Kalymnos, l'arrampicata nell'isola che c'è

Nicoletta Costi e Nicola Noè ci raccontano come Kalymnos si presenti verso la fine di quest'estate del 2014. Un'isola fatta apposta per tutti i climbers del mondo.
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Arrampicare a Kalymnos: The Beach
Gianmaria Strinati

È il climax della giornata, la birra al tavolo con lo sguardo perso verso il tramonto che disegna il profilo di Telendos. Non c’è un tramonto che sia uguale ad un altro. Come i quadri ad un’esposizione.

È la stagione del caldo, della manica corta in piena notte in motorino, dell’acqua che ti attira magica e magnetica, dei lunghi e ripetuti bagni dopo la falesia.
Lo sciame chiassoso e festoso dei motorini ricorda che non c’è stagione morta per l’arrampicata sull’isola. Un avanti e indietro senza tregua di ragazze e ragazzi in abiti variopinti, sempre in due sulle selle accoglienti (quando non in tre se con cuccioli al seguito), zaino tra le gambe il guidatore, secondo zaino sulle spalle il passeggero e la corda nel sottosella. Un flash, questo rumore "incessante" ne echeggia un altro, famigliare, con gli stessi ingredienti di mare, spiagge e falesie … le long-tail boat a Phraa-Nang!

Passando lungo la via centrale, di ritorno dall’arrampicata, le famiglie dei climber si ricompongono. I ragazzi di prima sono ora padri di famiglia che portano i pargoli in spiaggia, con passeggino, per il bagnetto del pomeriggio, quando il sole è meno violento. Frequentatori abituali dell’isola si mischiano a nuovi arrivi. Negli occhi non più la luce del posto segreto, di cui tu solo hai le chiavi e la conoscenza, ma lo sguardo più mite di climber che condividono un terreno di gioco che anno dopo anno si arricchisce. Dopo "esclusivo" ora il sentimento è "inclusivo".

L’isola è cresciuta in questi anni, sempre più pronta ad accogliere i climber, con la stessa semplicità e ospitalità, solo con meno diffidenza e più preparati. I viaggi estenuanti con coincidenze assurde ad Atene che ti costringevano a passare notti a Kos sono ora un ricordo, bus di linea ti attendono all’aeroporto e simpatici battelli veloci ti portano in poco tempo da Mastichari a Pothia, la capitale dell’isola. Le camere improvvisate e a volte poco gradevoli di allora sono ora dignitosi alloggi, ancorché sempre spartani. I bar e ristoranti chiusi fuori stagione dei primi anni della "Kalymnos isola delle spugne" sono ora pronti ad accoglierti anche in primavera ed autunno in questa "Kalymnos isola delle spugne e dell’arrampicata". Tutto questo è contenuto nel documentario di Marco Preti presentato quest’anno a fine aprile a Geo & Geo che racconta l’isola nella sua totalità, dove l’arrampicata è parte importante, ma certo non l’unico ingrediente

Il mare calmo di questi giorni ha depositato i sedimenti e l’acqua dall’alto delle falesie è limpida quanto mai, una tavolozza di tonalità di blu, dall’azzurro dell’acqua sotto la costa al blu cobalto delle acque profonde. Il contrasto con le aride lingue di terra brulla che vi si tuffano è netto, così come lo sono le strisce di grigio, bianco, arancione e nero che compongono la roccia.

Seduti sulla spiaggia, sotto le tamerici che regalano la loro ombra, ad aspettare che il miracolo si compia: la coppia di delfini che pascola lungo la costa tra Emporios e Arginonta. Ma di miracolo si tratta e non succede spesso di avvistarli. Si mangia semplice, un tavolo in legno, tovaglia di carta, porzioni abbondanti, Mithos, il mare a pochi metri, calmo, scuro, illuminato dalle stelle che arrivano fino all’orizzonte e la via lattea più luminosa e vicina che mai.

Quest’isola sembra il sogno di un bambino felice, semplice e spensierata.

di Nicoletta Costi e Nicola Noè

INFO
Per info su arrampicata Kalymnos consigliamo:
Kalymnos arrampicare in Grecia di Planetmountain.com e, tra i tanti siti, climbkalymnos.com
La guida più utilizzata è quella di Aris Theodoropoulos climbkalymnos.com/guidebook/ mentre cliccate qui per scaricare ultimi aggiornamenti

KALYMNOS CLIMBING FESTIVAL 2014
Dal 9 - 12 ottobre 2014 va in scena la terza edizione del The North Face Kalymnos Climbing Festival. Un'edizione che si contraddistinguerà per la presenza di alcune leggende del Climbing degli anni '80 e '90: Patxi Arocena, John Dunne, Yuji Hirayama, Gerhard Hörhager, Beat Kammerlander, Jean-Baptiste Tribout e Maurizio 'Manolo' Zanolla. Leggi la news




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