Arrampicata in Sardegna: news 3 / luglio 2013 di Maurizio Oviglia

La terza puntata dell'aggiornamento di Maurizio Oviglia con le novità dalla Sardegna: Monte Arci, Oristano deep water, Gole di Gorroppu, Cala Gonone.
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Cecilia Marchi sale la nuova Gacias a la vida a Monte Arci
Maurizio Oviglia
Se in Sardegna esiste una falesia “strana” questa è proprio quella di Monte Arci. Costituita da basalto a liste, posta in splendido contesto panoramico, Monte Arci è sempre stata una falesia atipica, che tuttavia nel corso degli anni si è guadagnata i suoi aficionados. Un buon numero di arrampicatori di Cagliari ed Oristano, infatti, non rinunciano mai a passarci qualche giornata sia in estate che in inverno, beneficiando dell’indiscutibile effetto allenante che lo stile di Monte Arci produce sugli avambracci.

Occorre subito parlare del settore all’estrema destra, non presente sull’ultima edizione di Pietra di Luna, in cui già diversi anni fa aveva attrezzato tre bei tiri Marco Bussu. Ora Gian Luca Piras e Luigi Scema hanno ripreso il settore ed aggiunto una decina di tiri nuovi, dal 5c di Cromofobia al 7a+ dello Stretto non è indispensabile. Le vie sono state pulite e ripulite più volte ma si sa, su questo tipo di roccia qualcosa si può sempre staccare e la difficoltà di conseguenza cambiare... In ogni caso i nomi ed i gradi sono scritti alla base delle vie. Per quanto riguarda il settore sinistro, il più frequentato, anche qui qualche novità. Maurizio Oviglia ha aggiunto la bella Gracias à la vida (6b) mentre la bellissima e classica estrema Chanel (7c+) è stata allungata sino alla sua fine naturale, mantenendo la difficoltà originaria. Sul fil di spigolo, Simone Sarti ha realizzato una variante di 7c. Anche Pomeridiana (7b) è stata allungata di qualche metro ed ora è ancora da riliberare...

Sempre rimanendo in zona Oristano parliamo di deep water, disciplina che fa un po’ la parte della Cenerentola in Sardegna. Molti direbbero infatti che l’isola sia un paradiso di questa specialità, magari al pari delle Baleari, ed in effetti forse lo è solo che... mancano gli appassionati! In più di 15 anni che ha preso piede il deep water sono di fatto pochissimi quelli che vi si sono dedicati e uno dei primi è il compianto Lorenzo “Enzolino” Castaldi, che nella zona di Capo Caccia aveva tracciato diversi passaggi. Sulle rocce di Cala Luna è stato attivo invece un altro ragazzo scomparso, Oscar Brambilla, che aveva tracciato vie sino al 7b. Più tardi, per la serie boulderisti in barca a vela, è approdato a Capo Caccia Cristian Core e sulle rocce del Golfo di Orosei (località Scala di Ferro) Mauro Calibani e la sua banda, ma le topos dei passaggi saliti da questi due team non son mai state divulgate. Un altro gruppo capitanato dall’oristanese Filippo Canu ha invece arrampicato sulla particolarissima scogliera strapiombante di Su Riu (Santa Caterina di Pittinuri) ed è proprio qui che domenica si svolgerà la prima gara di deep water, tentando di rilanciare questa disciplina. Ecco le foto della locandina ed i tracciati provati e ripuliti da Filippo Canu e Marco Bussu... Per ulteriori informazioni consultare la pagina facebook Oristano Climbing.

Arrivando alle vie lunghe presentiamo due nuove creazioni appena sfornate. Nelle Gole di Gorroppu ecco la nuova di Corrado Pibiri, Vincenzo Carcangiu e Luisa Meloni, questa volta sulla parete ovest di Punta Cocuttos che attendeva da lungo tempo i chiodatori moderni. Dopo il solito itinerario pioneristico di Gogna & C., si erano aggiunti solo due itinerari tradizionali negli anni novanta, opera di Luigi Scema e vari compagni. Pochini per una parete vastissima e con sviluppo sino ai 500 metri! Ricordiamo che sullo sperone che divide la parete W da quella N (quella di Hotel Supramonte, per intenderci) passa un altro itinerario tradizionale aperto da Marco Marrosu e Lorenzo Castaldi, battezzato L’Araba Fenice (790 metri, sino al 6b). Per tornare alla via nuova, battezzata L’ultimo dei Mòcheni, essa si sviluppa per 330 metri con difficoltà sino al 6a, da integrare con qualche friend in alcuni punti.

Spostandoci a Cala Gonone, sulla scogliera di Biddirioscottai, ecco una nuova via ad opera del team inedito Riccardo Innocenti, Nicola Caiazza ed Eugenio Pinotti che hanno sfornato “Alla ricerca del punto C”, appena a sinistra della recente Innocenti Deviazioni. La via si sviluppa per 100 metri sino al 6b+ (6a obbl) attrezzati completamente a spit inox. La via è accessibile a piedi proseguendo oltre il Grottone di Biddiriscottai.

Maurizio Oviglia

Per questo puntata si ringrazia Corrado Pibiri, Riccardo Innocenti, Eugenio Pinotti e Marco Bussu.


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