2012.
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Federica e Ivo Ferrari
archivio Ivo Ferrari
I lettori di planetmountain.com in questi anni hanno imparato a conoscere Ivo Ferrari, e il suo libero alpinismo. Quindi potrebbe sembrare "fuori tempo" presentarlo adesso all'inizio di questo suo nuovo viaggio di un percorso che in realtà non si è mai fermato. Non lo faremo. O meglio non vi elencheremo le sue tante prime salite, d'estate e d'inverno, da solo o in cordata. Insomma non vogliamo sottolineare il suo valore indiscusso di grande alpinista, tra l'altro premiato con il Pelmo d'oro e il Premio Marco Dalla Longa. Sono tutte cose vere e riconosciute. Vogliamo dire però che per noi Ivo Ferrari è anche, e forse soprattutto, altro. E' quel tipo d'alpinista, e d'uomo, che sa parlare con il cuore e al cuore degli alpinisti. Ivo è un innamorato della montagna e dell'alpinismo. E' uno che sa raccontare con semplicità, quasi con una sorta di candore, la sua continua ricerca di emozioni e sensazioni, la sua immensa voglia di vita e di montagne. Ivo ci piace perché sa dar conto di una passione che si fa vita. E sa dare senso al suo alpinismo andando aldilà delle difficoltà e delle "imprese" restituendogli un valore umano e possibile

Come prima
Come prima "uscita" di questo nuovo progetto, o meglio di questa vecchia idea, mi sembra giusto cominciare da casa, dalle pareti che vedo dalla finestra di casa... poi, se la meteo, se il Lavoro e se i compagni vecchi e nuovi mi aiuteranno, vorrei ripetere l'esperienza passata, girare in lungo e in largo la nostra meravigliosa Italia, in cerca di linee divenute classiche e dimenticate, vecchie e nuove, lunghe e corte. Ovviamente lo scopo principale, oltre che divertirmi arrampicando con le scarpette o gli scarponi ai piedi è "CONOSCERE" più persone possibile, conoscere ancora di più la Storia verticale della nostra Nazione, usanze e stili, Montagne e pareti... caldo e freddo. Spero con tutto il cuore di riuscire a "portarvi" con me, di legarmi con voie di stimolare le "idee".

Asen all'Antimedale
Ho sempre pensato che lì, nella parte destra dell'Antimedale, oltre alle storiche e vecchie vie, non si potesse creare più niente. Ho sempre pensato, ma come spesso capita, mi sbagliavo. La titubanza mi ha spesso tenuto lontano e, le poche volte che mi sono avvicinato, non mi sembrava granché! Poi il tempo si mette al brutto, piove per un giorno, un mese, quasi un anno... e le giornate in montagna diminuiscono drasticamente, le braccia si rilassano e la voglia aumenta. Sì! Quella voglia di arrampicare "vecchio" stile, con braccia e piedi, senza dovere tirare come uno scimpanzé (ne sono negato), quella voglia di salire verso l'alto con movimenti tecnici e spalmo di piedi... ecco che, mi ritorna in mente una "nuova" linea in grado di soddisfare la mia "voglia". Bisogna guardarla "diversamente", senza cercare subito la "perfezione", la bassa quota riempie la parete di vegetazione, e dal basso sembra impossibile poter salire. Ma i ragazzi sono stati veramente in gamba: hanno visto qualcosa di invisibile creando una bella e simpatica linea, che non è un'alternativa ad altre vie, è semplicemente la Via degli Asen.

Solo l'altro giorno mi trovavo su questi appigli con l'Amico Gerry, ed ora, mi sembra giusto portare e iniziare questo "nuovo" stimolo con la mamma dei miei bambini.

"Federica, vedrai, ti piacerà! poca forza e tanti bellissimi movimenti!"

Dopo due lunghezze lungo la via degli Istruttori, ci spostiamo verso il Pilastro Irene, una catena ci aiuta a salire velocemente lungo il prato verticale ricoperto da ghiaia e sassi di varia dimensione.

All'imbrago una decina di rinvii ed i piedi in scarpette risuolate recentemente. Si parte! La linea sale diritta verso il cielo che oggi è "stranamente" nuvoloso. Bellissimi movimenti per niente faticosi, chiodatura "giusta" rendono la progressione sicura quanto basta per essere sicuri. Forse troppo breve, soltanto tre lunghezze (più due della Di Marco), ma abbastanza per rispolverare il piacere.

Federica mi segue, ed io che ho imparato a conoscerla, capisco che "questa" è una via anche per chi non è malato di "fanatismo" da prestazione! L'ambiente è quello che conosco, ma visto da un angolazione diversa, leggermente più appartata! C'è gente in ferrata, vedo il "loro" salire lungo la strada artificiale, speriamo che non piova! Altrimenti lassù bisogna correre.

Al termine della via ci stringiamo la mano, strana cosa per due persone che vivono insieme, ma quasi un rito per chi va in Montagna! Una volta alla base, non ci resta che guardare all'insù, verso quel pezzo di roccia "scovato" da persone che avevano voglia di "scovare" e divertirsi, verso quel pezzo, unico pezzo libero tra prati verticali ricoperti di spine! BRAVI RAGAZZI, la Federica si è divertita!

Ivo Ferrari

VIA ASEN - ANTIMEDALE 3L VII- (obb. VI-)
Apritore: Claudio Cendali team Asen Park primavera 2012
150m dislivello della via
200m sviluppo
AVVICINAMENTO: Risalire i primi due tiri della Via Istruttori, una volta arrivati in sosta proseguire a destra per la cengia fino a raggiungere la nuova catena posta per l'accesso. Al termine della catena ha inizio la via.
ITINERARIO: L1 - (55m) Risalire per belle placche intervallate da cenge. Tiro molto lungo! Possibilità di spezzare il tiro a metà su comoda cengia (chiodo + friend 35m) Proseguendo invece fino alla sosta si raccomanda di allungare le protezioni. L2 - (40m) Traversare a sinistra e rimontare sopra il chiodo raggiungendo la clessidra con cordini. Vincere la placca tecnica (passo chiave VII-/A0 chiodo con cordino) per poi proseguire fino a raggiungere un sistema di fessure su roccia perfetta. Continuare seguendo da prima la grossa fessura verso sinistra per poi abbandonarla traversando completamente verso destra su placca a buchi. Da qui proseguire in fessura fino in sosta. L3 - (45m) Proseguire subito sopra la sosta seguendo gli evidenti spit e chiodi. Attenzione, in alcuni punti qualche sasso instabile. DISCESA: Lungo la via con comode calate oppure proseguendo (facendo estrema attenzione) ricollegandosi al sentiero di discesa delle vie dell'Antimedale. Via attrezzata a chiodi e spit. Soste attrezzate.
info via: http://www.asenpark.it



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